Provincie, un Decreto Mobilità che umilia i lavoratori per Ugl

settembre 21, 2015 at 12:13 admin

Quello sulla mobilità dei dipendenti in soprannumero delle Provincie, è un Decreto che li umilia. Li considera una spesa da ricollocare velocemente senza tenere in alcun conto le professionalità acquisite in lunghi anni di onesto servizio. Eppure Madia ci aveva assicurati che nei processi di mobilità i lavoratori sarebbe stati salvaguardati e non avrebbero patito sacrifici economici, dichiara il segretario confederale Augusto Ghidelli (fonte)

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Provincie, mobilità selvaggia. Il Decreto è da correggere

settembre 20, 2015 at 11:42 admin

Quello del personale in esubero delle Provincie italiane, è un Decreto Ministeriale da correggere perché pone in essere una mobilità selvaggia che non tiene in alcun conto la tutela delle competenze del personale secondo Cgil, Cisl e Uil, che ribadiscono poi la necessità di mantenimento della retribuzione in godimento per tutti i lavoratori, sia nelle voci fisse, sia per quelle accessorie come dettato dalla  Legge 56-2014 (fonte)

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DPCM mobilità, Cgil dà mandato agli avvocati per le penalizzanti tabelle di corrispondenza dei livelli economici

settembre 20, 2015 at 10:40 admin

Sul Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che reca le tabelle di corrispondenza dei livelli economici tra i diversi comparti di contrattazione, la Cgil ha dato mandato ai propri legali perché istruiscano l'apertura di un contenzioso. Le tabelle di equiparazione dei livelli economici a giudizio della Cgil, seguono il solo criterio al ribasso della retribuzioni e sono gravemente discriminatorie quando prevedono il riassorbimento dell'assegno ad personam per gli aumenti di salario successivamente conseguiti a qualsiasi titolo: la misura così concepita nasconde un blocco contrattuale economico pluriennale. Con tutta evidenza, le tabelle del Governo ignorano le garanzie contrattuali esistenti si legge nell'analisi della Cgil, sia per quanto riguarda gli ordinamenti professionali, sia per le carriere. Ad esempio, nella tabella 9 tutti i docenti della scuola primaria e dell’infanzia sono inquadrati in Area II, anche se laureati. Questo non è accettabile, considerato che il profilo docente è un profilo unico e da oltre 15 anni per accedere all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia è obbligatorio il possesso della Laurea. Questa discriminazione tra laureati della scuola secondaria e laureati della scuola del primo ciclo non ha più ragione di esistere neanche sotto il profilo legislativo (fonte)

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Tagli subito alle PA, la Legge di Stabilità sarà old style: in deficit per 17 miliardi

settembre 20, 2015 at 1:57 admin

Il governo ha necessità di massimizzare subito i risparmi della Riforma Madia, la Legge di Stabilità per sostenere la crescita sarà infatti old style, finanziata in deficit per 17 miliardi. Gli altri 10 miliardi quindi dovranno venire dai tagli previsti dalla Riforma della Pubblica Amministrazione: via subito 3000 partecipate dagli EELL; soppressione degli Enti Unitili e qui il "subito" è un eufemismo se si pensa che Tremonti prima e Monti poi, si applicarono inutilmente; subito dovrebbero sparire anche i doppioni delle Autority che però sperano in un destino comune agli Enti inutili; sarà bloccato l'aumento del Fondo sanitario nazionale che doveva essere di tre miliardi nel 2016 e qui, forse si riesce. Sui malati è più facile risparmiare...diciamoci la verità, la prossima Legge Finanziaria sarà tutta in deficit grazie a Draghi che col "quantitative easing" ha azzerato gli interessi stampando euro per comprare debito italiano. Il ganassa vuole essere eletto per la prima volta a Palazzo Chigi... (fonte)

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Sindacati, meno chiacchiere e più idee: da dicembre lo sciopero lo votano i lavoratori

settembre 20, 2015 at 11:50 admin

Pare che sia giunto il momento anche per il sindacato italiano di non vivere più sugli allori del passato. Già a dicembre infatti, appena dopo l'approvazione della Legge di Stabilità, è in programma la nuova Legge sulla Rappresentanza che andrà a regolamentare il diritto di sciopero e sarà una bella botta sul potere di interdizione delle piccole sigle. Gli scioperi infatti potranno essere proclamati solamente da quelle organizzazioni sindacali la cui somma di rappresentanza raggiungerà il 50,1% dei lavoratori dell'azienda pubblica iscritti, ma non basterà. Le stesse organizzazioni proclamanti lo sciopero dovranno indire un referendum preventivo tra i lavoratori che si esprimeranno a scrutinio segreto sull'eventualità. Per scioperare bisognerà che almeno la metà dei lavoratori (50%), voti a favore. Ed è andata bene, se si pensa che in Germania perché sia autorizzato uno sciopero, deve votare a favore il 75% dei lavoratori. L'auspicio di chi scrive, è che anche in Italia coloro i quali assumono responsabilità nel sindacato come in politica, siano ispirati e disinteressati e sappiano interpretare il ruolo con sincerità e passione, non come viatico di carriere e sistemazione di comodo (fonte)

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Uil-FPL, Governo vuol barattare la lotta alla povertà con il rinnovo dei contratti pubblici

settembre 13, 2015 at 7:37 admin

Chiama a raccolta le altre forze sindacali per intraprendere iniziative forti a contrastare il tentativo del Governo di barattare la lotta alla povertà con gli incrementi salariali che verranno dai rinnovi dei contratti pubblici. Si assiste ad un vergognoso balletto di ridicole cifre che si vorrebbero stanziare in alternativa alla lotta del disagio sociale che non accettiamo da un Governo che nulla sottrae alla casta ed agli sprechi dei carrozzoni della politica dichiara Torluccio. Si può anche essere d'accordo, ma riguardo alle caste sarebbe un bene per il futuro dell'intero movimento sindacale dare una sforbiciatina a stipendi e pensioni dei dirigenti sindacali così, tanto per poter vantare un esempio di giustizia sociale. Dove sono i bilanci delle OOSS e delle loro agenzie affiliate? Dove sono i redditi e i patrimoni dei loro dirigenti? La retorica operaista non funziona più come un tempo, un pò si coerenza tra il dire ed il fare la pretendono anche i lavoratori dello Stato dalle loro rappresentanze. Non vorremmo che il segretario UilFpl si fosse dato la zappa sui piedi...(fonte)

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Legge Stabilità, scatti retributivi progressivi e nuovo blocco turn-over per bilanciare la maggiore spesa

settembre 13, 2015 at 6:20 admin

Siamo alla battute finali nella definizione della prossima Legge di Stabilità e sta prendendo corpo tra i consiglieri di Palazzo Chigi secondo alcune indiscrezioni, una ipotesi che vedrebbe in programma un nuovo blocco triennale del turn over per bilanciare la maggiore spesa di 1,6 Mld indifferibile dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. La misura si ritiene idonea perché oltre a favorire il mantenimento della spesa sotto controllo, permetterebbe anche alla riforma Madia il tempo necessario a dispiegare i suoi effetti sulla riorganizzazione degli uffici e la mobilità del personale tra Amministrazioni Centrali e periferiche con il definitivo abbandono delle "dotazioni organiche" in favore del "fabbisogno". Sempre nell'ottica delle esigenze di bilancio, gli aumenti retributivi nei nuovi contratti secondo questa indiscrezione, sarebbero scalettati in crescendo nel corso dell'intero triennio di validità (fonte)

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Non solo soldi, il problema è che non si sa ancora su cosa contrattare i rinnovi

agosto 26, 2015 at 11:05 admin

In prossimità dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, si registra ancora una gran confusione che non si risolverà soltanto con la determinazione di un congruo stanziamento nella Legge di Stabilità. La riforma Brunetta ha rivisitato infatti i comparti di contrattazione riducendoli a quattro ed è intervenuta anche direttamente sulle materie oggetto negoziale per cui i contratti vigenti si trovano a disciplinare tante situazioni e materie che invece sono diventate di esclusiva competenza legislativa. Ad esempio, su concertazione, esame congiunto, informazione, anche i giudici del lavoro non avendo un quadro normativo chiaro e definitivo hanno emesso sentenze contraddittorie. Sarà quindi uno dei compiti più ardui nei nuovi contratti quello di fare chiarezza interpretativa ed univoca sull'applicazione delle norme. Ne frattempo però una nota positiva di chiarezza riguarda i contratti integrativi che con la Sentenza della Consulta non sono più vincolati agli cifre del 2010 tanto meno dovranno sottrarre dal fondo salario accessorio le quote facenti capo ai cessati.

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Uil-PA: il governo offende gli Statali, solo 600 milioni per rinnovare i contratti

agosto 26, 2015 at 4:28 admin

Quella del Governo è una provocazione dice Nicola Turco segretario generale di Uil-PA. Una offesa prevedere solamente seicento milioni di stanziamento nella Legge di Stabilità per rinnovare dopo cinque anni i contratti dei lavoratori pubblici. Analogamente a quanto è accaduto con la restituzione del maltolto ai pensionati, si intende aggirare la Sentenza della Consulta, ma noi faremo una forte opposizione promette Turco, sono cinque anni che i dipendenti pubblici non vedono un euro e gli effetti del congelamento si riverbereranno sui trattamenti previdenziali. Secondo i calcoli della stessa Avvocatura dello Stato se in cinque anni il Governo ha realizzato economie per 35 mld comprimendo i salari, allora deve mettere nel piatto per i prossimi rinnovi almeno 7 mld chiosa Turco...

 

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Pareggio di bilancio e libertà sindacali non sono in conflitto costituzionale

agosto 26, 2015 at 3:36 admin

L'ora di rinnovare i contratti di lavoro nel pubblico impiego è arrivata perché la Consulta ha sancito che il principio del pareggio di bilancio di recente recepito in Costituzione, NON cancella la tutela delle libertà sindacali anch'esse garantite dalla Carta Fondamentale e dunque, la giusta esigenza di contenimento della spesa pubblica va contemperata con la garanzia offerta alle OOSS di rappresentare e far valere le ragioni dei lavoratori nell'assise negoziale che ne sostanzia le modalità applicative. D'ora in avanti quindi, i Governi sanno che non possono prorogare sine die il blocco dei rinnovi contrattuali ed al termine di un ragionevole periodo di congelamento delle dinamiche salariali dovranno disporre in caso di deficit eccessivo, misure alternative di contenimento della spesa e cioè tagliare altri capitoli di bilancio a maggior ragione perché la leva negoziale può essere utilizzata quale fattore rilevante di efficientamento ed incremento produttivo delle attività Statali

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