Rinnovi, ultimo avviso dei Sindacati al Governo: confronto immediato o sarà conflitto

ottobre 3, 2015 at 2:56 admin

Cgil, Cisl e Uil avvertono il Governo: si avvii immediatamente il confronto per i rinnovi dei contratti pubblici o si aprirà la stagione della mobilitazione e dei conflitti sociali. Dopo sei anni di blocco degli stipendi, i sindacati chiedono di essere convocati subito dal governo perché ancora non si conosce l'ammontare degli stanziamenti che saranno predisposti nella Legge di Stabilità. Le retribuzioni dei dipendenti pubblici dovranno essere adeguatamente aumentate per consentire il recupero del potere di acquisto avvertono, i rinnovi nel pubblico impiego dovranno essere l'occasione per liberare e valorizzare la contrattazione nazionale e decentrata dai vincoli normativi (fonte)

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Uil-FPL, Governo vuol barattare la lotta alla povertà con il rinnovo dei contratti pubblici

settembre 13, 2015 at 7:37 admin

Chiama a raccolta le altre forze sindacali per intraprendere iniziative forti a contrastare il tentativo del Governo di barattare la lotta alla povertà con gli incrementi salariali che verranno dai rinnovi dei contratti pubblici. Si assiste ad un vergognoso balletto di ridicole cifre che si vorrebbero stanziare in alternativa alla lotta del disagio sociale che non accettiamo da un Governo che nulla sottrae alla casta ed agli sprechi dei carrozzoni della politica dichiara Torluccio. Si può anche essere d'accordo, ma riguardo alle caste sarebbe un bene per il futuro dell'intero movimento sindacale dare una sforbiciatina a stipendi e pensioni dei dirigenti sindacali così, tanto per poter vantare un esempio di giustizia sociale. Dove sono i bilanci delle OOSS e delle loro agenzie affiliate? Dove sono i redditi e i patrimoni dei loro dirigenti? La retorica operaista non funziona più come un tempo, un pò si coerenza tra il dire ed il fare la pretendono anche i lavoratori dello Stato dalle loro rappresentanze. Non vorremmo che il segretario UilFpl si fosse dato la zappa sui piedi...(fonte)

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Pareggio di bilancio e libertà sindacali non sono in conflitto costituzionale

agosto 26, 2015 at 3:36 admin

L'ora di rinnovare i contratti di lavoro nel pubblico impiego è arrivata perché la Consulta ha sancito che il principio del pareggio di bilancio di recente recepito in Costituzione, NON cancella la tutela delle libertà sindacali anch'esse garantite dalla Carta Fondamentale e dunque, la giusta esigenza di contenimento della spesa pubblica va contemperata con la garanzia offerta alle OOSS di rappresentare e far valere le ragioni dei lavoratori nell'assise negoziale che ne sostanzia le modalità applicative. D'ora in avanti quindi, i Governi sanno che non possono prorogare sine die il blocco dei rinnovi contrattuali ed al termine di un ragionevole periodo di congelamento delle dinamiche salariali dovranno disporre in caso di deficit eccessivo, misure alternative di contenimento della spesa e cioè tagliare altri capitoli di bilancio a maggior ragione perché la leva negoziale può essere utilizzata quale fattore rilevante di efficientamento ed incremento produttivo delle attività Statali

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Statali, poco più di 1 miliardo per i rinnovi contrattuali, han già preso gli 80 euro dice il Governo

luglio 25, 2015 at 2:04 admin

rinnovi contrattiIl Governo è al lavoro per preparare la Legge di Stabilità e fonti accreditate riferiscono che per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego abbia appostato poco più di un miliardo, 1.2 per l'esattezza. Costretto dalla Sentenza della Corte Costituzionale a mettere fine al blocco dei contratti per i dipendenti pubblici dopo sei anni, al Tesoro sarebbero allo studio manovre per reperire risorse che allo stato non vi sono e l'orientamento è quello di mantenere al minimo gli incrementi degli stipendi statali in considerazione degli 80 euro di credito d'imposta già percepiti nonostante che la Ragioneria abbia confermato la cifra di 11 miliardi risparmiati nell'ultimo quinquennio con il protrarsi del blocco ai rinnovi dei contratti. Altri 400 milioni poi, sarebbero stanziati nella prossima finanziaria a titolo di vacanza contrattuale che andrà a coprire i risarcimenti parziali dei mancati rinnovi dalla data di emanazione della Sentenza della Corte Costituzionale fino al 31 dicembre 2015. Il prossimo contratto sarà valido per il triennio 2016-2018 ed a differenza delle precedenti tornate, riguarderà quattro comparti in totale dai 16 che erano prima dell'entrata in vigore della Riforma Brunetta D.Lgs.150/09 (fonti 1 e 2).

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Statali, dal Tribunale del lavoro presto ci arriveranno 60 euro di vacanza contrattuale

giugno 30, 2015 at 2:34 admin

foto dell'avv. giuslavorista Fiom, AllevaResta in attesa di leggere le motivazioni con le quali la Consulta argomenterà la recente Sentenza sull'incostituzionalità del blocco dei rinnovi contrattuali, per poi presentare un nuovo ricorso al Tribunale del Lavoro il prof. Piergiovanni Alleva avvocato giuslavorista della Fiom, ricorso che ci restituirà mediamente 60 euro mensili per mancato accredito della Vacanza Contrattuale lungo tutto il periodo di interdizione ai rinnovi dei contratti pubblici. In fondo è semplice il ragionamento del prof. Alleva: la Corte Costituzionale afferma, "ha semplicemente riconosciuto il principio emergenziale, l’esigenza straordinaria, legata alla crisi, che ha spinto il governo a sospendere la contrattazione", ma "ribadendo il valore costituzionale della contrattazione sindacale", ha anche affermato che "se è anticostituzionale bloccare la dinamica dei salari, allora lo sarebbe anche non erogare la salvaguardia per il mancato rinnovo". Di conseguenza, se il Tribunale del Lavoro accoglierà le tesi del prof. Alleva, il Governo di miliarducci in Finanziaria ne dovrà mettere almeno 5 per restituirci la maltolta vacanza contrattuale dal 2012 ad oggi...

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Contratti pubblici: negoziato breve, 12.4 mld il costo e recupero anche di 5 mesi per il 2015

giugno 26, 2015 at 12:18 admin

post-it rinnovi contratti PAProseguiranno più spedite le trattative dei rinnovi contrattuali per il prossimo triennio 2016-18, la Riforma Brunetta ha infatti ridotto a quattro i comparti, dalla dozzina che erano nel 2009 quando il negoziato andò avanti per oltre un anno. E' calcolato in 12,4 miliardi il costo complessivo. Recupereremo anche cinque mesi del 2015 perché le norme che bloccavano i rinnovi decadano automaticamente dal giorno di pubblicazione della sentenza...

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Contratti pubblico impiego, cancellata un'ingiustizia al tavolo negoziale rivendicheremo il maltolto

giugno 25, 2015 at 6:14 admin

furlan sorride a BARBAGALLOLa sentenza della Corte Costituzionale, dopo sei anni ha cancellato una palese ingiustizia, ha dichiarato il segretario della Cisl Annamaria Furlan. Una ingiustizia quella del blocco dei rinnovi contrattuali, che oltre ad impoverire l'intero settore del pubblico impiego, ha arrecato danni alla PA impedendo la riorganizzazione e la modernizzazione che con gli strumenti contrattuali nazionali e decentrati si realizza.

Senza perdere nemmeno un minuto in più dei sei anni già trascorsi, il Governo ci convochi per rinnovare i contratti, altrimenti sarebbe un fatto gravissimo dopo la Sentenza della Consulta, così si è espresso il segretario della Uil Barbagallo, che poi ha rincarato: "al tavolo negoziale non rinunceremo a rivendicare il maltolto, anche se la Corte non ha considerato "illegittimo" il pregresso dei blocchi contrattuali".

(fonte.1 - fonte.2)

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Sopravvenuta illegittimità, per sanarla la Consulta sblocca i contratti del pubblico impiego

giugno 25, 2015 at 2:13 admin

corte costituzionaleBloccare i rinnovi dei contratti nel pubblico impiego è legittimo, ma prolungare sine die il blocco degli incrementi salariali è illegittimo. Sarebbero questi gli esiti della Sentenza secondo quanto trapelato dalla Corte Costituzionale che al momento in cui scriviamo non ha ancora depositato la pronuncia sul ricorso per i mancati rinnovi dei contratti pubblici. Attenta quindi a non aprire voragini nel bilancio dello Stato come si temeva, la Corte ha comunque ristabilito il principio Costituzionale all'equa retribuzione dichiarando la sopravvenuta illegittimità del protrarsi del blocco dei rinnovi contrattuali.

Cgil, Cisl, Uil in un comunicato unitario hanno chiesto l'immediata convocazione del Governo al tavolo negoziale sottolineando come la Sentenza della Consulta abbia posto un limite all'attività legislativa quando sacrifica i diritti in favore delle politiche di bilancio...(fonte.1 - fonte.2)

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Sindacati al Governo: evitate un'altra figuraccia, riaprite la contrattazione prima della nuova sentenza di giugno

maggio 21, 2015 at 1:17 admin

logo tripliceLa Corte Costituzionale già in passato si è pronunciata sul blocco dei rinnovi contrattuali definendo la misura di carattere emergenziale, questi precedenti incoraggiano i sindacati al punto da lanciare un avvertimento al Governo: evitate un'altra figuraccia come è stata quella sulle pensioni e riaprite la contrattazione per i rinnovi del pubblico impiego fermi dal 2010. Il numero dei dipendenti pubblici è in calo costante ed anche la spesa è al di sotto della media europea, i lavoratori stanno patendo un danno notevole dai mancati rinnovi in termini di perdita di potere di acquisto ribadisce la Uil che annuncia presta la definizione di una piattaforma rivendicativa...(fonte 1) - (fonte 2)

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Madia: senza riforme non si firmano contratti

maggio 14, 2015 at 10:08 admin

Non ancora metabolizzata del tutto la grana della rivalutazione pensionistica, che prossimo sta per arrivare il 23 giugno un nuovo pronunciamento della Corte Costituzionale sul blocco dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Un primo diretto è già andato a segno, ora un gancio sinistro potrebbe mettere definitivamente KO i conti del Governo che però si sente sicuro su questo punto: prima approviamo le riforme per la crescita, poi possiamo riparlare di rinnovi contrattuali fa sapere per bocca della Madia che prosegue: la Corte nel 2013 ha chiarito che i rinnovi nel pubblico impiego possono essere disattesi se circoscritti temporalmente per motivi di risanamento della finanza pubblica senza contare che abbiamo già dato gli 80 euro! Non basterà quindi un primo accenno di crescita certificato dall'Istat, bisognerà che questa si irrobustisca e diventi stabile perché si possa parlare di firmare nuovi contratti di lavoro e vedere qualche incremento di salario in busta paga, par di capire. Poi Madia pone l'accento sulla riforma della PA approdata alla Camera con quelle che considera importanti novità sulla dirigenza pubblica:dirigenti non si faranno tutta la carriera in un solo ufficio, chi darà voti uguali a tutti i dipendenti sarà penalizzato. La valutazione sarà determinante per la scalata tra prima e seconda fascia. Le assunzioni avverranno solo per concorso, il numero dei dirigenti esterni negli Enti Locali sarà ridotto al minimo...(fonte)

 

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