Dettori, sono per licenziare in tronco quando si accerta un reato, ma il job act non c'entra con la PA

dicembre 8, 2015 at 3:53 admin

Io sono per il licenziamento in tronco, quando è accertato un reato. Ma il job act nulla a che fare col pubblico impiego, a parlare è il segretario cgil della funzione pubblica, Rossana Dettori che prosegue: ho letto parola per parola la sentenza della Cassazione n.24157/15 e da nessuna parte dice che si devono applicare le norme del "job act" alla pubblica amministrazione. Al pubblico impiego si applica lo Statuto dei lavoratori che prevede il licenziamento per giusta causa, la riforma Fornero ha solamente ridimensionato la fattispecie, ma i contratti già prevedono il licenziamento in caso di assenze ripetute, ritardi, maltrattamento degli utenti, furti, accettazione di regali. Nel 2014 sono stati infatti licenziati più di 100 dipendenti pubblici. Se però non sussistono i motivi, il lavoratore ha diritto al reintegro e se la Madia vuole confermare il principio nei Decreti attuativi della sua riforma, a noi va bene...(fonte)

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Per Tiraboschi la Cassazione ha senteziato che agli Statali si applica lo Statuto dei lavoratori, non il job act

dicembre 8, 2015 at 2:52 admin

La sentenza della Corte di Cassazione n.24157/2015 ha chiarito incontrovertibilmente che ai dipendenti pubblici si applica la Legge 300/1970 (statuto dei lavoratori), così come riformata dalla Fornero, ma non si può applicare il "job act" che parla di tutele crescenti per operai, impiegati e quadri, una classificazione che non trova riscontro nella Pubblica Amministrazione. Conferma altresì che i pubblici dipendenti sono licenziabili, ma secondo le procedure previste dallo Statuto dei lavoratori. Quindi il dualismo pubblici/privati resta ad alimentare la confusione nella disciplina di settore mentre a mio parere non dovrebbero esserci regimi paralleli nell'ordinamento del lavoro sostiene il prof. Michele Tiraboschi (fonte)

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Sospetto anticostituzionale, l'esclusione degli Statali dal job act per Zanetti ed Ichino

dicembre 8, 2015 at 12:28 admin

Dopo la Sentenza della Cassazione 24157/2015, nel mentre che il Governo annuncia che interverrà ad escludere per Legge l'estensione della riforma del lavoro (job act) al settore pubblico dettagliando la disciplina negli oramai prossimi Decreti attuativi della Riforma Madia, i falchi della maggioranza riprendono fiato e tirano via i sassolini dalle scarpe. Il sottosegretario all'economia Zanetti nota come questa sia una strada impraticabile sia sotto il profilo tecnico, sia sul piano politico. Ricorda infatti che già nel job act si tentò di inserire un comma ad hoc per gli Statali, l'emendamento fu poi ritirato per sospetta inconstituzionalità ed osserva come sia anche un errore politico riproporlo perché i principi che hanno ispirato il "job act" intendono annullare ogni differenza tra lavoro privato e lavoro pubblico. Anche per l'autore del "job act", Pietro Ichino, non esistono norme speciali di esclusione del settore pubblico dalle riforme del lavoro ed anzi, le tutele crescenti, rappresentano lo strumento ideale per risolvere definitivamente il problema del precariato nella Pubblica Amministrazione.

(fonte)

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Gli Statali sono automaticamente interessati dalle riforme del lavoro, Cassazione 24157-2015

dicembre 8, 2015 at 11:44 admin

Con la sentenza n.° 24157 del 26 nov. 2015, la Corte di Cassazione ha chiarito che le riforme del diritto del lavoro investono automaticamente anche i lavoratori contrattualizzati del settore Statale e delle Autonomie Locali così come sancito dall'art.51 del Dlgs.165/2001 (T.U. del pubblico impiego). conclusioni e sentenza

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Uil, sui rinnovi dei contratti sarà lotta continua a tutele crescenti...

ottobre 31, 2015 at 3:56 admin

Busseremo a denari sui rinnovi dei contratti pubblici e se il governo non risponde, busseremo ancora poi daremo la spallata perché è così che opera un sindacato che chiude contratti di lavoro. Si presta ad essere riassunto con un pò di colore il senso del ragionamento del segretario Barbagallo che sul rispetto della Sentenza della Corte Costituzionale non ammette cedimenti: sarà lotta continua a tutele crescenti perché il Governo deve smettere di essere il peggiore datore di lavoro in questo paese: gli scioperi costano e non li facciamo a cuor leggero contrariamente a quanto si possa pensare. Annusato il clima, Barbagallo non esclude che nelle prossime settimane possa partire una campagna anti fannulloni ed a scanso di equivoci si dice per il licenziamento degli impiegati infedeli del Comune di Sanremo chiedendo in primis il licenziamento dei dirigenti che non hanno adempiuto il loro dovere di sorveglianza...(fonte)

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Statali, il governo batte il primo colpo dei rinnovi contrattuali

ottobre 3, 2015 at 3:50 admin

Finalmente, pare proprio che sia pure a fatica, la trattativa sui rinnovi contrattuali si possa considerare avviata. Il ministro Madia infatti, ha dato pieno mandato all'Aran perché trovi un accordo con le parti sociali sull'applicazione della Legge Brunetta (Dlgs.150/2009), per l'accorpamento da 11 a quattro dei comparti di contrattazione del pubblico impiego. E' il primo passo cui si erano detti pronti Cgil, Cisl, Uil già a fine settembre. Un accordo propedeutico a determinare i nuovi livelli retributivi questo, per gli Statali di ogni ordine e grado. Più che dalla volontà degli attori, l'avvio è stato reso possibile dalla Sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il congelamento degli incrementi salariali a tempo indefinito. Un blocco che ha congelato anche l'organizzazione dei servizi sottolinea Faverin della Cisl, per il quale bisogna ripartire con la contrattazione puntando sulle competenze e le professionalità acquisite per ricostruire un sistema di servizi avanzati, veloci e di qualità...(fonte)

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Contratti pubblici: negoziato breve, 12.4 mld il costo e recupero anche di 5 mesi per il 2015

giugno 26, 2015 at 12:18 admin

post-it rinnovi contratti PAProseguiranno più spedite le trattative dei rinnovi contrattuali per il prossimo triennio 2016-18, la Riforma Brunetta ha infatti ridotto a quattro i comparti, dalla dozzina che erano nel 2009 quando il negoziato andò avanti per oltre un anno. E' calcolato in 12,4 miliardi il costo complessivo. Recupereremo anche cinque mesi del 2015 perché le norme che bloccavano i rinnovi decadano automaticamente dal giorno di pubblicazione della sentenza...

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Sopravvenuta illegittimità, per sanarla la Consulta sblocca i contratti del pubblico impiego

giugno 25, 2015 at 2:13 admin

corte costituzionaleBloccare i rinnovi dei contratti nel pubblico impiego è legittimo, ma prolungare sine die il blocco degli incrementi salariali è illegittimo. Sarebbero questi gli esiti della Sentenza secondo quanto trapelato dalla Corte Costituzionale che al momento in cui scriviamo non ha ancora depositato la pronuncia sul ricorso per i mancati rinnovi dei contratti pubblici. Attenta quindi a non aprire voragini nel bilancio dello Stato come si temeva, la Corte ha comunque ristabilito il principio Costituzionale all'equa retribuzione dichiarando la sopravvenuta illegittimità del protrarsi del blocco dei rinnovi contrattuali.

Cgil, Cisl, Uil in un comunicato unitario hanno chiesto l'immediata convocazione del Governo al tavolo negoziale sottolineando come la Sentenza della Consulta abbia posto un limite all'attività legislativa quando sacrifica i diritti in favore delle politiche di bilancio...(fonte.1 - fonte.2)

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Il TAR annulla la Circolare DFP n.2-2014, visite ed esami preventivi non sono permessi

maggio 26, 2015 at 1:29 admin

dipendente sottoposto a visitaSu ricorso della Cgil-conoscenza, il TAR del Lazio ha emesso una importante Sentenza, la n. 5714-2015di annullamento della Circolare del Dipartimento Funzione Pubblica n. 2-2014 con la quale si introduceva un'interpretazione prescrittiva della norma rinovellata di cui al D.Lgs.165/01 circa l'imputazione a "permesso" dell'eventuale prescrizione medica per visite e/o esami a carattere di prevenzione. La materia deve essere rinviata alla disciplina contrattuale e non può essere disciplinata da una fonte normativa secondaria di carattere generale. Pertanto, le assenze per visite mediche, per terapie, per esami ritornano ad essere giustiificate come assenze per malattia secondo la normativa previgente 

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Sindacati al Governo: evitate un'altra figuraccia, riaprite la contrattazione prima della nuova sentenza di giugno

maggio 21, 2015 at 1:17 admin

logo tripliceLa Corte Costituzionale già in passato si è pronunciata sul blocco dei rinnovi contrattuali definendo la misura di carattere emergenziale, questi precedenti incoraggiano i sindacati al punto da lanciare un avvertimento al Governo: evitate un'altra figuraccia come è stata quella sulle pensioni e riaprite la contrattazione per i rinnovi del pubblico impiego fermi dal 2010. Il numero dei dipendenti pubblici è in calo costante ed anche la spesa è al di sotto della media europea, i lavoratori stanno patendo un danno notevole dai mancati rinnovi in termini di perdita di potere di acquisto ribadisce la Uil che annuncia presta la definizione di una piattaforma rivendicativa...(fonte 1) - (fonte 2)

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