Scuola, fase C, la lesione di diritto si concilia in Tribunale

settembre 4, 2016 at 11:03 admin

Il Miur riconosce che il programma di gestione dei trasferimenti soprattutto per i docenti della "fase C" è inadeguato, ma al caos da dilettanti allo sbaraglio inammissibile per una Pubblica Amministrazione non trova migliore soluzione che confermare di fatto la lesione di diritto fissato dalla stessa "buona scuola". I tecnici ministeriali per impedire la prevedibile protesta dei tanti che si sono visti assegnare la sede desiderata, hanno riordinato l'algoritmo ponendo una sola altra condizione: coprire le cattedre rimaste vacanti evitando di spostare i docenti andati in "paradiso per caso". Gli esiti della conciliazione dunque non hanno riconciliato l'animo dei docenti che si erano affidati agli apparati dello Stato rispondendo positivamente all'invito che l'anno passato li aveva fiduciosamente fatto accettare una cattedra lontani da casa con la promessa di un riavvicinamento dopo un di sacrifici. Non restano che le aule dei Tribunali agli sfigati per riconciliarsi con il più approssimativo datore di lavoro italiano, ma costa. Proporre un ricorso al Giudice è un investimento che molti non hanno possibilità di affrontare, i costi si aggirano tra i 600 ed i 700 euro conferma Giuseppe D'Aprile della Uil-scuola [fonte] - [fonte]

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L'ira delle GAE, fregate dall'emendamento Puglisi (PD)

settembre 3, 2016 at 3:18 admin

Graduatorie ad esaurimento (GAE), 45.000 docenti l'anno passato scelsero di restare in attesa del proprio turno per essere assunte nella regione di residenza e NON aderirono al piano straordinario di assunzione della Buona Scuola. Ora quelle cattedre che sarebbero toccate loro, grazie all'emendamento della responsabile PD per la scuola Francesca Puglisi passato in sede di conversione in Legge dell'ultimo Decreto scuole, saranno soffiate alle GAE ed assegnate alle neoassunte in regime di prorogatio. Viene stravolta la stessa Legge della Buona Scuola, aggravando ulteriormente la posizione dei docenti precari abilitati, molto spesso laureate e con tanti anni di esperienza trascorsi in cattedra a favore delle loro colleghe che sapevano di dover essere impiegate fuori sede già prima di affrontare il concorso. Tutti tacciano, compreso il sindacato denuncia Luigina Favale, 38 anni, abilitata al concorso del 1999 e responsabile dell'ufficio stampa dell'associazione "La scuola invisibile". [fonte]

 

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Concorsone, già bocciati 39.412 prof della easy school e siamo solo agli scritti...

agosto 24, 2016 at 1:07 admin

Abbiamo voluto semplificare i percorsi di formazione, abbiamo ritenuto che la scuola dovesse includere tutti e non discriminare alcuno in ragione del profitto. Bene. I primi esiti del concorsone per assumere 63.712 docenti di ogni ordine e grado dalle scuole per l'infanzia alle scuole superiori, ci stanno restituendo il prodotto finale di quella scuola che un malinteso senso democratico ha voluta privare dei necessari momenti di verifica selettiva e di prove serie di maturazione. I più avveduti, quelli che molto spesso sono additati dai soloni delle moderne pedagogie come conservatori e reazioni l'avevano anticipato: la "easy school", la scuola che rinuncia ad insegnare e punta alle competenze parcellizzate per risalire gli indici statistici internazionali di conseguimento dei titoli di studio, inevitabilmente si scontrerà con la dura realtà ed a pagare saranno quelli a cui abbiamo lasciato credere di essere delle cime per non averli adeguatamente preparati al duro lavoro del vivere. 39.412 di quelli che si credevano moderni professori dell'avanguardia egualitaria, sono stati respinti già alla prova scritta del Concorsone indetto dal Miur. Tra i rilievi delle Commissioni esaminatrici: la scarsa chiarezza espositiva; la non pertinenza dei termini; le carenze di elaborazione logica dei testi. Gli errori di ortografia, gli strafalcioni che hanno colto di sorpresa le Commissioni esaminatrici tanto da indurle ad accertare la nazionalità di molti candidati che mostrano di non possedere la lingua italiana ed invece, sono italianissimi da generazioni e stirpi. Le risposte ai quesiti denunciano una ignoranza inammissibile per soggetti che rivendicano comunque tra i requisiti di accesso, titoli accademici e specialistici in molti casi. Errori di geografia, di ortografia, ignoranza delle lingue e dei più elementari elementi di conoscenze professionali. Decenni trascorsi a battersi per una scuola di eguali che non facesse distinzione tra bravi e somari, bene. Ora l'abbiamo. Nella scuola italiana non si apprezzano più differenze, l'ignoranza non è più una esclusiva degli alunni. [fonte]

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Scuola, la Cisl pensa al part-time per sbloccare il crash dei trasferimenti al nord già a fine agosto

agosto 21, 2016 at 12:08 admin

Il Miur ancora lo nega, ma è del tutto evidente che il sistema informatizzato delle assegnazioni di sede per i docenti precari assunti con la "buona scuola" è andato in "crash". Diversamente non si spiegherebbero le assegnazioni in sedi diverse di tanti professori con punteggi alti e la permanenza nella Regione di residenza di quelli con punteggi più bassi inoltre, parrebbe che anche il Ministero abbia ammesso l'omissione dai criteri di settaggio all'algoritmo della condizione di molti docenti con figli o coniuge a carico Handicappati di cui alla L. 104/92 che prevede espressamente una sede di lavoro non distante dai luoghi di soggiorno del soggetto da assistere. La via d'uscita dal pasticcio immaginata dalla Cisl è quella del part-time suggerito ai malcapitati, in fondo, percepire metà stipendio e restare nella propria città equivale a guadagnare uno stipendio intero da spendere per mantenere una seconda residenza in un'altra città. Ci sarebbe da osservare che ai fini pensionistici, metà della contribuzione andrà comunque persa e quindi il danno non risulterebbe equivalente a fine carriera. In ogni caso conferma Rosanna Colonna della Cisl-Scuola Campania, già a fine agosto conosceremo gli esiti dei tentativi di conciliazione portati al Miur per le elementari e le medie. Entro settembre invece quelli delle Superiori. Se tutto andrà male decideranno i giudici del lavoro promette. Il caos di inizio anno scolastico anche quest'anno sembra assicurato...[fonte]

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Bonus merito, quei soldi servono dice Francesca. La scuola è condivisione non competizione ribatte Romana...

luglio 10, 2016 at 10:51 admin

Quei soldi servono, abbiamo il contratto fermo da anni ed un magro stipendio osserva Francesca Noto, insegnante all'istituto comprensivo Antonio Gramsci di Roma-Laurentino; e poi chi lavora di più deve poter esigere un guadagno ulteriore, lo dice Rosana Rizzo, 55 anni, docente di italiano e storia, che pure ha firmato contro la buona scuola. Come si potrà leggere, il dibattito è aperto nel corpo docente della scuola italiana, le posizioni non sono univoche e molto spesso l'idealismo pedagogico cede il passo ai bisogni concreti quando non alla determinazione di vedere realizzate le legittime aspirazioni di ciascuno. Si è spinta invece ad opporsi con tutte le sue forze perché non fosse costituito il comitato di valutazione Marina Di Bartolomeo, professoressa di italiano e storia all'istituto Balducci di Pontassione, per poi doversi arrendere. Promette però di dare in beneficenza il suo compenso semmai dovesse essere scelta tra le premiate. Meno ideologica e più convintamente sicura di argomentare è la posizione di Romana Veronesi, docente di italiano, che vede nella scuola il luogo della condivisione e della libertà non certamente della competizione che a suo dire, appiattirebbe la didattica per soddisfare i criteri di merito...[fonte]

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Bonus merito per tutti o per nessuno, da Bologna la rossa a Napoli si leva il grido di dolore dei prof.

luglio 10, 2016 at 9:54 admin

E' partito da Borgo Panigale e più precisamente dall'Istituto Comprensivo 14, il gran rifiuto dei "migliori prof." ad incassare il "bonus merito" della "buona scuola": siamo contrari alla valutazione perché ingenera una sterile competizione tra insegnanti e determina una gerarchia impropria, la scuola non è un'azienda. L'eco si è così riverberato un pò in tutta Italia: a Milano le scuole del centro lo hanno rifiutato in blocco; a Firenze è stato diviso con l'ala dura che si è opposta alla Riforma; a Roma più semplicemente è stato disprezzato alla stregua di una "elemosina"; a Torino è stato utilizzato per rafforzare i laboratori; a Napoli gli studenti hanno fatto mancare la loro rappresentanza nel comitato di valutazione. A Palermo per la verità, forse in virtu' dell'autonomia  speciale di Regione Sicilia, è bastata un'autocertificazione per incassare il "meritato bonus"...[fonte]

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I docenti afflitti dal male oscuro dell'uguaglianza, vanno valutati sulla sola reputazione

giugno 2, 2016 at 2:08 admin

Continua la nostra inchiesta sul mondo della scuola alla ricerca del suo assetto cogliendo l'occasione offerta da Attilio Oliva, educatore con l'ennesimo giudizio tranciante in tema di valutazione e meritocrazia: la scuola italiana costa 50 miliardi l'anno ed impiega un milione di persone. Un investimento notevole per il quale alcuno si preoccupa di valutare i risultati. Anzi, assistiamo ad uno scandaloso ostracismo da parte sindacale ad ogni occasione di misurazione dei risultati di apprendimento e della didattica. Apprezzabile il tentativo della buona-scuola di assegnare dei premi sulla base di criteri condivisi purché non si finisca per sentenziare che sono tutti bravi azzerando ogni possibile innesco di emulazione positiva. Se c'è un errore da imputare al Governo è stato quello di non aver dato dei criteri precisi di valutazione. La reputazione deve essere il criterio oggettivo in ragione del quale un docente va premiato. Analogamente a quanto accade con la selezione dei Nobel ad esempio, dove è l'intera comunità scientifica chiamata a selezionare con giudizi soggettivi i migliori. L'egualitarismo invece ancora condiziona la scuola impegnata alla ricerca di fantomatici criteri oggettivi come le ore trascorse tra le mura della scuola, il numero di compiti corretti, le mostre visitate che non rendono merito al lavoro svolto da bravi insegnanti capaci di trasferire il gusto per il sapere agli allievi...[fonte]

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Concorso a cattedre, una falla nella buona scuola apre alla gragnuola di ricorsi

aprile 2, 2016 at 2:57 admin

Anief all'arrembaggio, la falla dei commi 79 e 80 nella buona scuola (L. 107/2015), apre alla gragnuola di ricorsi degli esclusi dal concorso docenti 2016-2018. Sono quindici diverse categorie di candidati ai quali è stata interdetta la partecipazione al concorso da un cervellotico regolamento che ha fissato i requisiti di accesso al concorso a cattedre a partire dagli aspiranti non abilitati per continuare col mancato riconoscimento del servizio di 180 giorni prestato in maniera non consecutiva. Il Presidente Pacifico dell'Anief si dice sicuro di aver messo l'Avvocatura dello Stato all'angolo, sarà infatti arduo dimostrare dinanzi al giudice che i candidati non abilitati non possono partecipare al concorso mentre la "buona scuola" prevede il principio della chiamata diretta di docenti designati dal Dirigente scolastico sulla fiducia anche se privi del titolo abilitante. Si calcolano in 20.000 i ricorrenti ai quali prevedibilmente il Miur sarà precettato di offrire una possibilità di guadagnarsi una cattedra al concorso 2016-2018 (fonte)

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Si parla di assunzioni e bonus per docenti, cala invece il silenzio sugli ATA condannati alla disoccupazione

marzo 28, 2016 at 11:12 admin

Un operatore ATA deluso e sconfortato scrive a LA REPUBBLICA denunciando la condizione di assoluto abbandono in cui versa il personale tecnico ed ausiliario "dimenticato" dalla "Buona Scuola" che ha previsto un massiccio piano di assunzioni riservato ai docenti precari e regalato sempre agli stessi un ulteriore bonus da cinquecento euro annuali per gli aggiornamenti professionali e la fruizione di eventi culturali, mentre ha condannato definitivamente ad un destino di disoccupazione il personale tecnico ed ausiliario che si è speso per anni e garantito il buon andamento delle istituzioni educative ed oggi si vede interdetta la proroga sia dei contratti a termine, sia ogni possibilità di stabilizzazione. Il discorso si potrebbe fare più complesso e ci porterebbe ad amare considerazioni su questa UE e le sue regole molto spesso avulse dai contesti economici e sociali locali. Sentenze di organismi burocratici lontani, finiscono per essere percepite a giusta ragione come massime di ingiustizia piuttosto che di Corti di Giustizia. Per la serie potevamo stare meglio fuori dalla UE, liberi di determinare il nostro destino...(fonte)

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Entro l'estate contratti, ruolo unico dirigenza e licenziamento facilitato per scarso rendimento

gennaio 8, 2016 at 6:37 admin

Riordino della Dirigenza pubblica, rinnovo dei contratti di lavoro, aggiornamento del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.Lgs.165/01), devono necessariamente viaggiare in simultanea sottolinea il prof. Sandro Mainardi, ordinario di diritto del lavoro alla Università di Bologna. Altrimenti si rischia di avere norme contrattuali in contraddizione o superate dalle norme di Legge, spiega. Il pacchetto organico di Riforma del Pubblico Impiego prevede infatti un primo passo propedeutico: la convocazione all'Aran dei sindacati per rideterminare i comparti di contrattazione già a metà gennaio. Saranno ridotti a 4, erano dodici: PA centrali, Scuola, Sanità, Regioni ed Enti locali. Università e ricerca resta ancora da definire se assimilarle alle PA centrali od alla Scuola. Si annuncia comunque in salita il percorso dei rinnovi che non prevede alcun recupero per i cinque anni precedenti di stallo. Le novità più profonde arriveranno per la dirigenza col ruolo unico: Stato, Regioni, AALL incarichi di 4+2 anni con un sistema di valutazione più stringente e realistico in ogni caso indipendente dal potere politico. Mobilità dei dirigenti prevista anche in uscita presso il settore privato. Infine in estate arriverà l'aggiornamento del T.U. anche qui, saranno semplificate le procedure per i licenziamenti disciplinari con tempi certi stabiliti per legge e la possibilità in capo alla PA di riavviare il procedimento in caso di reintegra per vizio di forma da parte del giudice...(fonte)

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