agosto 6, 2017 at 3:50
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Aran e parti sociali si sono riunite mercoledì, 2 agosto, per avviare le trattative dei rinnovi ai contratti pubblici di lavoro. Con una prima ricognizione si sono definiti i nodi per i quali devono essere trovate soluzioni nei prossimi incontri a partire dal 31 agosto, riservati alle Amministrazioni centrali e dalla prima settimana di settembre ai restanti tre comparti: scuola, sanità, Enti Locali. I cinque miliardi finanziati per gli incrementi contrattuali non bastano. I sindacati rivendicano per intero ai tabellari gli aumenti di 85 euro concordati con gli accordi del 30 novembre scorso. Dunque si cercano disperatamente nelle pieghe dei fondi fuori stanziamenti, le risorse necessarie a non azzerare il credito fiscale degli 80 euro eventualità che dovrebbe colpire circa trecentomila dipendenti con la pioggia di aumenti tabellari prevista dal nuovo contratto. Novità nella discussione si sono registrate anche in tema di assenze che si ipotizza di regolare per contratto. Alle Amministrazioni che faranno registrare assenze ricorrenti e sistematiche in prossimità dei fine settimana o delle festività, non sarà incrementato il fondo salario accessorio [fonte]
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novembre 20, 2016 at 11:58
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Riforma Madia, sarà un testo rivisto e molto più morbido quello che tra giovedì e venerdì p.v. passerà in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva, rispetto al testo licenziato ad agosto e ciò soprattutto per le modifiche chieste nel corso del dibattito parlamentare. I cedimenti riguardano la maggior tutela riservata ai dirigenti pubblici senza incarico in modo particolare la tenuta complessiva della loro busta paga. Sarà istituito un Fondo a sostegno dei Comuni che dovranno stipendiare i dirigenti non ricollocati ed è stata prevista inoltre, una entrata a regime della riforma della dirigenza più graduale. Non è stata però modificata la durata degli incarichi che restano quadriennali e rinnovabili per il solo biennio successivo. Di rilievo rimane da segnalare l'esclusione dalla responsabilità contabile dei dirigenti che ratificano atti in esecuzione della iniziativa politica-amministrativa, nel caso che questi ultimi procurino dissesto finanziario agli Enti. Insomma, alla fine della storia si è ritornati al punto di partenza, pagherà come sempre "pantalone"...[fonte]
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maggio 7, 2016 at 3:45
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Con la nuova Delibera la n. 16 depositata il 04 maggio 2016, la Corte dei Conti sezione Autonomie chiude definitivamente sulla ipotesi di superamento dei limiti della spesa per il personale avanzata a seguito della riforma contabile e dell'allentamento del patto di stabilità. L'armonizzazione contabile infatti impone l'accantonamento proporzionale in un fondo di compensazione da destinare ai crediti di dubbia esigibilità e la conseguente riduzione della spesa corrente. Siccome il vincolo alla spesa per il personale è misurato in rapporto alla spesa corrente, una volta ridimensionata questa finisce per comprimere ulteriormente i vincoli di spesa per il personale e non c'è possibilità interpretativa alcuna che le somme destinate al fondo crediti inesigibili possano essere sterilizzati perché manca una norma specifica, rileva la Corte dei Conti. Rimanendo comunque in vigore l'obbligo di riduzione progressiva dell'incidenza personale sulla spesa corrente previsto dalla Finanziaria 2007 e tenendo fede all'orientamento espresso dalla Corte Costituzionale con la sentenza 218/2015 che ribadisce l'importanza strategica della riduzione della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, non resta che prendere atto: molti EELL si troveranno non solamente nella condizione di non poter assumere, ma anche a non poter disporre di risorse sufficienti per rinnovare i contratti già in essere ai Dirigenti a tempo determinato...
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gennaio 6, 2016 at 2:35
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Rimossi i vincoli sul trattamento economico individuale fermo al 2010, di fatto però sono state impedite le progressioni economiche e verticali ancora per il 2016 con il blocco delle risorse per la contrattazione decentrata al Fondo 2015. Un meccanismo subdolo impedisce la compensazione della penuria contrattuale nazionale con la premialità derivante dalla contrattazione decentrata. Gli stanziamenti accantonati per quest'ultima infatti, NON potranno superare quelli a bilancio del 2015 che dovrà comunque essere ridotto in ragione del personale in servizio. Concorreranno al calcolo per determinare il Fondo, oltre la minore spesa per il personale cessato, anche la proiezione di spesa per il personale assumibile come da autorizzazioni di turnover. Quindi di fatto, gli Enti e le Amministrazioni non avranno risorse da impiegare sul fronte dei miglioramenti progressivi di carriera con la Contrattazione Decentrata. Sindacato privato di ogni strumento negoziale, risulta messo definitivamente in quiescenza d'ufficio...(fonte)
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luglio 17, 2015 at 10:47
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Il ministro Giannini ha voluto rassicurare studenti e genitori sul regolare inizio del nuovo anno scolastico il prossimo settembre anzi, si è detta sicura che le cose andranno meglio rispetto agli anni precedenti grazie alle opportunità offerte dalla buona scuola che troverà la sua corretta applicazione nel corpo docente perché come sempre, l'opposizione nel mondo della scuola è molto rumorosa ed organizzata, ma i professori che aderiscono alle riforme con spirito collaborativo sono quella maggioranza silenziosa che al momento opportuno viene fuori e garantisce la corretta il buon esito delle riforme. Giannini ha poi riconosciuto che gli stipendi dei docenti non sono adeguatamente valorizzati perché i nostri sono "tempi avari" ed il problema ha aggiunto, riguarda tutto il pubblico impiego che ha le retribuzioni bloccate da anni. Ai professori però, quest'anno sono state assegnate risorse aggiuntive pari a 45 euro mensili per un totale annuo di 500 euro che potranno essere spesi secondo i bisogni di ciascuno in aggiornamento e formazione obbligatori inoltre, i docenti la cui valutazione della performance risulterà positiva, si spartiranno ben 200 milioni. I genitori infine, nel prossimo anno scolastico non dovranno procurare "la carta igienica" perché il fondo acquisti ordinari è stato raddoppiato fino a raggiungere i 235 milioni.
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