Statali, sindacati delusi dalle bozze del nuovo contratto proposto dall'Aran

dicembre 10, 2017 at 12:54 admin

Ad esito dell'incontro del 5 dicembre u.s. all'Aran, la reazione delle OOSS non è stata nel complesso positiva. Per la Cgil, le proposte portate dal Governo con la bozza presentata sui nuovi istituti del rapporto di lavoro sono ancora insoddisfacenti e soprattutto, la Cgil si dice preoccupata dei ritardi dell'aran circa la produzione di proposte da avanzare sugli aspetti fondamentali e qualificanti per giungere alla firma del nuovo contratto: nuove relazioni sindacali; nuova classificazione del personale; definizione della parte economica del contratto. Ancora più critica la posizione della UIL-PA che si dice essere stata responsabile sulla parte economica, ma di non transigere sul ruolo da affidare alla contrattazione. La Uil accusa gli apparati burocratici di trattare la cosa pubblica come cosa propria emarginando il sindacato dalle scelte. Posizione che ha determinato nell'ultimo decennio, la progressiva destrutturazione della PA con risvolti regressivi sulle utenze dei cittadini. Anche la Cisl regista che il Governo ha recepito solamente in parte le proposte unitarie del sindacato sugli istituti del nuovo rapporto di lavoro e ribadisce che il nuovo contratto dovrà recepire interamente gli accordi del novembre 2016 soprattutto in tema di relazioni sindacali, revisione dell'ordinamento professionale, valorizzazione economica dell'apporto partecipativo e delle competenze espresse dalla forza lavoro [fonte.1] [fonte.2] [fonte.3]

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Statali, performance, nuova busta paga a pioggia differenziata, la proposta del Governo sui rinnovi

dicembre 10, 2017 at 11:36 admin

Rinnovo dei contratti pubblici, il Governo riprova a differenziare le buste paga dopo il tentativo ambizioso di Brunetta rimasto inattuato. A differenza della Riforma varata nel 2009, le fasce di retribuzione non saranno fisse normate per Legge, ma potranno oscillare. Per la produttività, nelle previsioni della Madia, saranno accantonate le quote prevalenti dei fondi decentrati, oggi invece destinati in massima parte alla retribuzione di turni, disagio, progressioni pregresse ecc. ecc. Inoltre, la valutazione della performance non sarà individuale, ma verranno presi in esame i risultati raggiunti dall'intera unità operativa. Insomma, nelle intenzioni si ritornerà al vecchio amore per il collettivo dove uno lavora e gli altri tengono compagnia. La sola differenza con la consuetudine fossilizzata negli uffici pubblici, sarà che dalla valutazione delle migliaia, si passerà alla valutazione delle centinaia. Una produttività a pioggia differenziata dunque, che cadrà su collettivi meno numerosi. Altre novità di rilievo proposte dal Governo ai sindacati nell'incontro del 5 dicembre u.s. i permessi ad ore per visite mediche e la cessione delle ferie ai colleghi che assistono figli minori [fonte]

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un po' più del previsto, sono 580 gli euro arretrati dei contratti che arrivano con lo stipendio di gennaio

dicembre 2, 2017 at 4:03 admin

Un pò più del previsto. sono infatti 580 gli euro di arretrati che arriveranno con lo stipendio di gennaio. Per la precisione saranno 8,9 euro per le tredici mensilità 2016 ai quali si sommeranno 35,7 euro per l'anno 2017. In ogni caso molto meno di quanto si sarebbe percepito se i rapporti di lavoro avessero seguito una corretta dinamica contrattuale e comunque, assai meno dei risarcimenti eventuali di quanti decidessero di ricorrere in Tribunale. Gli arretrati infatti andrebbero calcolati a partire dal 2010 anno del blocco per Legge dei rinnovi [fonte]

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Rinnovi, Aran vuole tempi stretti sulla trattativa EELL, il sindacato frena e promette una piattaforma unitaria

novembre 25, 2017 at 4:16 admin

Regioni ed EELL, Aran chiede tempi stretti per concludere la trattativa dei rinnovi contrattuali puntando su di un unico tavolo negoziale sul quale far confluire le parti comuni delle intese gia' raggiunte negli altri comparti del pubblico impiego evitando le lungaggini estenuanti dei tavoli tecnici specifici, ma le OOSS frenano e promettono una piattaforma rivendicativa unitaria da presentare a breve nel prossimo incontro. Cgil, Cisl e Uil chiedono che la rapidità non comprometta la qualità delle soluzioni in un settore particolarmente provato dalla crisi del blocco contrattuale basti pensare al personale delle Province, delle Città Metropolitane e delle Camere di Commercio. Polizia Locale, nidi, scuole della infanzia ed assistenza sociale necessitano di tavoli tecnici di approfondimenti specifici delle condizioni da valorizzare prima di giungere ad un accordo definitivo, nonostante il poco tempo residuo a disposizione. Salario accessorio, rivisitazione dei profili professionali, contrattazione decentrata, posizioni organizzative, sistema delle indennità sono gli obiettivi di una semplificazione per via contrattuale che si rende necessaria per disboscare la foresta normativa degli ultimi otto anni di blocco [fonte.1]-[fonte.2]

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Statali, sono 500 gli euro di arretrati in arrivo già a gennaio coi rinnovi dei contratti

novembre 11, 2017 at 4:46 admin

Miracoli elettorali. Dunque a gennaio 2018 dopo la tredicesima coi nuovi contratti arriveranno anche 500 euro di arretrati una tantum, che andranno a sommarsi agli 85 euro lordi di aumenti ed agli 80 euro del credito di imposta. Che cosa chiedi di più lavoratore del pubblico impiego? Negli ultimi otto anni il Governo ha messo da parte un bel gruzzolo di debiti a buon mercato tutto per te. Ora si aspetta che tu vada a votare e voti per il meglio. Vota e fai votare la tua famiglia. Non fare scherzi. Secondo le previsioni, tutto cambierà perché nulla cambi...[fonte]

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innalzate le soglie di reddito, il bonus degli 80 euro è salvo, almeno per il 2018

novembre 11, 2017 at 4:24 admin

Battere il ferro finché è caldo. Elezioni politiche alle porte, si conferma una fortuna per gli Statali. E' molto probabile che il prossimo Governo deciderà di investire diversamente i dieci miliardi di euro del credito di imposta comunemente detto bonus degli 80 euro. Sta di fatto però che nel 2018 molti riusciranno a conservarlo nonostante gli aumenti di stipendio che verranno dai rinnovi contrattuali. La Legge di Stabilità ha previsto che le soglie massime che danno diritto al bonus degli 80 euro, siano innalzate di 600 euro. In questo modo si calcola che la gran parte degli aventi diritto con gli aumenti medi di 85 euro lordi non supereranno i 24.600 euro di reddito da lavoro dipendente e conserveranno almeno per il prossimo anno, il diritto a non vedere azzerato in busta paga il bonus dal nuovo contratto [fonte]

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Festa della Vittoria per gli Statali, dopo otto anni aumenti in busta da 30 a 50 euro netti

novembre 5, 2017 at 6:36 admin

4 novembre, Festa della Vittoria. 1918, Armando Diaz telegrafa a Re Vittorio Emanuele III di Savoia ed gli annuncia che l'Unità d'Italia è compiuta. A nostro modo abbiamo voluto rendere omaggio agli impiegati pubblici per antonomasia: le forze armate italiane che ci rapportano sul rinnovo dei contratti con una panoramica esaustiva dei comparti Statali. I sindacati sono stati convocati all'Aran per il prossimo 8 novembre e più di tutti la Cgil assicura che le trattative partiranno col piede giusto perché i lavoratori pubblici possano ritrovare un nuovo protagonismo restituendo priorità negoziale alla contrattazione sulla Legge. Ma sono parole stantie di un sindacato incapace di ritrovare un ruolo da protagonista nella società del terzo millennio, che si tiene in piedi in ragione della rappresentanza quasi esclusiva dei lavoratori a riposo. Quelli attivi infatti sanno bene che i loro stipendi, fissati nel 2009, sono stati falcidiati dai costi reali in euro. Sanno anche, i lavoratori in servizio, che gli stanziamenti nella legge di bilancio sono quelli che sono e che gli aumenti in busta oscilleranno tra i 30 ed i 50 euro netti...  

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Statali, Governo e Sindacati fanno propaganda live con le cifre, dai nuovi contratti Anief calcola la miseria di 31,5 euro

ottobre 22, 2017 at 12:26 admin

Spulcia le cifre reali Marcello Pacifico presidente Anief e s'avvede che quella del Governo sostenuto dall'opera interessata dei Sindacati tradizionali firmatari degli accordi del 30 novembre 2016, altro non è che propaganda live in vista delle consultazioni politiche. Le cifre ufficiali sono gonfiate, in realtà ai lavoratori della scuola dai rinnovi arriveranno la miseria di 31,5 euro in busta paga, comprensivi della indennità di vacanza contrattuale. Ecco perché si affannano a sottolineare che gli aumenti seguiranno il principio della piramide rovesciata: la gran maggioranza dei lavoratori riceverà aumenti di stipendio semplicemente ridicoli in ragione dell'aumento del costo della vita negli ultimi dieci anni di blocco dei salari. [fonte]  

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Gentiloni, Statali, soldi in busta all'anno nuovo; trattative ad oltranza auspica Madia, in tempo per le politiche

ottobre 21, 2017 at 11:38 admin

Gentiloni misurato e distaccato, promette aumenti in busta paga agli Statali già per l'anno nuovo. Madia invece si spinge oltre ed auspica trattative ad oltranza addirittura per chiudere i rinnovi contrattuali prima che si aprano le urne, è evidente. La formula magica stavolta è quella degli 85 euro di incrementi in media fissati in finanziaria al netto degli 80 euro di credito d'imposta che portarono bene alle europee. La sterilizzazione però dei sopra soglia, non sarà per Legge. Verrà regolata dai contratti. Se fosse stata scritta nella Legge di Stabilità, avrebbe compreso anche i lavoratori del settore privato ed i conti della Finanza pubblica sarebbero saltati. Dopo l'IVA, l'impegno per finanziare i rinnovi dei contratti del pubblico impiego è il maggiore investimento del Governo nella Legge di Stabilità conferma il Ministro Marianna che va in campagna elettorale dimostrando di saperla lunga...[fonte]

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Legge di Stabilità, 95 ml di euro in più riservati ai Presidi, nulla resta per i prof fuori del nuovo contratto

ottobre 8, 2017 at 10:00 admin

I trecento milioni per salvare il credito di imposta degli ottanta euro non si sa ancora bene dove prenderli, in compenso però nella prossima Legge di Stabilità (la finanziaria), ci saranno 95 milioni per aumentare i magri stipendi da 2.800 euro netti ai Presidi. Una urgenza per il Governo, alla quale sta alacremente lavorando la Fedeli. 13.571 euro in più che si sommeranno agli 85 euro di aumenti già nei programmi dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego. La piramide capovolta della Madia, sarà dunque riportata nella sua originaria posizione eretta in via esclusiva per i Dirigenti scolastici. I professori invece dovranno farsi bastare gli 85 euro di incrementi concordati con gli accordi di novembre 2016. Gli aumenti di stipendio aggiuntivi infatti, varranno solamente per i settemila Presidi, equiparati ai Dirigenti delle PA nelle funzioni svolte, ma con magri stipendi da funzionari. Un trattamento economico inadeguato, a loro dire, in ragione delle numerose responsabilità che si assumono quotidianamente, non ultime le reggenze sparse sui territori spesso vasti dei circoli didattici. Sono infatti 1.700 le scuole prive di guida la cui reggenza viene assunta da Presidi che già hanno un incarico di ruolo presso un altro Istituto. [fonte.1] - [fonte.2]

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