CCNQ 2017, distacchi frazionati a giorni e permessi sindacali cumulabili

agosto 19, 2017 at 6:40 admin

Permessi e distacchi sindacali, firmata l'ipotesi del nuovo Contratto Nazionale Quadro. Le nuove regole però, potranno essere applicate solamente dopo che Governo e Corte dei Conti avranno dato il via libera. Permessi e distacchi sindacali, che già erano stati dimezzati dalla Riforma Madia nel 2014 come misura di riduzione della spesa con risparmi calcolati in 12 milioni di euro, subiscono nuove modifiche alle modalità di fruizione per aiutare quei lavoratori che per esigenze professionali, si pensi ai medici, usufruiscono poco dei distacchi e molto di più dei permessi sindacali ad ore. Il CCNQ, che era stato rinnovato l'ultima volta nel 1998, è stato riscritto sulla base dei nuovi comparti contrattuali ridotti da 11 a quattro dalla Legge Brunetta, precede che il 75% dei distacchi potrà essere frazionato nell'arco massimo di tre mesi, in permessi giornalieri. Al contrario i permessi potranno essere cumulati fino a raggiungere una intera giornata di assenza.

[ipotesi-CCNQ-permessi, distacchi sindacali]

 

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Cisl, ridotti i comparti, semplificata la rappresentanza non ci sono più alibi, il governo apra ai rinnovi ed a nuove relazioni sindacali

aprile 7, 2016 at 11:06 admin

Consapevoli delle esigenze, abbiamo responsabilmente raggiunto l'intesa sulla riduzione dei comparti negoziali e la semplificazione della rappresentanza sindacale nel pubblico impiego, ora il Governo non ha più alibi trovi le risorse aggiuntive ed apra ai rinnovi dei contratti di lavoro bloccati e soprattutto, a distanza di sette anni dalla riforma Brunetta che ha vincolato gli spazi negoziali, il Governo si impegni a instaurare un nuovo sistema di relazioni sindacali perché quest'accordo dimostra la centralità della contrattazione per innovare e modernizzare la Pubblica Amministrazione...(fonte)

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Tagli ai permessi sindacali, 36 milioni di risparmi e nessun morto nel 2015 anzi, la metà si son salvati

febbraio 14, 2016 at 11:07 admin

Ricordate la gran buriana sollevata all'annuncio che sarebbero state dimezzate le ore di permessi ed i distacchi sindacali? Chi aveva parlato di attacco alle libertà democratiche, chi si era spinto fino all'attentato alla Costituzione, qualcuno poi aveva addirittura rifatto i conti e numeri alla mano aveva dimostrato che le cifre erano sovrastimate quelle messe a bilancio per dieci milioni di risparmi. Ebbene, si stima invece che solamente nei primi quattro mesi di applicazione della norma i risparmi siano stati di dodici milioni di euro e siccome la matematica non è una opinione, si calcola che nel 2015 il consuntivo certificherà ben 36 milioni di risparmi dai tagli ai permessi sindacali senza che nessuno sia morto anzi, le deroghe previste hanno salvato circa la metà dei "sindacalisti" dalla ghigliottina. A dimostrazione che come tutti possiamo verificare sui posti di lavoro, di grasso che cola ce n'era ed ancora ce ne sta. Una buona idea l'ha avuta Dettori nel proporre che i risparmi siano impiegati nel potenziamento dei servizi al cittadino. Peccato, a pensarci prima il sindacato si sarebbe risparmiato un attacco alle prerogative "Costituzionali"...(fonte)

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Sindacati, meno chiacchiere e più idee: da dicembre lo sciopero lo votano i lavoratori

settembre 20, 2015 at 11:50 admin

Pare che sia giunto il momento anche per il sindacato italiano di non vivere più sugli allori del passato. Già a dicembre infatti, appena dopo l'approvazione della Legge di Stabilità, è in programma la nuova Legge sulla Rappresentanza che andrà a regolamentare il diritto di sciopero e sarà una bella botta sul potere di interdizione delle piccole sigle. Gli scioperi infatti potranno essere proclamati solamente da quelle organizzazioni sindacali la cui somma di rappresentanza raggiungerà il 50,1% dei lavoratori dell'azienda pubblica iscritti, ma non basterà. Le stesse organizzazioni proclamanti lo sciopero dovranno indire un referendum preventivo tra i lavoratori che si esprimeranno a scrutinio segreto sull'eventualità. Per scioperare bisognerà che almeno la metà dei lavoratori (50%), voti a favore. Ed è andata bene, se si pensa che in Germania perché sia autorizzato uno sciopero, deve votare a favore il 75% dei lavoratori. L'auspicio di chi scrive, è che anche in Italia coloro i quali assumono responsabilità nel sindacato come in politica, siano ispirati e disinteressati e sappiano interpretare il ruolo con sincerità e passione, non come viatico di carriere e sistemazione di comodo (fonte)

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Pareggio di bilancio e libertà sindacali non sono in conflitto costituzionale

agosto 26, 2015 at 3:36 admin

L'ora di rinnovare i contratti di lavoro nel pubblico impiego è arrivata perché la Consulta ha sancito che il principio del pareggio di bilancio di recente recepito in Costituzione, NON cancella la tutela delle libertà sindacali anch'esse garantite dalla Carta Fondamentale e dunque, la giusta esigenza di contenimento della spesa pubblica va contemperata con la garanzia offerta alle OOSS di rappresentare e far valere le ragioni dei lavoratori nell'assise negoziale che ne sostanzia le modalità applicative. D'ora in avanti quindi, i Governi sanno che non possono prorogare sine die il blocco dei rinnovi contrattuali ed al termine di un ragionevole periodo di congelamento delle dinamiche salariali dovranno disporre in caso di deficit eccessivo, misure alternative di contenimento della spesa e cioè tagliare altri capitoli di bilancio a maggior ragione perché la leva negoziale può essere utilizzata quale fattore rilevante di efficientamento ed incremento produttivo delle attività Statali

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