2016, sanzioni ai dirigenti affezionati alla carta e sindacati all'attacco sui rinnovi contrattuali

gennaio 2, 2016 at 12:45 admin

Quello appena iniziato, sarà un anno ricco di novità per la Pubblica Amministrazione. A metà gennaio dovrebbe partire il primo blocco di Decreti attuativi della riforma Madia che hanno i punti nodali nel piano di digitalizzazione della PA e nella riorganizzazione dei servizi pubblici locali con l'apertura ai privati nel settore della gestione smaltimento rifiuti oggi, esclusiva in capo alle partecipate comunali. Quella del 2016 si preannuncia inoltre, come una lotta senza quartiere alle ultime sacche di resistenza digitale: sono previste sanzioni ai dirigenti che ostacoleranno il piano nazionale di digitalizzazione. L'ultimo Decreto attuativo della Delega Madia sarà quello dedicato alla riorganizzazione del Pubblico Impiego che vedrà la luce dopo il confronto coi sindacati sull'annoso tema dei rinnovi contrattuali bloccati da sei anni e che inevitabilmente toccherà anche le nuove regole sulla mobilità del personale. Il sindacato unitariamente ha già annunciato di partire all'attacco perché considera del tutto insufficiente la dote appostata nella Legge di Stabilità per rinnovare i contratti pubblici. La mancanza di risorse d'altronde, è stata la causa che ha sospeso la revisione della riforma Fornero e la previsione di clausole di flessibilità in uscita. Intanto il MEF ha diramato l'indicazione a tutte le Amministrazioni di tenere alta la guardia della spesa...(fonte)

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Legge di Stabilità, gli Statali pagano le mance di Renzi elargite a deficit

dicembre 24, 2015 at 11:59 admin

Tra un taglio di qua ed un bonus di là, la Legge di Stabilità 2016 è andata a deficit tanto che la Commissione Europea ne ha sospeso fino a marzo la valutazione. A pagare le mance di Renzi ancora una volta è stato chiamato il pubblico impiego con una nuova stretta al turnover ulteriormente ridotto al 25% della spesa per cessazioni dell'anno precedente nel corso del 2016 e fino al 2018 compreso, con la sola eccezione del 2016 per gli Enti che assumeranno il personale sovrannumerario delle ex Province: potranno impiegare il 100% della spesa per cessazioni 2015. Stop anche alle assunzioni di dirigenti, non si potranno riempire le piante organiche come determinate dalla spending rewie di Monti fino all'entrata in vigore dei Decreti attuativi della Riforma Madia. Le briciole dei risparmi così ottenuti, andranno a compensare in parte i 300 milioni stanziati per i rinnovi contrattuali grazie alla Sentenza della Corte Costituzionale. Stanziamenti veramente esigui se si pensa che a questi trecento milioni vanno sottratti 74 milioni destinati alle Forze di Polizia e 7 milioni riservati ai rinnovi per il personale non contrattualizzato. Restano quindi a disposizione per rinnovare i contratti ai restanti 2,8 milioni di dipendenti pubblici circa, solamente 219 milioni di euro. Il blocco dei contratti però non è terminato perché se la Sentenza della Consulta ha costretto il Governo almeno formalmente a rinnovare i Contratti Nazionali, la Legge di Stabilità 2016 ha confermato il blocco dei rinnovi dei Contratti Decentrati. Un buon auspicio per la crescita, non c'è che dire...(fonte)

 

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Imbarazzanti le giustificazioni di Madia sui rinnovi, con la stessa Legge il Governo distribuisce mance elettorali

dicembre 21, 2015 at 12:16 admin

A firmare i rinnovi dei contratti siamo pronti anche a Natale rispondono con una nota unitaria i sindacati all'intervista di Madia per Repubblica TV che potete leggere di seguito. Le giustificazioni del ministro Madia sull'esiguità dello stanziamento di 300 milioni di euro nella Legge di Stabilità, sono imbarazzanti visto che il Governo con la stessa Legge distribuisce mance per catturare consenso elettorale. Più che venti Decreti, prosegue la nota, servono investimenti sulle risorse umane, i saperi e le professionalità al fine di rinnovare la PA, di norme infatti ne abbiamo già a iosa. Per cambiare il rapporto Stato-cittadini e far crescere il paese, occorre un piano straordinario di lavoro pubblico, ci sono troppi dirigenti e pochi giovani, troppe risorse sprecate e poche da investire nella valorizzazione dei lavoratori...(fonte)

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Madia, i 300 ml per rinnovare i contratti aumenteranno seguendo le dinamiche della crescita economica

dicembre 20, 2015 at 11:18 admin

Marianna Madia: la nostra è una riforma di sistema non di settore, punta a dare ai cittadini tempi e regole certe. Il motore di questa riforma saranno i lavoratori pubblici. Il processo di digitalizzazione che comunque già stiamo implementando coi dipendenti maturi ancora in servizio, sarà completato da reclutamenti mirati di giovani professionisti assunti non più in base alle vecchie piante organiche, ma con concorsi pubblici programmati sui fabbisogni reali di unità professionali che serviranno a far arrivare ai cittadini i nuovi servizi. Le Amministrazioni non proseguiranno più in ordine sparso, noi ragioniamo seguendo una visione unitaria dei fabbisogni della Repubblica, per questa ragione non vedremo più assunzioni di amministrativi nelle ASL dove invece servono medici. Le risorse disponibili quindi, saranno allocate efficacemente per reclutare secondo le necessità. I vincitori di concorsi saranno tutti assunti, mentre agli idonei questo diritto non potrà essere garantito a tutti come è giusto che sia, d'altronde. Anche i dipendenti delle Partecipate non dovranno temere il riordino e la riduzione del numero delle aziende. Saranno chiuse quelle che non perseguono un reale interesse pubblico, ma analogamente a quanto già in atto per i dipendenti delle ex Province, non perderanno il posto di lavoro. Saranno avviati a quello che possiamo definire il più grande processo di mobilità di personale nella storia della Repubblica. La Riforma consta di venti Decreti attuativi di cui, i primi dieci saranno portati in Consiglio dei Ministri prima di Natale od al massimo a gennaio 2016. 

Sul tema cogente dei rinnovi contrattuali Madia ha tenuto a sottolineare che per legge il negoziato non può partire se prima i Sindacati non troveranno l'accordo con l'ARAN per ridurre il numero dei comparti. Si è poi detta consapevole che è ingiusto un blocco perdurante dei rinnovi che però è stato causato dalla più dura crisi economica che si potesse immaginare e comunque, c'è da tener presente che nel privato ad esempio, ha prodotto ingiustizie anche più gravi come la perdita di milioni di posti di lavoro cosa che nel settore pubblico non è accaduto. I contestati 300 ml stanziati nella Legge di Stabilità per rinnovare i contratti pubblici, aumenteranno ha promesso Madia, parallelamente all'uscita dalla crisi ed in ragione dell'incremento della crescita economica...

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Cisal, nella Legge di Stabilità mancano risposte sul pubblico impiego, via alla mobilitazione

novembre 22, 2015 at 11:42 admin

La critica alla Legge di Stabilità 2016 è totale, sia per le omissioni, sia per i contenuti. La Cisal preannuncia la mobilitazione generale ed una manifestazione nazionale compatibilmente con le esigenze di sicurezza sopravvenute dopo i gravi fatti di Parigi. La manifestazione sarà destinata ad evidenziare tutti i problemi rimasti insoluti e ai quali invece Governo e Parlamento dovrebbero dare soluzioni credibili. Nella Legge di Stabilità, si ribadisce, mancano risposte a questioni rilevanti come pubblico impiego, previdenza e Mezzogiorno...(fonte)

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Legge di Stabilità, 3500 emendamenti ed un punto fermo: 300 milioni per i rinnovi dei contratti

novembre 8, 2015 at 11:39 admin

Erano 300 i milioni stanziati per il rinnovo dei contratti pubblici e 300 resteranno a bilancio nella Legge di Stabilità anche dopo la pioggia di emendamenti piovuti al Senato. Un contentino pare che si potrebbe strappare sul turn-over con il ritorno alle misure previste dalla Riforma Madia e cioè l'allargamento dell'autorizzazione di spesa per le assunzioni dal 25% dei risparmi per cessazioni al 60% nel comparto delle Amministrazioni Statali e l'80% nel settore EELL, ma la proposta trova la fiera opposizione del ministro Padoan che si attendeva 50 ml di risparmi per il 2016 dalle restrizioni al turn-over e 150 per il 2017. Pare certo comunque, una mediazione. Se si troveranno le coperture il ricambio sarà autorizzato al 40% della spesa risparmiata con le cessazioni (fonte)

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Sindacati unitari, senza modifiche alla Legge Stabilità sugli aumenti salariali, sarà sciopero del pubblico impiego

ottobre 31, 2015 at 2:47 admin

Attesa, non è tardata ad arrivare la risposta delle organizzazioni sindacali del pubblico impiego. Cgil, Cisl Uil  si ritrovano nell'opposizione alle misure della Legge di Stabilità 2016 avvertendo il Governo che se non apporterà modifiche sostanziali agli stanziamenti per i rinnovi dei contratti di lavoro pubblico in misura tale da permettere incrementi salariali adeguati, sarà sciopero in tutti i settori del pubblico impiego compreso il comparto scuola. Quelle del Governo sono scelte unilaterali che vanno in direzione contraria agli obiettivi che si prefiggono di raggiungere. Non riconoscere i diritti dei lavoratori e non finanziare le amministrazioni pubbliche e l’innovazione, la ricerca e la formazione infatti, se si aggiungono le riforme della scuola e la pubblica amministrazione e si prosegue nella scelta di assegnare potere ai dirigenti nominati dalla politica; se si sottraggono competenze alla contrattazione sia nazionale che di secondo livello, dando potere unilaterale alle amministrazioni anche sulle modalità di distribuzione delle risorse contrattuali, sicuramente non si favorisce la crescita e non si qualifica la competitività del Paese...(fonte)

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Ugl, una beffa per i lavoratori ed un errore per il Governo l'obolo stanziato per i rinnovi contrattuali

ottobre 31, 2015 at 12:45 admin
  ...di fronte alla provocazioni del governo Renzi che prova a beffare i dipendenti pubblici confermando nella Legge di Stabilità la cancellazione delle risorse per gli incrementi della produttività e finanziando i rinnovi con una cifra irrisoria senza alcun cenno di trattativa con le organizzazioni sindacali, la risposta deve essere forte ed unitaria. Noi siamo pronti, il governo non deve calpestare i diritti di quanti ogni giorno prestano la loro opera per far muovere la macchina dello Stato...(fonte)
  ...i dipendenti pubblici si sentono presi in giro dal governo, dopo sei anni di blocco contrattuale non ci sono più scuse da accampare e non si può pensare che accettino un elemosina per l'incremento dei salari. Se l'obiettivo è quello di ottenere uno Stato efficiente, questo è un gravissimo errore di valutazione...(fonte)

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EELL, pareggio di bilancio temperato in Stabilità per ricollocare gli esuberi delle Provincie

ottobre 25, 2015 at 4:45 admin

100 milioni di euro sono previsti nella Legge di Stabilità per finanziare gli stipendi dei lavoratori in esubero delle Provincie le cui Regioni di competenza territoriale non hanno ancora applicato la Legge Del Rio e ridefinito le funzioni da assegnare ai Comuni. In questa condizione si ritrovano in otto delle 15 Regioni a Statuto ordinario ed il Governo minaccia il Commissariamento. Inoltre, è previsto una sorta di deroga nella Legge di Stabilità, il pareggio di bilancio temperato, pur di trovare una ricollocazione agli esuberi delle Amministrazioni Provinciali, si autorizza il turn-over all' 80% dei risparmi di spesa per cessazione negli EELL mentre per le Amministrazioni Statali scende al 25% con nuove assunzioni circoscritte ai profili professionali di cui si necessita, le piante organiche non saranno più rideterminate...(fonte)

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Rinnovi dei contratti del pubblico impiego, il Governo decide per il bail-in e si comincia dai dirigenti

ottobre 17, 2015 at 11:49 admin

Bail-in.jpgNella Legge di Stabilità non sono state appostate nuove risorse per rinnovare i Contratti degli Statali bloccati da sei anni. I 200 milioni previsti per rinnovare i CCNL del pubblico impiego infatti, saranno prelevati dallo stesso pubblico impiego. Con una modalità di finanziamento che ricorda da vicino il "bail in" bancario e cioè, le nuove regole con le quali la UE ha stabilito che in caso di default delle banche non interviene più lo Stato, ma i debiti sono ripianati coi soldi degli azionisti in prima battuta e se questi non dovessero bastare, attingendo alle risorse degli obbligazionisti ed a quelle degli stessi correntisti. Con strumenti analoghi, il Governo ha deciso di finanziare l'abbattimento delle tasse ed i tre miliardi di maggiore spesa per accogliere i migranti, azzerando il fondo per rinnovare i contratti di lavoro e decidendo di finanziare al minimo indispensabile gli obblighi formali dettati dalla Consulta, utilizzando i risparmi pur doverosi della soppressione di poltrone inutili, tagliando del 20% gli stipendi di risultato ai dirigenti ed era anche ora, visto che risultati positivi nella gestione della PA non si sono mai registrati, bloccando il turn over degli stessi dirigenti ed in ultimo, se non dovesse bastare, comprimendo nuovamente le percentuali di assunzioni in ragione della spesa per cessazioni. Da qui verrebbero i 200 ml che divisi per tre milioni e rotti di dipendenti pubblici, darebbero circa otto euro a cranio. Spiccioli, eppure qualcuno osserva che sono pur sempre quattro volte di quanto diamo ad ogni migrante per ricaricare lo smartphon (fonte). 

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