gennaio 14, 2017 at 4:08
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admin
A tre giorni dalla scadenza, otto Decreti attuativi della Riforma della Buona Scuola su nove, ricevono il via libera dal Consiglio dei Ministri presieduto da Gentiloni. E' stato deciso di evitare la proroga dei termini di scadenza della Legge Delega richiesta dalla neo ministro Fedeli, per scongiurare altre polemiche e tensioni coi docenti ed i dirigenti scolastici. In questo modo il PD ha scelto di evitare un nuovo confronto in aula puntando a recepire le osservazioni delle categorie interessate in sede di Commissione per il varo definitivo che segue il parere obbligatorio. In aula infatti, un eventuale emendamento al milleproroghe od un disegno di Legge ad hoc, avrebbero potuto ricevere il voto contrario soprattutto al Senato dove la minoranza del PD è decisiva, mentre l'esame in sede referente della Commissione ha un percorso più agevole in quanto i numeri della maggioranza sono meno incerti...[fonte.1] [fonte.2]
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gennaio 2, 2017 at 12:38
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admin
Alla riforma Madia ch'è stata smontata dalla Corte Costituzionale dichiarandola illegittima nella parte in cui prevedeva il semplice parere delle Regioni piuttosto che l'intesa preventiva nelle materie regolatorie che investono le competenze delle Autonomie Locali; si è unita la "buona scuola" che con l'accordo strappato dai sindacati al neo ministro Fedeli il 29 dicembre u.s. avvia un prevedibile, progressivo processo di dismissione delle riforme renziane. Già con le Amministrative si era avuto sentore del malcontento, poi è seguita la bocciatura definitiva con gli esiti del referendum Costituzionale. Un'azione di recupero del consenso elettorale di ogni Governo di sinistra, lo zoccolo duro che risiede nel mondo della scuola s'avvertiva urgente. Ed ecco la prima misura del Governo fotocopia per correre ai ripari al fine di evitare l'uscita di scena definitiva: l'accordo firmato con Cgil, Cisl, Uil scuola; Snals, Confsal cancella una delle misure più contestate dai docenti: il vincolo triennale di permanenza fuori sede. Dalla prossima primavera tutti potranno presentare domanda di trasferimento scegliendo tra quindici province e cinque scuole di destinazione preferita. Dal Governo del fare, al Governo del disfare
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luglio 7, 2015 at 5:23
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Il deputato Fabio Rampelli lancia l'allarme: respinti in Commissione tutti gli emendamenti, il DDL la "buona scuola" passa all'esame dell'aula pronto per essere approvato con la fiducia. Già a settembre però sulla pelle dei docenti precari della scuola cadranno i primi sciagurati effetti: non saranno rinnovati i loro contratti per il superamento del termine di 36 mesi di servizio. Disoccupati, molti professori si ritroveranno presso i centri per l'impiego. Si calcola che nei due anni a seguire, per le stesse ragioni ben 80mila docenti resteranno senza lavoro se la "buona scuola" come sembra, diventerà definitivamente Legge dello Stato.
giugno 16, 2015 at 12:32
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admin
Che cosa ci fa il segretario dei metalmeccanici al presidio di protesta sotto l'ufficio scolastico regionale di Bologna contro ddl Renzi di riforma della scuola? "La scuola non è una battaglia di settore, ma generale", si giustifica. Io non ho potuto studiare perché la mia famiglia non aveva i mezzi economici continua, sicuro di non essere smentito. A quei tempi però non solamente la scuola, ma l'università era gratis ed aperta a tutti e qui forse la simpatia per il segretario Fiom si trasforma in comprensione perché anche chi scrive non ha mai studiato e trova mille scusanti pur di farsi apprezzare per "intelligenza" da amici e colleghi. "Organizziamoci", continua Landini, la "costruzione di un pensiero libero, critico ed autonomo è la condizione per una vera democrazia". Caro Maurizio, il feeling è sicuro, quello non se ne va, lo buttiamo fuori in ogni riga su queste pagine dove se lo desideri, ospiteremmo volentieri un tuo blog. Per esempio, potresti spiegare a noi che non abbiamo studiato perché cedere una quota delle proprie tasse alle scuole, aumenterebbe le diseguaglianze. In fondo, la "buona scuola" non vieta al figlio volenteroso dell'operaio di prendere la propria cartella e trasferirsi nella scuola dei "ricchi" che funziona bene e dalla quale si esce con un'ottima preparazione. Non abbiamo letto alcun articolo o comma che stabilisce il divieto di iscriversi ad una buona scuola. A meno che tu non voglia eliminare le diseguaglianze tra scuole, rendendole pessime tutte allo stesso modo. Pensa, conosciamo operai che la mattina percorrono chilometri per accompagnare i propri figli in scuole dove la concentrazione del disagio che si vive nelle periferie non c'è e i ragazzi possono applicarsi meglio allo studio esprimendo tutto intero il loro potenziale senza dover aspettare i ritardi dei compagni che già da piccoli aspirano a diventare leader sindacali pur di non perdere tempo a studiare. Comunque, lo sciopero degli scrutini è riuscito all'80% e quindi pare che la buona scuola s'avvia mestamente ad essere sconfitta...(fonte)
giugno 11, 2015 at 1:06
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I tempi stringono per l'avvio del prossimo anno scolastico ed il Miur ha invitato i direttori regionali ad avviare gli atti propedeutici di applicazione delle disposizioni normative della Buona Scuola prima ancora che diventi Legge e sia pubblicata in Gazzetta Ufficiale denuncia la Cisl. I direttori dal canto loro, hanno accolto l'invito formulando il fabbisogno dei posti e convocando i collegi dei docenti per acquisire i pareri come previsto dal ddl ancora in discussione al Senato. Sono atti privi di legittimità che dovranno comunque essere riformulati precisa la Cisl...
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maggio 14, 2015 at 12:25
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admin
Il sindacato ha perso il lume della ragione dice Davide Faraone, sono frustrati dal non essere riusciti a bloccare le riforme e minacciano di danneggiare i ragazzi e le loro famiglie facendo saltare gli scrutini. Abbiamo apportato modifiche alla riforma in discussione concedendo gli scatti di anzianità già in autunno, abbiamo rivisto e ridimensionato il potere dei presidi eppure non gli basta, sono loro ad essere chiusi al dialogo. Hanno usato le graduatorie come bacino per le tessere e svilito il loro ruolo diventando dei ricorrenti al TAR. I primi sondaggi sulla contestata riforma della scuola però, confortano il Governo, rivelano infatti che i genitori pur non conoscendo nel dettaglio il disegno di Legge, sono schierati al fianco dei Presidi nel senso che si dicono favorevoli alla figura del Preside-decisore. Di tutt'altro avviso anche la Cisl che pur non rinunciando a trattare al tavolo, vede nell'approccio di Renzi un limite: eviti di mostrare i muscoli, perché nessuno riforma il paese da solo dichiara Annamaria Furlan. Anche la Cisl è su posizioni critiche riguardo alla questione dei poteri esclusivi di cui sarebbero dotati i Presidi nella valutazione degli insegnanti e chiede che i docenti siano valutati da ispettori ministeriali, famiglie e finanche alunni. Ora proviamo ad immaginare un ragazzino che viene a trovarsi nella condizione di poter punire il suo maestro dopo una sfilza di impreparati. Sarà anche una cattiva riforma questa, ma è di tutta evidenza che il sindacato ha urgenza di curarsi l'affezione di sessantottinite acuta prima di poter dire la sua sulla scuola con una certa credibilità...!
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aprile 20, 2015 at 12:36
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admin
Dal punto di vista sindacale la buona scuola ha ottenuto di buono solamente la ritrovata unità di Cgil-Cisl-Uil che hanno proclamato uno sciopero per il 5 maggio prossimo di docenti, precari, Ata e dirigenti. Per la verità a "memoria d'uomo" non si ricorda una riforma della scuola senza proteste e quindi, tutto sommato le reazioni del Governo per bocca della Giannini sono state improntate a fiducia: "quando sarà conosciuta bene nei dettagli, finirà per essere accettata perché è una riforma rivoluzionaria". La buona scuola è una riforma fatta da incompetenti ribatte invece Scrima della Cisl, rischia di procurare danni incalcolabili. Pantaleo di Cgil chiede invece l'immediata stabilizzazione dei precari, il rinnovo dei contratti ed una scuola libera dove i soggetti che operano nei territori possano concorrere alla realizzazione dell'autonomia. Di Menna della Uil punta alla difesa della scuola Statale, ad un piano di assunzioni immediate per decreto ed alla cancellazione dei super-poteri assegnati ai dirigenti...(Fonte)
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marzo 21, 2015 at 4:52
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admin
Che cosa è una "buona scuola"? Non solamente edifici in ordine, lavagne interattive, assunzioni di precari. A ben riflettere, se la scuola è ciò che sarà il paese dopo un paio di decenni. oggi osserviamo che abbiamo troppi parlamentari semianalfabeti ad esempio, spesso incapaci di esprimersi nella lingua della stessa nazione che rappresentano; che l'illegalità e la corruzione sono comportamenti entrati nel costume comune; che all'università arriva un gran numero di studenti che non sa scrivere senza errori, che non sa riassumere correttamente un testo. Segnali che per avere una "buona scuola", bisogna innanzitutto avere una idea di società e di cittadini che si vogliono formare, un progetto pedagogico che punti a valori culturali e morali. Perché la "buona scuola" tra qualche decennio ci restituisca un paese migliore, bisogna allora che non rincorra ossessivamente ogni modernità, ma si dedichi a formare le coscienze senza rinunciare alle materie quali la letteratura, le scienze, la matematica, la storia fondamentali per un corretto sviluppo evolutivo. Perché tra venti anni si possano ragigungere i traguardi e le mete di una società avanzata, bisogna che la "buona scuola", non rinunci rassegnata alla sua funzione educativa per eccessiva indulgenza e ritrovi quel sano senso del rigore e della disciplina elementi essenziali per l'ordine di domani. Purtroppo, sappiamo che nulla di tutto ciò accadrà perché in fondo, quella idea alta e forte di paese l'abbiamo smarrita per sempre...(FONTE)
La scuola è ciò che sarà il paese tra un paio di decenni.pdf (2,97 mb)