...la buona scuola, una riforma da approvare in fretta...

maggio 16, 2015 at 11:02 admin

...per difendere la democrazia a garanzia del futuro...

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Dopo le pensioni, il prossimo 23 giugno la Consulta potrebbe sbloccare stipendi e contratti

maggio 9, 2015 at 3:21 admin

Il 23 giugno prossimo, si riunisce la Corte Costituzione con all'ordine del giorno il rinvio alla pronuncia domandato dal Tribunale di Roma su ricorso delle OOSS per i mancati rinnovi contrattuali del pubblico impiego e lo sblocco degli stipendi individuali fermi da troppo tempo. In materia la Corte Costituzione si è già espressa nel 2013 con la Sentenza 310 giudicando legittimi sia il congelamento delle dinamiche salariali, sia il blocco della contrattazione collettiva giustificati dalla crisi che ha investito le finanze pubbliche. Lasciano però ben sperare la particolare congiuntura favorevole della giurisprudenza Costituzionale che ha visto di recente la restituzione ai pensionati dei tagli all'indicizzazione del costo della vita, come formulato dal Governo Monti nel 2011, ed il carattere strutturale che vanno assumendo col trascorrere del tempo i blocchi ai rinnovi dei contratti di lavoro e degli stipendi che dovevano avere necessariamente un carattere temporaneo come invece sentenziava la Corte. Restrizioni che hanno determinato una perdita di valore delle retribuzioni nel pubblico impiego calcolata intorno ai 12 miliardi di euro che la Consulta potrebbe decidere di sanare analogamente a quanto già sentenziato per i pensionati perché le misure di austerità diventate oramai sistematiche nel tempo, finiscono per assumere un carattere punitivo che va a colpire direttamente il tenore di vita dei lavoratori in violazione del principio Costituzionale all'equa retribuzione salariale che deve bastare al sostegno ed al decoro della famiglia. Sarebbe ora che con l'aiuto della Corte Costituzionale, si affondasse il coltello nel grasso rancido della spesa parassitaria non escludendo la chiusura definitiva delle tante, troppe società partecipate dispensatrici di stipendi al mercato elettorale del voto di scambio e si restituisse il maltolto a quanti in silenzio garantiscono l'erogazione di servizi essenziali ai cittadini. E' venuto il tempo di parlarci con franchezza e senza infingimenti! (fonte)

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La pensione ritarda e Napolitano si dedica al nuovo Statuto dei lavoratori

maggio 4, 2015 at 12:19 admin

Chi pensava a Napolitano come ad un vecchio Presidente in pensione per raggiunti limiti di età, ieri si è dovuto ricredere: lavora ancora per il Governo come nemmeno Mattarella osa fare. La disoccupazione aumenta in barba al Job act e quella giovanile raggiunge il limite di guardia? E’ presto per dare un giudizio e svalutare quella Legge, riferisce Re Giorgio padre di Matteo. A preoccuparlo molto di più invece, è l’arroccamento del sindacato in difesa delle conquiste del secolo scorso improponibili oggi, che sono intervenuti mutamenti tali in economia a livello globale da suggerire la necessità di immaginare nuove forme di protezione per il mondo del lavoro. Ci sono nodi molti più importanti da sciogliere per il sindacato prosegue il neo senatore a vita e tra questi, pone l’accento sulla qualità e le forme della prossima crescita economica che non si tradurranno automaticamente in nuovi posti di lavoro come è stato in passato, per tutta una serie di motivi che si possono riassumere con le esigenze di competizione su scala mondiale e le trasformazioni tecnologiche che ci hanno portato in un lungo periodo di transizione verso nuove professionalità che ancora attraversiamo. E’ di questimutamenti continua Napolitano, che il sindacato dovrebbe prendere atto per poi lavorare alla proposta di un nuovo Statuto dei lavoratori per uscire dalla crisi di rappresentanza nel quale è ridotto dal rifiuto d’impegnarsi nei processi di rinnovamento. Infine, Napolitano richiama in servizio un altro vecchio comunista Pietro Ingrao, per smontare il mito della concertazione che esautora il potere legislativo relegando a notaio degli accordi relegando il Parlamento al ruolo notarile nella registrazione di accordi tripolari tra Governo-sindacati-partiti. Riconosce però al sindacato il ruolo politico che ha saputo ritagliarsi nell’Italia Repubblicana, come rappresentativo di una parte della società, il mondo del lavoro nel terreno che gli è proprio della contrattazione.

 

 

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1° maggio: Pozzallo ponte tra culture e religioni, Bagnoli eloquenza del fallimento

maggio 1, 2015 at 12:31 admin

Tutta improntata alla retorica della solidarietà e dell'accoglienza la Festa del Primo Maggio di quest'anno per Cgil, Cisl e Uil. Centrale l'impegno del servizio pubblico nel salvataggio e nell'assistenza ai migranti nel canale di Sicilia a segnare la differenza con le politiche di uno Stato che di fronte alla complessità della domanda di servizi decide semplicemente di arretrare il perimetro della sua azione scrive Dettori. Il lavoro, elemento essenziale che accomuna il destino di uomini, culture e religioni, sottolinea Furlan.

Ma è lecito illudere un miliardo di africani offrendo loro l'idea che possano trovare su questa lingua di terra protesa nel Mediterraneo tra mille problemi di ordine economico, sociale, di coesione, tutto quanto non riescono a costruire nelle terre d'origine per ragioni essenzialmente tribali, religiose e di arretramento culturale? Perché il movimento sindacale rinuncia ideologicamente ad un'opera di persuasione dei "proletari" africani per sensibilizzarli a trovare un modello di sviluppo locale adeguato osservando che a disposizione della stragrande maggioranza degli Stati africani ci sono immense risorse naturali e minerarie? E' un'osservazione doverosa di cui ci facciamo carico noi qui a ilLavoratore.eu incuranti delle contumelie che sicuramente arriveranno. Non sarebbe più giusto proporre investimenti internazionali mirati in quei luoghi che pure ne avrebbero di risorse da poter mettere a frutto? La Cina ci sta provando a suo modo in Africa, perché l'Europa pensa alla solidarietà solamente in termini di assistenza quando sappiamo di essere in braghe di tela? A maggior ragione bisognerà prendere atto prima o poi che del nostro modello avanzato di civiltà e sviluppo, i popoli extra europei apprezzano esclusivamente i risvolti economici mentre scartano le più profonde implicazioni di costumi e socialità certificando una integrazione difficile quanto non nei fatti impossibile.

Sceglie invece Bagnoli per celebrare il suo 1° Maggio UGL, eleggendo l'ex area industriale di Napoli ad emblema dei fallimenti delle politiche renziane del lavoro in tutta Italia. Blando, ma comunque apprezzabile l'esame di coscienza interna alla Ugl compiuto dal nuovo segretario Capone in riferimento ai recenti scandali che hanno colpito la sua organizzazione, semplicistica la via d'uscita per ricominciare a nostro avviso...Fonti: [cgil] - [cisl] - [ugl]

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Riforma Pa, passo falso del Senato per complicare l'Italia

maggio 1, 2015 at 11:43 admin

Altro che passo avanti per semplificare l'Italia, l'approvazione della Riforma Renzi al Senato è un passo falso per complicare la vita al cittadino concordano Cgil, Cisl e Uil: si tagliano le Camere di Commercio, si inficia il controllo di legalità sugli atti degli Enti Locali con l'abolizione del ruolo dei Segretari Comunali, non si prevede alcun processo di valorizzazione delle competenze per il personale anzi, i posti di lavoro saranno tagliati perché a fronte di 70mila assunzioni, 128.000 cesseranno dal servizio per raggiunti limiti di età. Inoltre sottolineano le OO.SS, si è ideato un rozzo sistema di assoggettamento e controllo politico sulla dirigenza minacciata da licenziamento non già per scarso rendimento, ma per scarso gradimento...[fonte]

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Sotto elezioni Governo ottimista: rinnovi dei contratti, speriamo nel 2016

aprile 18, 2015 at 11:58 admin

Non ci sono dieci miliardi per dare altri 80 euro, ma le elezioni regionali sono alle porte ed il tesoretto da spartire è misero: appena 1,6 miliardi. Ecco che allora Gutgeld, già consigliere economico di palazzo Chigi ed oggi anche nuovo commissario alla revisione della spesa dopo il DEF che pure parla chiaro, non può darci altro che una speranza di rinnovo dei contratti pubblici nel prossimo 2016. Non costa niente e comunque è un incentivo per mandarci a votare. Sul versante invece della revisione della spesa pubblica, conferma di lavorare su quanto preparato da Cottarelli anche se l'obiettivo del Governo è quello di puntare a cambiamenti strutturali della spesa in parte contenuti nella Riforma della PA approvata l'anno passato. I dettagli precisa Gutgeld, saranno contenuti nella Legge di Stabilità. Una buona idea gli sembra inoltre la proposta di mandare i lavoratori in pensione anticipata con un assegno rimodulato, ma poi ripassa la palla alla UE che difficilmente sottolinea, ci consentirà di sforare il deficit a breve. Il Governo svela Gutgeld, ha inoltre in animo di riorganizzare l'intera rete degli sportelli ai cittadini con l'obiettivo non solamente di risparmiare, bensì di offrire migliori servizi. A tal riguardo anticipa, già a giugno l'Agenzia del Demanio procederà alla riorganizzazioni degli edifici pubblici riducendo gli spazi da 40 a 25 mq per dipendente e creando un unico ufficio presso il quale i cittadini potranno interloquire con tutti gli uffici statali. Ci vorranno 2/3 anni per completare il quadro si affretta a precisare, nel frattempo un'altra promessa per farci sognare il Governo la troverà...(fonte)

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DEF conferma blocco contratti fino al 2018, Cgil promette una mobilitazione che farà storia

aprile 12, 2015 at 1:23 admin

Non è il documento di economia e finanza, quello che un tempo si chiamava documento di programmazione economica, a decidere sull'opportunità di rinnovo dei contratti pubblici, ma le proiezioni tendenziali sull'andamento dei redditi da lavoro dipendente presso le pubbliche amministrazioni in esso contenute, lasciano pochi spazi interpretativi: i contratti degli statali resteranno bloccati fino al 2018. Deduzioni che trovano riscontro nell'ipotesi di spesa formulata nel DEF ed imputata al capitolo delle Indennità di Vacanza Contrattuale per il triennio 2019-2021. Nel 2018 dovrebbe essere superato anche il blocco del turn-over. Comincia quindi ad essere più chiaro dove saranno reperiti i 10 miliardi di tagli che servono al Governo per scongiurare l'applicazione delle clausole di salvaguardia che farebbero lievitare alle stelle l' IVA e le accise sui carburanti. L'anno scorso, la spesa per il personale statale ha fatto registrare uscite per 164 miliardi, nel 2008 era di 175 Mld. Seguendo l'analisi tendenziale a fine 2018 il risparmio dovrebbe attestarsi intorno ai 13 miliardi di euro. Tra i sindacati, la prima a reagire è stata la CGIL che per bocca del segretario Funzione Pubblica Rossana Dettori si dice pronta alla mobilitazione in forme e modi che promettono di restare nella storia del movimento di lotta dei lavoratori (Fonte)

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Responsabilità erariale, i dirigenti temono che la politica li metta nei guai

marzo 28, 2015 at 11:50 admin

Il profilo che la Riforma sta delineando per loro, ha messo in serio allarme i dirigenti pubblici che temono di rimanere schiacciati tra le pressioni della politica nell'attuare i desiderata d'indirizzo programmatico amministrativo e la responsabilità per eventuali danni erariali che la Corte dei Corti possa chiamare loro a rispondere. Comprensibile lo scetticismo di alcune associazioni di categoria che rilevano come sia difficile conciliare le aspirazioni del consenso democratico con i vincoli di finanza pubblica cui i dirigenti sono tenuti a non valicare. D'altronde, anche a livello nazionale lo stesso Governo tecnico è stata un'esperienza amara che ha segnato i punti di discrimine inconciliabili tra la politica che insegue le facili aspettative dell'opinione pubblica e la competenza costretta suo malgrado a dover far quadrare i conti con l'onere di tutelare l'erario dagli assalti della spesa incontrollata per mantenere l'obiettivo di evitare i fallimenti per eccesso di debito. 

Con la nostra riforma invece, i dirigenti potranno rinnegare le deliberazioni della politica prova a rassicurare la Madia. Staremo a vedere nel testo definitivo se quella che verrà partorita dallo "young power" di palazzo Chigi sarà stata una Riforma risolutiva anche su questo tema oppure, l'ennesimo papocchio come in tanti temono...

Fonte

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Torluccio, Uil-Fpl: il piazzista fiorentino e la venere di botticelli stanno demolendo la PA

marzo 22, 2015 at 12:38 admin

Il Torluccio fuorioso: il piazzista fiorentino e la Venere di Botticelli stanno demolendo la Pubblica Amministrazione. Ora ci tocca sentire anche il sottosegretario Zanetti affermare che il Job act va applicato anche al pubblico impiego altrimenti sarebbe una ingiustizia. Bene, applichiamo tutte le regole del settore privato allora visto che abbiamo i contratti bloccati per legge, paghiamo tasse sulle assenze per malattia, ci sequestrano la liquidazione per 24 mesi, siamo stanchi di porgere l'altra guancia, risponderemo punto per punto (FONTE)

 

 

Uil-Fpl, Torluccio, piazzista fiorentino e la venere di botticelli stanno demolendo la PA.pdf (97,33 kb)

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Cisl, Furlan: la coalizione sociale nasce dalla confusione della politica

marzo 21, 2015 at 11:50 admin

 

Annamaria Furlan segretario della Cisl, sottolinea come la proposta di Landini per una colazione sociale è frutto della stagione molto confusa che attraversa la politica, autoreferenziale e che tende a ridurre il perimetro del gioco democratico al rapporto diretto con gli elettori peraltro in numero costantemente decrescente. Il sindacato però deve puntare a recuperare la rappresentanza dei lavoratori intercettando la tutela di tutte le tipologie di lavoro con gli strumenti della contrattazione cercando di interpretare i cambiamenti del paese e la complessità della modernità. Il sindacato non può diventare l'incubatore di un movimento politico, ruolo politico del sindacato deve esprimersi nella mediazione tra gli interessi di cui è portatore e gli interessi generali...(FONTE)

 

 

Furlan, idea di coalizione sociale è frutto della confusione politica.pdf (3,35 mb)

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