48 ore per un licenziamento 6 anni per un contratto, come spacciare una circolare per Decreto

gennaio 22, 2016 at 12:51 admin

Abbiamo atteso più di ventiquattro ore, ma come nella migliore tradizione del Governo Renzi, dei primi 11 Decreti attuativi della Riforma Madia della Pubblica Amministrazione c'è solamente il manifesto di propaganda, del testo ancora non si trova traccia. Una sintesi la possiamo rilevare da qualche giornale sempre molto attento alla Pubblica Amministrazione, quella che vi proponiamo pensiamo che si possa rivelare la più completa e fedele al testo che sarà pubblicato prima o poi in G.U. Oggi evidentemente, interessava distogliere al più presto l'attenzione dell'opinione pubblica dal pasticcio delle Banche e darle in pasto un piatto sempre molto appetito: il licenziamento del fannullone colto in flagranza con la novità della rimozione del dirigente inerte, nel caso resti impunito. Finalmente. Almeno questo, era ora. Una soddisfazione poter leggere da qualche parte che se vuoi guadagnare cinquemila euro al mese ed intascarne trentamila ogni anno di premio, non devi dormire sonni tranquilli, ma adempiere fino in fondo i doveri per i quali ti paghiamo. Almeno sulla carta, poi conteremo quanti dirigenti saranno rimossi e licenziati perché amano il quieto vivere. Non cambierà nulla con questo Decreto, abbiamo già visto Leggi approvate per applicare precedenti norme disattese, è la prima valutazione della Cisl al "licenziamento fast". Per cambiare in profondità la PA  e dare una svolta alla organizzazione degli uffici, bisogna chiamare i lavoratori a partecipare con la negoziazione, in particolar modo con la contrattazione decentrata che favorisce l'implementazione di nuovi modelli, osserva ancora la Cisl. Tanto rumore per nulla aggiunge la Cgil. La nuova regolamentazione di dettaglio poteva tranquillamente essere recepita dalle Pubbliche Amministrazioni con una Circolare vincolante, si è voluto utilizzare lo strumento legislativo unicamente a fini di propaganda mediatica. Preoccupa invece la Cgil, il riordino delle Partecipate mutuato dalla pessima esperienza dell'abolizione delle Provincie che potrebbe mettere a rischio oltre centomila posti di lavoro...

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Entro l'estate contratti, ruolo unico dirigenza e licenziamento facilitato per scarso rendimento

gennaio 8, 2016 at 6:37 admin

Riordino della Dirigenza pubblica, rinnovo dei contratti di lavoro, aggiornamento del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.Lgs.165/01), devono necessariamente viaggiare in simultanea sottolinea il prof. Sandro Mainardi, ordinario di diritto del lavoro alla Università di Bologna. Altrimenti si rischia di avere norme contrattuali in contraddizione o superate dalle norme di Legge, spiega. Il pacchetto organico di Riforma del Pubblico Impiego prevede infatti un primo passo propedeutico: la convocazione all'Aran dei sindacati per rideterminare i comparti di contrattazione già a metà gennaio. Saranno ridotti a 4, erano dodici: PA centrali, Scuola, Sanità, Regioni ed Enti locali. Università e ricerca resta ancora da definire se assimilarle alle PA centrali od alla Scuola. Si annuncia comunque in salita il percorso dei rinnovi che non prevede alcun recupero per i cinque anni precedenti di stallo. Le novità più profonde arriveranno per la dirigenza col ruolo unico: Stato, Regioni, AALL incarichi di 4+2 anni con un sistema di valutazione più stringente e realistico in ogni caso indipendente dal potere politico. Mobilità dei dirigenti prevista anche in uscita presso il settore privato. Infine in estate arriverà l'aggiornamento del T.U. anche qui, saranno semplificate le procedure per i licenziamenti disciplinari con tempi certi stabiliti per legge e la possibilità in capo alla PA di riavviare il procedimento in caso di reintegra per vizio di forma da parte del giudice...(fonte)

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