Rinnovi, Aran vuole tempi stretti sulla trattativa EELL, il sindacato frena e promette una piattaforma unitaria

novembre 25, 2017 at 4:16 admin

Regioni ed EELL, Aran chiede tempi stretti per concludere la trattativa dei rinnovi contrattuali puntando su di un unico tavolo negoziale sul quale far confluire le parti comuni delle intese gia' raggiunte negli altri comparti del pubblico impiego evitando le lungaggini estenuanti dei tavoli tecnici specifici, ma le OOSS frenano e promettono una piattaforma rivendicativa unitaria da presentare a breve nel prossimo incontro. Cgil, Cisl e Uil chiedono che la rapidità non comprometta la qualità delle soluzioni in un settore particolarmente provato dalla crisi del blocco contrattuale basti pensare al personale delle Province, delle Città Metropolitane e delle Camere di Commercio. Polizia Locale, nidi, scuole della infanzia ed assistenza sociale necessitano di tavoli tecnici di approfondimenti specifici delle condizioni da valorizzare prima di giungere ad un accordo definitivo, nonostante il poco tempo residuo a disposizione. Salario accessorio, rivisitazione dei profili professionali, contrattazione decentrata, posizioni organizzative, sistema delle indennità sono gli obiettivi di una semplificazione per via contrattuale che si rende necessaria per disboscare la foresta normativa degli ultimi otto anni di blocco [fonte.1]-[fonte.2]

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Si parla di assunzioni e bonus per docenti, cala invece il silenzio sugli ATA condannati alla disoccupazione

marzo 28, 2016 at 11:12 admin

Un operatore ATA deluso e sconfortato scrive a LA REPUBBLICA denunciando la condizione di assoluto abbandono in cui versa il personale tecnico ed ausiliario "dimenticato" dalla "Buona Scuola" che ha previsto un massiccio piano di assunzioni riservato ai docenti precari e regalato sempre agli stessi un ulteriore bonus da cinquecento euro annuali per gli aggiornamenti professionali e la fruizione di eventi culturali, mentre ha condannato definitivamente ad un destino di disoccupazione il personale tecnico ed ausiliario che si è speso per anni e garantito il buon andamento delle istituzioni educative ed oggi si vede interdetta la proroga sia dei contratti a termine, sia ogni possibilità di stabilizzazione. Il discorso si potrebbe fare più complesso e ci porterebbe ad amare considerazioni su questa UE e le sue regole molto spesso avulse dai contesti economici e sociali locali. Sentenze di organismi burocratici lontani, finiscono per essere percepite a giusta ragione come massime di ingiustizia piuttosto che di Corti di Giustizia. Per la serie potevamo stare meglio fuori dalla UE, liberi di determinare il nostro destino...(fonte)

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