Pensioni, fisco, povertà, investimenti e revisione dei Trattati, col Governo gialloverde il Sindacato ritorna protagonista

maggio 12, 2018 at 2:21 admin

Pensioni innanzitutto. Poi fisco, pubblico impiego, investimenti, lotta alla povertà e revisione dei Trattati europei. Sono tante le aspettative del Sindacato riflesse nel contratto di Governo che Lega e M5S stanno negoziando in queste ore. Riforma della Legge Fornero, la proposta della Lega di rendere flessibile l'accesso alla pensione per tutti i lavoratori che abbiano compiuto almeno 63 anni e di pensionare coloro i quali hanno raggiunto 41 anni di contribuzione, collima perfettamente con gli auspici della Uil, ad esempio. Idem sul fisco, per bocca della segretaria Furlan la Cisl auspica una riforma equa sulla quale la proposta della Lega potrebbe risultare avere più di qualche punto in comune. Così come la lotta alla povertà e la necessità di investimenti nel meridione priorità del M5S, vedono ancora l'agenda della Cisl coincidere con quella del nuovo Governo gialloverde. E più in generale il pubblico impiego come fattore di sviluppo e crescita secondo Barbagallo della Uil, che cosa è se non uno dei punti qualificanti del programma del M5S che avversa le liberalizzazioni e si schiera in difesa dei beni comuni sempre, comunque ed in ogni circostanza? Atac docet. Per non parlare dell'Europa, dove le posizioni della Cisl che denuncia la necessità di revisione dei Trattati europei considerati vessatori per il nostro paese, vedi il fiscal compact ideato ed imposto dalla Germania di Merkel e Schauble, sembrano stralciate dal programma della Lega e del M5S prima che Di Maio fosse nomianto capo politico e candidato "premier"...[fonte.1] - [fonte.2] - [fonte.3] - [fonte.4] 

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RSU-2018, Furlan, la partecipazione numerosa dimostra che i lavoratori hanno molto da insegnare ai politici

aprile 25, 2018 at 7:04 admin

RSU, ul risultato positivo quello della Cisl per Annamaria Furlan, ma soprattutto la partecipazione numerosa dimostra che i lavoratori hanno molto da insegnare alla politica in particolare a quanti hanno pensato in questi anni che si potesse superare l'intermediazione del sindacato calando provvedimenti dall'alto. La Cisl sarà in prima fila per restituire non solamente miglioramenti economici ai lavoratori del pubblico impiego, ma dignità e centralità. Valorizzazione delle professioni e progressioni di carriera saranno gli obiettivi della prossima tornata contrattuale che una politica invasiva ed una dirigenza non sempre all'altezza hanno impedito in questi anni di crisi. Milioni di persone laboriose ogni giorno adempiono umilmente il loro dovere mentre la retorica dei fannulloni ha coperto le omissioni della politica e giustificato interventi dall'alto senza alcun confronto coi lavoratori. Formazione ed innovazione, il nuovo Parlamento bisogna che se ne occupi per rafforzare lo sviluppo ed uscire dalla crisi [fonte]

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1° maggio 2016 sindacati uniti nella lotta per le pensioni, i contratti e gli investimenti

maggio 2, 2016 at 12:01 admin

La nota positiva di questo 1° maggio 2016 è stata quella di essersi ritrovati a Genova nella lotta concordi con una sola voce sulle pensioni: la riforma Fornero ha ottenuto il solo risultato di far scappare i giovani all'estero e bloccare i vecchi che non ce la fanno più sul lavoro; sul rinnovo dei contratti pubblici in primis ed il rispetto delle pronunce della Corte Costituzionale perché Governo prima e Confindustria poi per i lavoratori del privato, mettano i soldi. La sola busta che c'interessa è quella paga, non quella arancione; ed infine sugli investimenti nelle infrastrutture, nella larga banda, nella innovazione e nella ricerca, il solo modo che c'è per creare lavoro e sviluppo. Siamo un sindacato di proposta, ma sappiamo essere anche un sindacato di protesta se il Governo non la smette con le promesse e non mette mano subito ai problemi del lavoro...(Fonte)

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Caserta, i visitatori della Reggia sbeffeggiano i dipendenti, che però non possono essere nemici degli utenti per la FLP

marzo 12, 2016 at 11:45 admin

Alcun segno di ravvedimento dopo le polemiche sollevate contro il neo direttore della Reggia Caserta da parte dei firmatari della lettera al Ministero anzi, per Angelo Dovia della Uil l'eco che la lettera ha avuto a distanza di undici giorni sui mezzi di comunicazione altro non è che un abbaglio generale che ha colpito anche il Presidente del Consiglio, noi non abbiamo accusato il direttore di lavorare troppo anzi, il nostro intento è quello di tutelarlo. Più verosimile, ma dello stesso tenore la giustificazione di Carmelo Egizio della Ugl tra le sigle firmatarie del documento: il nostro unico errore è stato quello di difendere i lavoratori. Al clamore mediatico sulla vicenda, sono seguiti atteggiamenti beffardi nei confronti dei dei dipendenti della Reggia derisi dai visitatori con il più classico dei versi: è finita la pacchia! Al punto da far esclamare al coordinatore della Federazione dei Lavoratori Pubblici Giovanni Sgambato, che la lotta sindacale ingaggiata con quelle modalità è stata un vero e proprio autogol perché i lavoratori non possono diventare i nemici dell'utenza. Anzi, con l'impegno di tutti bisogna trovare il modo di rendere fruibile la Reggia sette giorni su sette perché la finalità della Sovraintendenza speciale è quella di promuovere internazionalmente il monumento ed è compito del sindacato quello di recuperare un rapporto corretto con la città e la Pubblica Amministrazione offrendo ai turisti servizi all'altezza delle aspettative. Anche per la Cisl per bocca del segretario Annamaria Furlan, sollevare un conflitto contro l'interesse generale è controproducente per le ragioni del sindacato e promette di far visita a Felicori per ringraziarlo dell'opera meritoria che sta svolgendo

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Contratti pubblico impiego, cancellata un'ingiustizia al tavolo negoziale rivendicheremo il maltolto

giugno 25, 2015 at 6:14 admin

furlan sorride a BARBAGALLOLa sentenza della Corte Costituzionale, dopo sei anni ha cancellato una palese ingiustizia, ha dichiarato il segretario della Cisl Annamaria Furlan. Una ingiustizia quella del blocco dei rinnovi contrattuali, che oltre ad impoverire l'intero settore del pubblico impiego, ha arrecato danni alla PA impedendo la riorganizzazione e la modernizzazione che con gli strumenti contrattuali nazionali e decentrati si realizza.

Senza perdere nemmeno un minuto in più dei sei anni già trascorsi, il Governo ci convochi per rinnovare i contratti, altrimenti sarebbe un fatto gravissimo dopo la Sentenza della Consulta, così si è espresso il segretario della Uil Barbagallo, che poi ha rincarato: "al tavolo negoziale non rinunceremo a rivendicare il maltolto, anche se la Corte non ha considerato "illegittimo" il pregresso dei blocchi contrattuali".

(fonte.1 - fonte.2)

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Scuola, sindacati sull'orlo di una crisi di nervi e genitori schierati coi Presidi

maggio 14, 2015 at 12:25 admin

Il sindacato ha perso il lume della ragione dice Davide Faraone, sono frustrati dal non essere riusciti a bloccare le riforme e minacciano di danneggiare i ragazzi e le loro famiglie facendo saltare gli scrutini. Abbiamo apportato modifiche alla riforma in discussione concedendo gli scatti di anzianità già in autunno, abbiamo rivisto e ridimensionato il potere dei presidi eppure non gli basta, sono loro ad essere chiusi al dialogo. Hanno usato le graduatorie come bacino per le tessere e svilito il loro ruolo diventando dei ricorrenti al TAR. I primi sondaggi sulla contestata riforma della scuola però, confortano il Governo, rivelano infatti che i genitori pur non conoscendo nel dettaglio il disegno di Legge, sono schierati al fianco dei Presidi nel senso che si dicono favorevoli alla figura del Preside-decisore. Di tutt'altro avviso anche la Cisl che pur non rinunciando a trattare al tavolo, vede nell'approccio di Renzi un limite: eviti di mostrare i muscoli, perché nessuno riforma il paese da solo dichiara Annamaria Furlan. Anche la Cisl è su posizioni critiche riguardo alla questione dei poteri esclusivi di cui sarebbero dotati i Presidi nella valutazione degli insegnanti e chiede che i docenti siano valutati da ispettori ministeriali, famiglie e finanche alunni. Ora proviamo ad immaginare un ragazzino che viene a trovarsi nella condizione di poter punire il suo maestro dopo una sfilza di impreparati. Sarà anche una cattiva riforma questa, ma è di tutta evidenza che il sindacato ha urgenza di curarsi l'affezione di sessantottinite acuta prima di poter dire la sua sulla scuola con una certa credibilità...!

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