Cgil, ridotti i comparti noi da sempre contrari alla Brunetta, puntiamo a recuperare peso organizzativo per via contrattuale

aprile 7, 2016 at 10:27 admin

Raggiunto l'accordo sulla riduzione dei comparti di contrattazione, la Cgil sottolinea come sia importante per chi da sempre si è battuto contro la Riforma Brunetta che ha introdotto la riduzione da 11 a quattro comparti negoziali nel pubblico impiego e soprattutto il ridimensionamento del ruolo sindacale nella organizzazione lavorativa, puntare con tenacia al recupero per via contrattuale del peso perduto nella definizione organizzativa dei servizi da rendere al cittadino

(fonte.1) - (fonte.2)

Posted in: General

Tags: , , , , , , , , , ,

Madia, i 300 ml per rinnovare i contratti aumenteranno seguendo le dinamiche della crescita economica

dicembre 20, 2015 at 11:18 admin

Marianna Madia: la nostra è una riforma di sistema non di settore, punta a dare ai cittadini tempi e regole certe. Il motore di questa riforma saranno i lavoratori pubblici. Il processo di digitalizzazione che comunque già stiamo implementando coi dipendenti maturi ancora in servizio, sarà completato da reclutamenti mirati di giovani professionisti assunti non più in base alle vecchie piante organiche, ma con concorsi pubblici programmati sui fabbisogni reali di unità professionali che serviranno a far arrivare ai cittadini i nuovi servizi. Le Amministrazioni non proseguiranno più in ordine sparso, noi ragioniamo seguendo una visione unitaria dei fabbisogni della Repubblica, per questa ragione non vedremo più assunzioni di amministrativi nelle ASL dove invece servono medici. Le risorse disponibili quindi, saranno allocate efficacemente per reclutare secondo le necessità. I vincitori di concorsi saranno tutti assunti, mentre agli idonei questo diritto non potrà essere garantito a tutti come è giusto che sia, d'altronde. Anche i dipendenti delle Partecipate non dovranno temere il riordino e la riduzione del numero delle aziende. Saranno chiuse quelle che non perseguono un reale interesse pubblico, ma analogamente a quanto già in atto per i dipendenti delle ex Province, non perderanno il posto di lavoro. Saranno avviati a quello che possiamo definire il più grande processo di mobilità di personale nella storia della Repubblica. La Riforma consta di venti Decreti attuativi di cui, i primi dieci saranno portati in Consiglio dei Ministri prima di Natale od al massimo a gennaio 2016. 

Sul tema cogente dei rinnovi contrattuali Madia ha tenuto a sottolineare che per legge il negoziato non può partire se prima i Sindacati non troveranno l'accordo con l'ARAN per ridurre il numero dei comparti. Si è poi detta consapevole che è ingiusto un blocco perdurante dei rinnovi che però è stato causato dalla più dura crisi economica che si potesse immaginare e comunque, c'è da tener presente che nel privato ad esempio, ha prodotto ingiustizie anche più gravi come la perdita di milioni di posti di lavoro cosa che nel settore pubblico non è accaduto. I contestati 300 ml stanziati nella Legge di Stabilità per rinnovare i contratti pubblici, aumenteranno ha promesso Madia, parallelamente all'uscita dalla crisi ed in ragione dell'incremento della crescita economica...

Posted in: attualità | General

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Sospetto anticostituzionale, l'esclusione degli Statali dal job act per Zanetti ed Ichino

dicembre 8, 2015 at 12:28 admin

Dopo la Sentenza della Cassazione 24157/2015, nel mentre che il Governo annuncia che interverrà ad escludere per Legge l'estensione della riforma del lavoro (job act) al settore pubblico dettagliando la disciplina negli oramai prossimi Decreti attuativi della Riforma Madia, i falchi della maggioranza riprendono fiato e tirano via i sassolini dalle scarpe. Il sottosegretario all'economia Zanetti nota come questa sia una strada impraticabile sia sotto il profilo tecnico, sia sul piano politico. Ricorda infatti che già nel job act si tentò di inserire un comma ad hoc per gli Statali, l'emendamento fu poi ritirato per sospetta inconstituzionalità ed osserva come sia anche un errore politico riproporlo perché i principi che hanno ispirato il "job act" intendono annullare ogni differenza tra lavoro privato e lavoro pubblico. Anche per l'autore del "job act", Pietro Ichino, non esistono norme speciali di esclusione del settore pubblico dalle riforme del lavoro ed anzi, le tutele crescenti, rappresentano lo strumento ideale per risolvere definitivamente il problema del precariato nella Pubblica Amministrazione.

(fonte)

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , , , , ,

Sicurezza sul lavoro, indagine della Uil per capire perché nel privato c'è più attenzione che nel pubblico

novembre 22, 2015 at 10:48 admin

Sicurezza sul lavoro e benessere organizzativo, la Uil si è fatta promotrice su tutto il territorio nazionale di una approfondita indagine conoscitiva di rilevamento dello stato  di  salute  della Pubblica Amministrazione. L'indagine nasce dalla preoccupazione che ci sia un generalizzato abbassamento dei livelli di sicurezza, sia per i lavoratori pubblici, sia per i lavoratori privati che operano presso le pubbliche amministrazioni. Negligenza e disinteresse si riscontrano da parte dei soggetti adibiti alla salvaguardia dei lavoratori, l'analisi dei dati raccolti si pone ad obiettivo di capire perché nel privato su questi temi esista invece una maggiore attenzione. I risultati dell'indagine consentiranno di mettere in luce i pericoli  derivanti  dalla  crescente  restrizione  del  perimetro  pubblico  e  dal progressivo orientamento verso la privatizzazione dei servizi...(fonte)

Posted in: General

Tags: , , , , , ,

Uil, sui rinnovi dei contratti sarà lotta continua a tutele crescenti...

ottobre 31, 2015 at 3:56 admin

Busseremo a denari sui rinnovi dei contratti pubblici e se il governo non risponde, busseremo ancora poi daremo la spallata perché è così che opera un sindacato che chiude contratti di lavoro. Si presta ad essere riassunto con un pò di colore il senso del ragionamento del segretario Barbagallo che sul rispetto della Sentenza della Corte Costituzionale non ammette cedimenti: sarà lotta continua a tutele crescenti perché il Governo deve smettere di essere il peggiore datore di lavoro in questo paese: gli scioperi costano e non li facciamo a cuor leggero contrariamente a quanto si possa pensare. Annusato il clima, Barbagallo non esclude che nelle prossime settimane possa partire una campagna anti fannulloni ed a scanso di equivoci si dice per il licenziamento degli impiegati infedeli del Comune di Sanremo chiedendo in primis il licenziamento dei dirigenti che non hanno adempiuto il loro dovere di sorveglianza...(fonte)

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , , , , , ,

Statali, dal Tribunale del lavoro presto ci arriveranno 60 euro di vacanza contrattuale

giugno 30, 2015 at 2:34 admin

foto dell'avv. giuslavorista Fiom, AllevaResta in attesa di leggere le motivazioni con le quali la Consulta argomenterà la recente Sentenza sull'incostituzionalità del blocco dei rinnovi contrattuali, per poi presentare un nuovo ricorso al Tribunale del Lavoro il prof. Piergiovanni Alleva avvocato giuslavorista della Fiom, ricorso che ci restituirà mediamente 60 euro mensili per mancato accredito della Vacanza Contrattuale lungo tutto il periodo di interdizione ai rinnovi dei contratti pubblici. In fondo è semplice il ragionamento del prof. Alleva: la Corte Costituzionale afferma, "ha semplicemente riconosciuto il principio emergenziale, l’esigenza straordinaria, legata alla crisi, che ha spinto il governo a sospendere la contrattazione", ma "ribadendo il valore costituzionale della contrattazione sindacale", ha anche affermato che "se è anticostituzionale bloccare la dinamica dei salari, allora lo sarebbe anche non erogare la salvaguardia per il mancato rinnovo". Di conseguenza, se il Tribunale del Lavoro accoglierà le tesi del prof. Alleva, il Governo di miliarducci in Finanziaria ne dovrà mettere almeno 5 per restituirci la maltolta vacanza contrattuale dal 2012 ad oggi...

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , , , ,

La pensione ritarda e Napolitano si dedica al nuovo Statuto dei lavoratori

maggio 4, 2015 at 12:19 admin

Chi pensava a Napolitano come ad un vecchio Presidente in pensione per raggiunti limiti di età, ieri si è dovuto ricredere: lavora ancora per il Governo come nemmeno Mattarella osa fare. La disoccupazione aumenta in barba al Job act e quella giovanile raggiunge il limite di guardia? E’ presto per dare un giudizio e svalutare quella Legge, riferisce Re Giorgio padre di Matteo. A preoccuparlo molto di più invece, è l’arroccamento del sindacato in difesa delle conquiste del secolo scorso improponibili oggi, che sono intervenuti mutamenti tali in economia a livello globale da suggerire la necessità di immaginare nuove forme di protezione per il mondo del lavoro. Ci sono nodi molti più importanti da sciogliere per il sindacato prosegue il neo senatore a vita e tra questi, pone l’accento sulla qualità e le forme della prossima crescita economica che non si tradurranno automaticamente in nuovi posti di lavoro come è stato in passato, per tutta una serie di motivi che si possono riassumere con le esigenze di competizione su scala mondiale e le trasformazioni tecnologiche che ci hanno portato in un lungo periodo di transizione verso nuove professionalità che ancora attraversiamo. E’ di questimutamenti continua Napolitano, che il sindacato dovrebbe prendere atto per poi lavorare alla proposta di un nuovo Statuto dei lavoratori per uscire dalla crisi di rappresentanza nel quale è ridotto dal rifiuto d’impegnarsi nei processi di rinnovamento. Infine, Napolitano richiama in servizio un altro vecchio comunista Pietro Ingrao, per smontare il mito della concertazione che esautora il potere legislativo relegando a notaio degli accordi relegando il Parlamento al ruolo notarile nella registrazione di accordi tripolari tra Governo-sindacati-partiti. Riconosce però al sindacato il ruolo politico che ha saputo ritagliarsi nell’Italia Repubblicana, come rappresentativo di una parte della società, il mondo del lavoro nel terreno che gli è proprio della contrattazione.

 

 

Posted in: attualità

Tags: , , , , , , , , ,