Cisal, festa dei lavoratori, Cavallaro fuori dai denti sulla Costituzione e la sovranità pignorata dalla UE

aprile 30, 2017 at 10:37 admin

Anche per questo 2017, siamo giunti al 1° maggio, festa dei lavoratori. Nel fiume di parole che puntuale scorrerà nelle piazze, sulle pagine dei giornali e tra i "links" dei notiziari digitali, abbiamo deciso di proporvi l'analisi di Francesco Cavallaro, segretario generale del sindacato autonomo Cisal, che se non propriamente originale nelle argomentazioni storiche-economiche, ha il merito però di ricondurre il tema del lavoro fuori dalla banalizzante circostanza celebrativa e puntare con decisione alla ragioni ed ai motivi che lo hanno svalutato e reso fattore economico-sociale di grado inferiore nel vissuto concreto della realtà Repubblicana contemporanea. Non nuovo il dibattito sull'interpretazione autentica del dettato Costituzionale in merito al lavoro posto a fondamenta della nostra Repubblica, tra chi lo ritiene un diritto disatteso dall'ordinamento legislativo nel corso degli ultimi settanta anni e coloro i quali pensano che il lavoro come fondamenta della Repubblica sia stato evocato alla stregua di un espediente retorico in quanto di fronte alla Legge la stessa Costituzione pone tutti i cittadini sul medesimo piano, siano essi lavoratori, siano essi produttori, siano essi soggetti che traggono reddito dalla rendita speculativa. Quelle che ci sembrano più interessanti, sono le conclusioni a cui perviene il segretario Cavallaro quando imputa il disastro economico del nostro paese e all'inerzia del legislatore e alla "giurisprudenza costituzionale che tenta costantemente di screditare ogni argomentazione fondata sul principio lavorista" e non ultima, alla UE che ha pignorato quote significative di sovranità, con le quali ha ridimensionato il valore del lavoro e di fatto impedito l'emancipazione che ne verrebbe dalla partecipazione agli utili. Vale veramente la pena leggere questa breve e pregnante nota del segretario del sindacato autonomo CISAL

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1° maggio 2016 sindacati uniti nella lotta per le pensioni, i contratti e gli investimenti

maggio 2, 2016 at 12:01 admin

La nota positiva di questo 1° maggio 2016 è stata quella di essersi ritrovati a Genova nella lotta concordi con una sola voce sulle pensioni: la riforma Fornero ha ottenuto il solo risultato di far scappare i giovani all'estero e bloccare i vecchi che non ce la fanno più sul lavoro; sul rinnovo dei contratti pubblici in primis ed il rispetto delle pronunce della Corte Costituzionale perché Governo prima e Confindustria poi per i lavoratori del privato, mettano i soldi. La sola busta che c'interessa è quella paga, non quella arancione; ed infine sugli investimenti nelle infrastrutture, nella larga banda, nella innovazione e nella ricerca, il solo modo che c'è per creare lavoro e sviluppo. Siamo un sindacato di proposta, ma sappiamo essere anche un sindacato di protesta se il Governo non la smette con le promesse e non mette mano subito ai problemi del lavoro...(Fonte)

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1° maggio: Pozzallo ponte tra culture e religioni, Bagnoli eloquenza del fallimento

maggio 1, 2015 at 12:31 admin

Tutta improntata alla retorica della solidarietà e dell'accoglienza la Festa del Primo Maggio di quest'anno per Cgil, Cisl e Uil. Centrale l'impegno del servizio pubblico nel salvataggio e nell'assistenza ai migranti nel canale di Sicilia a segnare la differenza con le politiche di uno Stato che di fronte alla complessità della domanda di servizi decide semplicemente di arretrare il perimetro della sua azione scrive Dettori. Il lavoro, elemento essenziale che accomuna il destino di uomini, culture e religioni, sottolinea Furlan.

Ma è lecito illudere un miliardo di africani offrendo loro l'idea che possano trovare su questa lingua di terra protesa nel Mediterraneo tra mille problemi di ordine economico, sociale, di coesione, tutto quanto non riescono a costruire nelle terre d'origine per ragioni essenzialmente tribali, religiose e di arretramento culturale? Perché il movimento sindacale rinuncia ideologicamente ad un'opera di persuasione dei "proletari" africani per sensibilizzarli a trovare un modello di sviluppo locale adeguato osservando che a disposizione della stragrande maggioranza degli Stati africani ci sono immense risorse naturali e minerarie? E' un'osservazione doverosa di cui ci facciamo carico noi qui a ilLavoratore.eu incuranti delle contumelie che sicuramente arriveranno. Non sarebbe più giusto proporre investimenti internazionali mirati in quei luoghi che pure ne avrebbero di risorse da poter mettere a frutto? La Cina ci sta provando a suo modo in Africa, perché l'Europa pensa alla solidarietà solamente in termini di assistenza quando sappiamo di essere in braghe di tela? A maggior ragione bisognerà prendere atto prima o poi che del nostro modello avanzato di civiltà e sviluppo, i popoli extra europei apprezzano esclusivamente i risvolti economici mentre scartano le più profonde implicazioni di costumi e socialità certificando una integrazione difficile quanto non nei fatti impossibile.

Sceglie invece Bagnoli per celebrare il suo 1° Maggio UGL, eleggendo l'ex area industriale di Napoli ad emblema dei fallimenti delle politiche renziane del lavoro in tutta Italia. Blando, ma comunque apprezzabile l'esame di coscienza interna alla Ugl compiuto dal nuovo segretario Capone in riferimento ai recenti scandali che hanno colpito la sua organizzazione, semplicistica la via d'uscita per ricominciare a nostro avviso...Fonti: [cgil] - [cisl] - [ugl]

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