Giugliano, l'ispettorato della FP ricorda al Comune di licenziare i furbetti del cartellino

gennaio 29, 2017 at 11:18 admin

Giugliano in Campania, l'ispettorato della FP chiede conto all'Amministrazione della sorte toccata ai 68 dipendenti che si aggiungono alla lunga lista dei furbetti italici colti in flagranza di reato dalle telecamere dei Carabinieri. La lettera pervenuta al Municipio, rammenta che la nuova Legge in vigore dispone il licenziamento cautelare immediato degli impiegati infedeli di fronte a prove filmate incontrovertibili e richiama i doveri di controllo dei dirigenti di settore la cui inadempienza è suscettibile di procedimento disciplinare. Insomma, l'ispettorato della FP ammonisce il Comune di Giugliano su come le Amministrazioni debbano fare "penitenza" e rammenta loro che con la chiusura dell'anno Santo della Misericordia siano giunte al termine anche le ragioni di opportunità politiche per il "perdono"; e di come sia arrivato il tempo della giusta "espiazione dei peccati" senza la quale il problema dell'assenteismo non sarà mai ricondotto ad una misura fisiologica! [fonte.1] [fonte.2] 

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Timbra il badge e scappa, da Biella a Scafati nemmeno la telecamera riesce a licenziare

ottobre 1, 2016 at 11:38 admin

Timbra il badge e scappa, da Biella a Scafati dopo la Madia nulla è cambiato. C'avevano raccontato di un licenziamento in tronco riservato ai furbetti colti in flagranza, ma evidentemente in Italia nemmeno le telecamere bastano a fare "Giustizia". Chissà, forse i Giudici potrebbero arrendersi ed applicare la Legge solamente di fronte ad una improbabile confessione giurata. C'è poco da sperarci però, tutto lascia pensare che troverebbero comunque il modo di giustificare il reintegro magari motivato da crisi depressive ed ansie claustrofobiche. E' già accaduto in un passato certo non remoto. Sta di fatto che la Riforma Madia propagandata come l'infallibile deterrente all'assenteismo truffaldino, continua a denunciare lungaggini dei procedimenti e garantismi oltre ogni ragionevole dubbio: ai furbi una sospensiva può bastare, siamo gente democratica che sa accogliere e giammai espellere. Vota Antonio, vota Antonio La Trippa al Comune. Diversamente non si spiegherebbe il perseverare di tanti episodi truffaldini negli uffici della Pubblica Amministrazione che più italiana non si può, di origine controllata dal produttivo settentrione dove il lavoro si dice eletto a religione civile, all'indolente meridione che dell'inganno mena vanto manco fosse un fattore di superiore intelligenza. Fratelli d'Italia, l'Italia s'addormenti che meglio di Scipio c'è solo il riposo retribuito...nd/Blog

 

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Connivenze diffuse ed ignoranza dei dirigenti, così i furbetti del cartellino la fanno franca in molti casi

marzo 20, 2016 at 8:28 admin

ASL di Avellino. Nel video mostrato in conferenza stampa dal questore e dal procuratore capo, si possono vedere quelli che salutano in segno di scherno il marcatempo e quelli che, sventolando il badge nella mano, fanno il gesto del dito medio. Il video immortala anche altri dipendenti che con lo sguardo cercano di individuare dove sono state collocate le microcamere, una all'interno e tre all'esterno, e in particolare una guardia giurata che presta servizio di vigilanza interna la quale si adopera per coprire gli assenteisti e tenta anche di sabotare la telecamerina. L'ennesima denuncia di un sistema diffuso di connivenze a tutti i livelli che complice molto spesso l'ignoranza delle norme e della complessa giurisprudenza in materia da parte di molti dirigenti, permette ai furbetti del cartellino di farla franca aggirando i sistemi di controllo e di conservare il posto di lavoro in virtù di un malinteso garantismo anche quando i soggetti sono colti in flagranza e rinviati a giudizio (fonte)

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Statali, a conti fatti lo 0,3% è infedele, premiamo allora i meritevoli che i furbetti vanno in prescrizione

febbraio 7, 2016 at 10:44 admin

Giusto punire gli illeciti penali dei dipendenti pubblici, ma a conti fatti su di una platea di 3 milioni sono 7000 i dipendenti che risultano infedeli cioè, lo 0,3% del totale. Una esigua minoranza per il segretario della UIL-PA Nicola Turco. Guarda caso osserva, queste campagne mediatiche contro i presunti fannulloni vengono fuori sempre quando si devono rinnovare i contratti di lavoro...

e quasi a voler riprendere il discorso, anche il segretario della UGL Augusto Ghinelli si dice favorevole a punire i colpevoli, ma aggiunge, abbiamo al Ministro Madia rappresentato anche l'opportunità oltre che di sanzionare anche di premiare la stragrande maggioranza di meritevoli che portano risultati. Dunque il movimento sindacale nel suo complesso si ritrova d'accordo sulle sanzioni da infliggere a quanti si macchiano di illeciti accertati, è pur vero però che spesso i procedimenti penali avviati si concludono nella maggior parte dei casi in un nulla di fatto. Ricordate il clamore suscitato dall'arresto di 36 furbetti del cartellino colti in flagranza di reato già nel 2009 a Portici (NA). Un caso clamoroso di cui vi rendemmo nota a suo tempo con 58 indagati su 70 unità impiegati negli uffici. Ebbene, dopo gli arresti, gli scandali ed il clamore mediatico, il processo a marzo 2016 andrà in prescrizione e si concluderà con un nulla di fatto. Telecamere o meno, tutti ai posti di combattimento come se nulla fosse accaduto, è questione di settimane...

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Blogger anticasta, timbravano e filavano via

ottobre 25, 2015 at 6:21 admin

Sanremo. Dopo la pubblicazione dei filmati si è scoperto che alcuni degli impiegati arrestati al Comune di Sanremo colti in "castagna" dalle telecamere nascoste dalla Guardia di Finanza mentre timbrano in costume e scappano via per svolgere le più svariate attività dal canottaggio alla spesa, le indagini si sono estese anche ai profili social degli indagati ed hanno rivelato una realtà a dir poco sconcertante. Alcuni di questi, erano molto attivi sulla rete a postare articoli anticasta e di condanna per le ruberie della classe politica e dirigente. Evidentemente lo stipendio garantito a vita, da molti è percepito come un diritto acquisito e non un corrispettivo per le prestazioni rese in favore della comunità per la quale si lavora. Si potrebbe banalizzare sull'ipocrisia degli italiani e sull'individualismo che li assale nella cura del proprio "particulare", ma non basta a spiegare quelle che ad un primo esame sembrerebbero contraddizioni macroscopiche tra il dire ed il fare. L'ipertrofismo del settore garantito del pubblico impiego non ha alimentato solamente il clientelismo politico, ma ha svolto un'opera di demolizione economica e sociale per la quale il lavoro, la fatica quotidiana è una variabile indipendente non avvertita come dovere bensì una incombenza che facilmente si può delegare ai fessi che restano in ufficio perché la minaccia di una chiamata di correo fa in modo che gli interessi dei controllori coincidano perfettamente con gli interessi dei controllati. Quanti parlano del posto garantito a sproposito, dovrebbero conoscere approfonditamente la materia...(fonte)

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