Riforma Madia, dove eravamo rimasti?

febbraio 19, 2017 at 8:59 admin

Esattamente al punto di partenza. Con l'approvazione in via "preliminare" dei due Decreti correttivi dopo la bocciatura della Corte Costituzionale, il Consiglio dei Ministri ha rimesso la Riforma Madia della Pubblica Amministrazione nella casella di partenza. La nuova approvazione preliminare del CdM infatti, altro non è che la prima stazione della lunga via Crucis che la Riforma dovrà compiere prima di diventare Legge dello Stato. I Decreti attuativi della Delega sono stati rimessi in coda in attesa di ricevere il via libera definitivo dal Consiglio di Stato, dalle Commissioni Parlamentari competenti per materia ed infine dovranno superare lo scoglio più arduo della Conferenza Unificata delle Regioni dove secondo il Dettato Costituzionale puntualizzato dalla Sentenza della Consulta n. 251/16, bisognerà trovare una intesa cioé, Governo e Parlamento in materia non possono legiferare senza passare le forche caudine delle Autonomie Locali. Federalismo docet: quando sono tanti i galli chiamati a cantare, finisce che il giorno non vede mai la luce recitava un antico adagio popolare. Per arrivare al traguardo e raggiungere un risultato purché sia, il Governo si è fatto "furbo" ed ha cominciato a cedere alle richieste che vengono dai Presidenti delle Regioni cui premono la tutela degli interessi "particulari". Ed ecco che si è iniziato a smussare gli angoli soprattutto in tema di società Partecipate: con Decreto motivato del Presidente, ciascuna Regione potrà autonomamente decidere di mantenere in piedi il baraccone della Partecipata che maggiormente garantisce la quiete sociale nelle urne elettorali in buona sostanza, inoltre, il Governo ha ceduto anche sugli Amministratori Unici: basterà una Delibera assembleare per rifondare i Consigli di Amministrazione. Evviva il Governo Gentiloni che prosegue la stagione delle riforme renziane...[fonte]

Posted in: General

Tags: , , , , , , , , , , , , ,

Giugliano, l'ispettorato della FP ricorda al Comune di licenziare i furbetti del cartellino

gennaio 29, 2017 at 11:18 admin

Giugliano in Campania, l'ispettorato della FP chiede conto all'Amministrazione della sorte toccata ai 68 dipendenti che si aggiungono alla lunga lista dei furbetti italici colti in flagranza di reato dalle telecamere dei Carabinieri. La lettera pervenuta al Municipio, rammenta che la nuova Legge in vigore dispone il licenziamento cautelare immediato degli impiegati infedeli di fronte a prove filmate incontrovertibili e richiama i doveri di controllo dei dirigenti di settore la cui inadempienza è suscettibile di procedimento disciplinare. Insomma, l'ispettorato della FP ammonisce il Comune di Giugliano su come le Amministrazioni debbano fare "penitenza" e rammenta loro che con la chiusura dell'anno Santo della Misericordia siano giunte al termine anche le ragioni di opportunità politiche per il "perdono"; e di come sia arrivato il tempo della giusta "espiazione dei peccati" senza la quale il problema dell'assenteismo non sarà mai ricondotto ad una misura fisiologica! [fonte.1] [fonte.2] 

Posted in: locali

Tags: , , , , , , , , , ,

Timbra il badge e scappa, da Biella a Scafati nemmeno la telecamera riesce a licenziare

ottobre 1, 2016 at 11:38 admin

Timbra il badge e scappa, da Biella a Scafati dopo la Madia nulla è cambiato. C'avevano raccontato di un licenziamento in tronco riservato ai furbetti colti in flagranza, ma evidentemente in Italia nemmeno le telecamere bastano a fare "Giustizia". Chissà, forse i Giudici potrebbero arrendersi ed applicare la Legge solamente di fronte ad una improbabile confessione giurata. C'è poco da sperarci però, tutto lascia pensare che troverebbero comunque il modo di giustificare il reintegro magari motivato da crisi depressive ed ansie claustrofobiche. E' già accaduto in un passato certo non remoto. Sta di fatto che la Riforma Madia propagandata come l'infallibile deterrente all'assenteismo truffaldino, continua a denunciare lungaggini dei procedimenti e garantismi oltre ogni ragionevole dubbio: ai furbi una sospensiva può bastare, siamo gente democratica che sa accogliere e giammai espellere. Vota Antonio, vota Antonio La Trippa al Comune. Diversamente non si spiegherebbe il perseverare di tanti episodi truffaldini negli uffici della Pubblica Amministrazione che più italiana non si può, di origine controllata dal produttivo settentrione dove il lavoro si dice eletto a religione civile, all'indolente meridione che dell'inganno mena vanto manco fosse un fattore di superiore intelligenza. Fratelli d'Italia, l'Italia s'addormenti che meglio di Scipio c'è solo il riposo retribuito...nd/Blog

 

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , ,

Connivenze diffuse ed ignoranza dei dirigenti, così i furbetti del cartellino la fanno franca in molti casi

marzo 20, 2016 at 8:28 admin

ASL di Avellino. Nel video mostrato in conferenza stampa dal questore e dal procuratore capo, si possono vedere quelli che salutano in segno di scherno il marcatempo e quelli che, sventolando il badge nella mano, fanno il gesto del dito medio. Il video immortala anche altri dipendenti che con lo sguardo cercano di individuare dove sono state collocate le microcamere, una all'interno e tre all'esterno, e in particolare una guardia giurata che presta servizio di vigilanza interna la quale si adopera per coprire gli assenteisti e tenta anche di sabotare la telecamerina. L'ennesima denuncia di un sistema diffuso di connivenze a tutti i livelli che complice molto spesso l'ignoranza delle norme e della complessa giurisprudenza in materia da parte di molti dirigenti, permette ai furbetti del cartellino di farla franca aggirando i sistemi di controllo e di conservare il posto di lavoro in virtù di un malinteso garantismo anche quando i soggetti sono colti in flagranza e rinviati a giudizio (fonte)

Posted in: attualità | locali

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , ,

Statali, a conti fatti lo 0,3% è infedele, premiamo allora i meritevoli che i furbetti vanno in prescrizione

febbraio 7, 2016 at 10:44 admin

Giusto punire gli illeciti penali dei dipendenti pubblici, ma a conti fatti su di una platea di 3 milioni sono 7000 i dipendenti che risultano infedeli cioè, lo 0,3% del totale. Una esigua minoranza per il segretario della UIL-PA Nicola Turco. Guarda caso osserva, queste campagne mediatiche contro i presunti fannulloni vengono fuori sempre quando si devono rinnovare i contratti di lavoro...

e quasi a voler riprendere il discorso, anche il segretario della UGL Augusto Ghinelli si dice favorevole a punire i colpevoli, ma aggiunge, abbiamo al Ministro Madia rappresentato anche l'opportunità oltre che di sanzionare anche di premiare la stragrande maggioranza di meritevoli che portano risultati. Dunque il movimento sindacale nel suo complesso si ritrova d'accordo sulle sanzioni da infliggere a quanti si macchiano di illeciti accertati, è pur vero però che spesso i procedimenti penali avviati si concludono nella maggior parte dei casi in un nulla di fatto. Ricordate il clamore suscitato dall'arresto di 36 furbetti del cartellino colti in flagranza di reato già nel 2009 a Portici (NA). Un caso clamoroso di cui vi rendemmo nota a suo tempo con 58 indagati su 70 unità impiegati negli uffici. Ebbene, dopo gli arresti, gli scandali ed il clamore mediatico, il processo a marzo 2016 andrà in prescrizione e si concluderà con un nulla di fatto. Telecamere o meno, tutti ai posti di combattimento come se nulla fosse accaduto, è questione di settimane...

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , , , ,

La giusta causa di Ciro, carriera rovinata per aver denunciato colleghi assenteisti poi condannati

gennaio 13, 2016 at 11:50 admin

Quella che ascolterete, è la storia raccontata dalla viva voce di Ciro Rinaldi ispettore del Ministero dello Sviluppo Economico in forza alla sede di Bologna, delegato sindacale della Cgil FP. Sette anni fa, Ciro raccoglie le lamentale di due colleghi che vedono i loro carichi di lavoro quotidianamente gravati dall'assenza dei loro colleghi che timbrano regolarmente e poi abbandonano il posto di lavoro. Colpito nel suo onore di sindacalista prima e dipendente pubblico poi, Ciro segnala il caso al dirigente del servizio. Per due anni però questi non assume alcun provvedimento. Vista l'inerzia dell'Amministrazione, Ciro allora decide di presentare un esposto in Procura e le successive indagini della Guardia di Finanza documentano gli abusi di 29 soggetti. 20 di questi vengono derubricati ad illecito disciplinare, 9 invece vengono denunciati e rinviati a giudizio. Passano sette lunghi anni e finalmente si arriva ad una prima condanna ad 1 anno e due mesi, pena sospesa con la condizionale e la non iscrizione nel casellario penale. Magra soddisfazione, il reato tra un anno andrà addirittura in prescrizione nel frattempo, piuttosto che applicare la Legge Brunetta in vigore e comunque risolvere i contratti senza aspettare la condanna definitiva come previsto nei casi di falsificazione della presenza sul posto di lavoro, i "nostri eroi" hanno continuato a percepire stipendi, premi ed a progredire in carriere mentre Ciro, oltre a patire l'ostracismo e l'isolamento ambientale, si è dovuto difendere da una denuncia per truffa dalla quale è stato assolto ed ha visto la sua carriera frenata da valutazioni negative del dirigente che espressamente lo accusa di aver arrecato un danno di immagine all'Amministrazione per le numerose interviste e denunce agli organi di stampa. Ciro racconta anche del suo sconcerto per l'isolamento e le incomprensioni  subite nella stessa organizzazione sindacale di cui era rappresentante...(fonte: radio Sole24-Oscar Giannino)

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Blogger anticasta, timbravano e filavano via

ottobre 25, 2015 at 6:21 admin

Sanremo. Dopo la pubblicazione dei filmati si è scoperto che alcuni degli impiegati arrestati al Comune di Sanremo colti in "castagna" dalle telecamere nascoste dalla Guardia di Finanza mentre timbrano in costume e scappano via per svolgere le più svariate attività dal canottaggio alla spesa, le indagini si sono estese anche ai profili social degli indagati ed hanno rivelato una realtà a dir poco sconcertante. Alcuni di questi, erano molto attivi sulla rete a postare articoli anticasta e di condanna per le ruberie della classe politica e dirigente. Evidentemente lo stipendio garantito a vita, da molti è percepito come un diritto acquisito e non un corrispettivo per le prestazioni rese in favore della comunità per la quale si lavora. Si potrebbe banalizzare sull'ipocrisia degli italiani e sull'individualismo che li assale nella cura del proprio "particulare", ma non basta a spiegare quelle che ad un primo esame sembrerebbero contraddizioni macroscopiche tra il dire ed il fare. L'ipertrofismo del settore garantito del pubblico impiego non ha alimentato solamente il clientelismo politico, ma ha svolto un'opera di demolizione economica e sociale per la quale il lavoro, la fatica quotidiana è una variabile indipendente non avvertita come dovere bensì una incombenza che facilmente si può delegare ai fessi che restano in ufficio perché la minaccia di una chiamata di correo fa in modo che gli interessi dei controllori coincidano perfettamente con gli interessi dei controllati. Quanti parlano del posto garantito a sproposito, dovrebbero conoscere approfonditamente la materia...(fonte)

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , , , , ,