DFP-Circolare 3/17, arriva l'eredità della Corte Europea, assunzioni di precari idonei licenziamenti per la restante massa

novembre 25, 2017 at 2:29 admin

Già dal primo gennaio 2018 le Pubbliche Amministrazioni potranno dare il via alle assunzioni definitive di precari idonei. Madia ha infatti diramato la Circolare n.3/2017 con la quale si rendono operative le norme contenute nella Riforma del Pubblico Impiego. Disposizioni che prevedono la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato purché abbiano già superato un concorso. La Circolare infatti chiarisce che hanno diritto all'assunzione diretta coloro i quali hanno instaurato rapporti d'impiego a tempo determinato con accesso selettivo e totalizzato un periodo non inferiore a tre anni di servizio. Al restante della massa precaria, rimane invece lo scoglio del superamento di una selezione pubblica. Eh sì. La vita è tutta un quiz. Un diligente comportamento e la bravura eventualmente dimostrata tutti i giorni sul posto di lavoro sopperendo a deficienze organizzative e mancanze strutturali degli uffici il cui funzionamento in molti casi è garantito da personale precario particolarmente vocato, non basteranno. Per divenire campioni e conservare il posto di lavoro bisognerà risolvere i rebus ministeriali, pena il licenziamento al termine dei tre anni di servizio e l'obbligo di cambiare mestiere anche se si è dato il meglio di sé con ottimi risultati. No. Non siamo all'Eredità di Fabrizio Frizzi e nemmeno a quella di Carlo Conti. Il licenziamento eventuale di quanti non supereranno le prove è una eredità diretta della Corte d'ingiustizia europea. Parrucconi che nulla conoscono del nostro paese e delle sue condizioni politiche e sociali, ma che si arrogano il diritto di pontificare sulla nostra pelle in ragione di accordi e Trattati intergovernativi che non sono stati mai sottoposti al vaglio consultivo degli italiani. Nelle pieghe di un questionario, sarà imprigionata la vita di intere generazioni il cui serio impegno e la dedizione ragguardevole di molti non più giovani, rischiano di essere cancellati dal bip di una macchina che rileva una risposta errata più del consentito perché la Corte del super Stato di Bruxelles ha deciso che nelle fila della Pubblica Amministrazione italiana non si possano schierare soggetti per un tempo superiore a tre anni, anche se hanno dato ampia prova di sé sul campo spesso per decenni. La gran parte dei posti saranno assegnati negli EELL, circa 17.000. Altri 11.000 troveranno spazio nel SSN. Saranno stabilizzati anche i cosiddetti assegnisti della ricerca, attualmente finanziati coi fondi europei. Meglio precisare: dicasi fondi europei, una quota di ritorno dei 20 miliardi di debito pubblico che annualmente versiamo nelle casse comuni della UE. Nulla viene dal cielo, tanto meno a gratis da Bruxelles/NdBlog

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Anci, guida pratica ai controlli preliminari per deliberare nuove urgenti assunzioni

agosto 6, 2017 at 1:06 admin

Assunzioni, per aiutare gli Enti Locali, soprattutto i piccoli Comuni privi di uffici con le necessarie compentenze, ad orientarsi nel labirinto di norme e vincoli posti a salvaguardia degli equilibri finanziari a seguito dell'allentamento al blocco del turnover introdotto dalla recente manovra correttiva dei conti DL 50/2017 e dalla approvazione del nuovo TU del pubblico impiego, ANCI ha pubblicato un quaderno operativo che elenca e riassume tutti i 15 accertamenti preliminari da porre in essere prima di Deliberare nuove assunzioni di personale a parziale compensazione delle cessazioni ed a copertura della esigenza imprescindibile di sostituzioni generazionali, nella segreta speranza che si possano tradurre in concreto cambiamento di cultura della pratica quotidiana negli uffici italiani. A maggior ragione, nelle realtà i cui risultati oggettivi salgono agli onori delle cronache per inefficienze, indolenze, inefficacia dell'azione amministrativa pur vantando un organico al di sopra delle proprie esigenze reali.

Di seguito, il quadro esemplificativo ai quali gli EELL possono riferirsi

 

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Tre ruoli ed una fascia, per Sabino Cassese quella della dirigenza è una riforma coraggiosa

settembre 3, 2016 at 12:56 admin

Una riforma coraggiosa quella della Dirigenza pubblica in attuazione della Legge Madia a parere di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Tre ruoli ed una fascia unica di dirigenza che rompe il mito del posto fisso e della carriera automatica e crea un sistema unico dove ciascun dirigente potrà occupare qualsiasi incarico anche apicale a prescindere dall'anzianità. Apprezzabili secondo Cassese le modalità di accesso quasi esclusive del corso-concorso con esame finale ed assunzione triennale con finalità tirocinanti in qualità di funzionario al termine del quale si ottiene la qualifica di dirigente. Resta residuale il canale di accesso per concorso, superato il quale l'assunzione è a tempo determinato con contratto quadriennale che si trasforma a tempo indeterminato solamente a seguito di una valutazione positiva. Fondamentali per Sabino Cassese sono le Commissioni Nazionali perché il loro operato permetterà di mantenere la necessaria indipendenza ed imparzialità delle scelte dalla politica stabilendo i criteri di conferimento degli incarichi, selezionando la rosa di candidati agli incarichi generali e controllando ex post gli incarichi del ruolo unico per gli enti locali. Una riforma quella della dirigenza che per Cassese va nella giusta direzione perché adotta meccanismi di selezione stringenti, requisiti rigorosi e cosa molto importante, criteri competitivi concorrenti e rompe ogni rigidità aprendo il settore allo scambio di competenze [fonte]

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Sono dentroooo! Assunta a scuola, Melina esulta dal balcone

novembre 16, 2015 at 12:15 admin

Napoli, via Pietro Castellino a due passi dal Vomero, un urlo liberatorio dal balcone di casa: sono dentrooooo! Ad esultare è Melina, prof di matematica col punteggio minimo, assunta a tempo indeterminato. Fine del precariato, fine delle incertezze. Lavoro sicuro, comincia la vita. In Campania gioiscono in 12.000. Tutti assunti i precari della scuola anche se in gran parte nelle fila dell'organico potenziato. Molti andranno ad insegnare in altre provincia, ma il sindacato anticipa di aver aperto un canale con il Miur per ridimensionare i trasferimenti dei "vecchi" con famiglia a carico. Si cercano cattedre nella "dispersione scolastica" (fonte)

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DFP Circolare 3-15: docenti Comunali a TD, decidono le PA se applicare la buona scuola

ottobre 12, 2015 at 12:57 admin

Il ministro Madia ha firmato la Circolare n. 3-2015 sull'applicabilità della "buona scuola" Legge n.107-2015, ai docenti ed al personale amministrativo e tecnico con contratto a tempo determinato. In buona sostanza, la circolare puntualizza che la disciplina della "buona scuola" espressamente prende a riferimento le scuole Statali pertanto, sarebbero escluse dal campo di applicazione le scuole comunali che in linea di principio quindi potrebbero prorogare i contratti a TD oltre i 36 mesi, ma chiarisce, il diritto europeo che ha inteso tutelare i lavoratori precari definendo un limite temporale all'adozione dei contratti a termine, è prevalente sul diritto nazionale prefigurando un orientamento generale di tutela dei lavoratori dal quale non possono essere esclusi i docenti ed il personale amministrativo delle scuole comunali. Pertanto, ciascun Comune, nell'esercizio della propria autonomia gestionale e nel rispetto delle norme e dei vincoli di finanza pubblica, potrà definire di volta in volta i casi di deroga all'applicabilità dei limiti assunzionali posti dalla Legge di Riforma dell'istruzione, ai docenti ed al personale ATA degli EELL.

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A mezzanotte sai il Miur ti ha assunto, cattivo come adesso non lo è stato mai...

settembre 2, 2015 at 10:25 admin

Mezzanotte prima degli esami e poi un clic ed è scattata l'assunzione definitiva per sedicimila precari della scuola. Cattivo come adesso il Miur non lo è stato mai: assunzioni a tempo indeterminato e l'ardire incondizionato di dover prendere servizio dove le cattedre sono vacanti, dove i bimbi in difficoltà aspettano la loro insegnante di sostegno per essere aiutati a superare i disagi dei loro deficit d'apprendimento. Inviperite, per molte aver avuto un lavoro sicuro è stato un vero choc. Staremo a vedere quante rinunceranno e quante invece, se ne faranno una ragione di spostarsi da casa per lavorare dove servono, dove occorrono e magari attendere pazientemente il tempo necessario a maturare i requisiti per ritornare nel luogo dove ritengono che non si possa fare a meno del loro apporto affettivo. E' il lavoro bellezze e non potete farci niente. Si va, si rende una prestazione dove richiesta e si riceve in cambio un compenso in ragione della quantità e qualità del servizio reso. Elementare care. Il tempo delle mele che cascavano dall'albero del debito pubblico, è finito per sempre (fonte).

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