luglio 1, 2018 at 6:27
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admin
Che cosa potevano mai immaginare di diverso dal passato nel 2018 per lo sviluppo del mezzogiorno ed il rilancio dell'occupazione i Presidenti delle Regioni meridionali se non un offerta di posti di lavoro a buon mercato nel pubblico impiego? Si poteva pensare a massicci investimenti nelle pur necessarie opere infrastrutturali quali ferrovie, alta velocità, traspoti pubblici, vie di comunicazione e collegamenti coi porti turistici e commerciali, capillari impianti di reti digitali, zone franche per l'attrazione di investimenti produttivi, recupero ed ammodernamento del patrimonio immobiliare isomma, tutto quanto potesse mettere una economia asfittica quale quella meridionale, al passo con la modernità ed invece, al Presidente della Regione Campania altro non è venuto in mente se non chiamare a Napoli i suoi colleghi delle regioni meridionali perché facciano "lobby" e convincano il Governo a finanziare posti fittizi nelle pubbliche amministrazioni come ai bei vecchi tempi del compromesso storico DC/PCI quando lo sviluppo reale si faceva ammordernando gli apparati produttivi del nord ed i voti si facevano al sud con l'assistenzialismo e le clientele. Una patacca propagandistica quella dei masaniello meridionali in cerca di autore. Il turn over infatti riguarda le normali assunzioni nei Comuni, il fisiologico ricambio, posti già esistenti da ricoprire con la sotituzione del personale cessato, cosa ben diversa dalla creazione di nuova occupazione produttiva. Basti pensare alla Sicilia che ha il triplo dei dipendenti di Regione Lombardia che pure ha il doppio della popolazione. Finirà che non si troveranno sedie per tenerli alle scrivanie se continuano ad assumere. Eppure tra i più entusiasti tra firmatari del patto per il lavoro che non c'è, s'è mostrato il suo Presidente Musumeci al quale prontamente si è unita l'immancabile Cgil. Non sembra vero al sindacato poter sedersi nuovamente al tavolo e partecipare ai processi selettivi di personale in corso/concorso con la politica [fonte.1] [fonte.2] [fonte.3]
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settembre 18, 2016 at 12:29
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admin
Comportamenti imbarazzanti ed ostili delle Commissioni esaminatrici; una conduzione nozionistica e libresca più vicina ai quiz a premi che ad un esame elaborativo intelligente; assenza di ogni trasparenza valutativa con votazioni finali uniformi per tutti i respinti; numero dei promossi inferiore ai posti messi a concorso per cui tante cattedre saranno assegnate nuovamente ai supplenti, sono i contenuti della lettera denuncia firmata da un nutrito gruppo di professori indignati che domandano chiarimenti al Presidente della Commissione esaminatrice ed al Dirigente dell'Ufficio Scolastico della Campania.
Con tutta la comprensione immaginabile per l'evidente delusione patita dagli aspiranti professori, ma forse è un bene chiarirsi sui concetti di "nozionismo libresco" in assenza del quale non è ammissibile una alternativa concettuale problematica. Ad esempio, se ci troviamo di fronte ad una classe con quale chiarezza possiamo far comprendere l'evoluzione della storia se prima non puntualizziamo i fatti e la cronaca del particolare momento che intendiamo "problematizzare"? E se vogliamo concettualizzare i fiumi e le montagne, possiamo non sapere che il Nilo è il fiume più lungo del mondo ed il Missuri-Mississipi il più copioso? Carissimi, coraggio. La prossima volta ci prepariamo meglio...
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settembre 3, 2016 at 12:56
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admin
Una riforma coraggiosa quella della Dirigenza pubblica in attuazione della Legge Madia a parere di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Tre ruoli ed una fascia unica di dirigenza che rompe il mito del posto fisso e della carriera automatica e crea un sistema unico dove ciascun dirigente potrà occupare qualsiasi incarico anche apicale a prescindere dall'anzianità. Apprezzabili secondo Cassese le modalità di accesso quasi esclusive del corso-concorso con esame finale ed assunzione triennale con finalità tirocinanti in qualità di funzionario al termine del quale si ottiene la qualifica di dirigente. Resta residuale il canale di accesso per concorso, superato il quale l'assunzione è a tempo determinato con contratto quadriennale che si trasforma a tempo indeterminato solamente a seguito di una valutazione positiva. Fondamentali per Sabino Cassese sono le Commissioni Nazionali perché il loro operato permetterà di mantenere la necessaria indipendenza ed imparzialità delle scelte dalla politica stabilendo i criteri di conferimento degli incarichi, selezionando la rosa di candidati agli incarichi generali e controllando ex post gli incarichi del ruolo unico per gli enti locali. Una riforma quella della dirigenza che per Cassese va nella giusta direzione perché adotta meccanismi di selezione stringenti, requisiti rigorosi e cosa molto importante, criteri competitivi concorrenti e rompe ogni rigidità aprendo il settore allo scambio di competenze [fonte]
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agosto 29, 2016 at 3:21
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E' caos scuola come ogni inizio d'anno scolastico e forse di più per questo 2016-2017 dove i 5.000 ricorsi ai trasferimenti si sono sommati alle numerose bocciature dei candidati al concorsone lasciando vacanti 90.000 cattedre che ironia della sorte saranno occupate dagli stessi supplenti respinti alle prove scritte del concorso. Il Miur ha convocato i sindacati. A ben riflettere però, la confusione è determinata dalla Sentenza di una Corte che esercita la sua giurisdizione sul nostro paese in virtù di Trattati internazionale sottoscritti dai Governi e mai ratificati democraticamente dalla volontà del "popolo sovrano". Se la Corte Europea non avesse infatti fatto saltare il patto silente tra precari e Stato fissando limiti temporali stringenti ed ultimativi, mostrando di non conoscere od almeno non curarsi della nostra realtà socio-economica, la scuola italiana non sarebbe caduta in questo disordine collettivo che infelicita i docenti, le famiglie e gli alunni stessi lasciati allo sbando nell'incertezza di avere un percorso didattico continuativo e certo. [fonte]
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agosto 29, 2016 at 12:32
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Fino a quando non sarà andato in pensione l'ultimo dirigente generale, gli incarichi messi a bando dovranno essere riservati ai dirigenti in servizio di prima fascia nella misura non inferiore al 30% . Questi i contenuti del comma 2 all'art. 6 del Decreto di Riforma passato in via preliminare al CdM. E sarà il Ministro a decidere che quel "non inferiore" al 30% diventi anche 90%. Spetterà all'organo politico infatti decidere se bandire una selezione esclusiva oppure pubblica [fonte]
aprile 2, 2016 at 2:57
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Anief all'arrembaggio, la falla dei commi 79 e 80 nella buona scuola (L. 107/2015), apre alla gragnuola di ricorsi degli esclusi dal concorso docenti 2016-2018. Sono quindici diverse categorie di candidati ai quali è stata interdetta la partecipazione al concorso da un cervellotico regolamento che ha fissato i requisiti di accesso al concorso a cattedre a partire dagli aspiranti non abilitati per continuare col mancato riconoscimento del servizio di 180 giorni prestato in maniera non consecutiva. Il Presidente Pacifico dell'Anief si dice sicuro di aver messo l'Avvocatura dello Stato all'angolo, sarà infatti arduo dimostrare dinanzi al giudice che i candidati non abilitati non possono partecipare al concorso mentre la "buona scuola" prevede il principio della chiamata diretta di docenti designati dal Dirigente scolastico sulla fiducia anche se privi del titolo abilitante. Si calcolano in 20.000 i ricorrenti ai quali prevedibilmente il Miur sarà precettato di offrire una possibilità di guadagnarsi una cattedra al concorso 2016-2018 (fonte)
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novembre 16, 2015 at 1:11
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La riforma della scuola è andata in porto, 90.000 assunzioni in solo quattro mesi dalla pubblicazione della Buona Scuola in Gazzetta. Non è stata però la solita infornata di precari tiene a precisare il ministro, di fondo c'è una visione nuova della scuola che garantisce la continuità didattica. Ora si riparte col concorso che sarà bandito già a dicembre per 63.700 posti già finanziati con tre miliardi. I rifiuti alla proposta di assunzione sono stati un numero esiguo ed anche le proteste per i trasferimenti riguardano una percentuale trascurabile, 10% del totale e comunque, sottolinea la Giannini, prima i docenti del sud si trasferivano al nord per supplenze, oggi avranno una cattedrea...(fonte)