Scuola, chiuse le urne, svanisce la prima promessa: tagliate 11.470 assunzioni di precari

aprile 1, 2018 at 9:49 admin

Prima delle elezioni serviva incoraggiare l'affluenza alle urne e recuperare un pò di voti andati perduti con la buona scuola, ecco allora pronti sull'unghia 150 ml nella Legge di Stabilità per stabilizzare 15.000 precari. Chiuse le urne però, il MEF lascia cadere la prima delle promesse elettorali: taglio netto ai fondi per le assunzioni nella scuola, al bilancio Miur restano coperture per sole 3.530 stabilizzazioni di precari. L'indiscrezione sarà confermata a breve dal Miur con la "circolare sugli organici". Alla delusione di tanti precari in lista di attesa, si aggiungerà quella dei tanti professori che insegnano al nord e che speravano di rientrare a casa nel meridione [fonte] 

 

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stop alle pagelle e maestro unico prevalente, la nuova scuola targata M5S-LEGA

marzo 17, 2018 at 4:22 admin

Italiano, storia, geografia e scienze torneranno ad essere le materie di insegnamento centrali per la Lega; educazione civica, ambientale, alimentare, all'affettività, alla parità di genere e alla sessualità consapevole lo diventeranno invece nella nuova scuola del M5S. Le forze politiche votate dalla maggioranza assoluta degli italiani nelle urne del 4 marzo u.s. intendono entrambe rimettere mano alla scuola per ridisegnarne il modello organizzativo e riprogrammarne la missione educativa. Evidente nel programma della Lega, il tentativo di restaurare i collaudati principi ispiratori della riforma gentiliana che fecero della scuola italiana una eccellenza riconosciuta a livello mondiale capace tanto di selezionare per meriti una classe dirigente motore della modernizzazione del paese e del suo sviluppo economico negli anni del dopoguerra, quanto formativa ed altamente professionalizzante per le masse lavoratrici. Un maestro unico prevalente guiderà il coordinamento di professori per le materie specialistiche secondo il programma leghista per i primi due cicli scolastici elementari e medie che saranno accorpati; alle scuole superiori si conseguirà un titolo direttamente abilitante alle professioni in maniera che ciascun allievo possa dar corso al proprio talento. Perpetuatori del modello pedagogico egualitario appaiono invece nelle intenzioni i tentativi, vagamente velleitari del M5S, di immaginare una scuola senza classi di profitto dove la pagella è sostituita da una valutazione finale delle competenze, di promuovere una innovativa didattica interdisciplinare che valorizzi gli aspetti applicativi e le competenze pratiche, le attività espressive e sportive. Del programma riformatore grillino sono da segnalare inoltre la fine del finanziamento alle scuole paritarie ed il ripristino della compresenza. Un'ultima nota resta invece per la Lega che mette in programma la bocciatura degli studenti islamici che rifiutano di partecipare alle lezioni di determinate materie obbligatorie e/o che non riconoscono l'autorità di docenti e superiori di sesso femminile perché c'è anche questo oggi, nell'Italia democratica del 2018. Sottociuto dalla stampa e colpevolmente rimosso dalle coscienze degli operatori tutti della scuola!! [fonte]

 

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vecchi, precari e bocciati ai concorsi, in Europa i docenti italiani restano tra i pochi non abilitati per titoli

febbraio 26, 2018 at 3:15 admin

Sono vecchi, precari ed in gran parte bocciati ai concorsi i docenti italiani, nonostante che nei lunghi anni trascorsi in classe, abbiano già dato prova della loro bravura e preparazione. E' quanto emerge dal rapporto Eurydice, la ricerca che mette a confronto i sistemi educativi dei diversi paesi europei. L'Italia è tra i pochi paesi in cui i titoli formativi ed accademici non sono abilitanti con il paradosso che un professore, pur abbondantemente testato sul campo, non supera le prove concorsuali oppure gli può capitare di essere respinto al termine del triennio formativo post concorso. La vita è tutta un quiz, potrai essere il più bravo dei maestri, ma ti bastera' una sola stecca per ricacciarti nel purgatorio dei precari non abilitati e magari il giorno dopo, ti ritrovi da correggere trenta versioni di latino anche se più alcuno lo studia...[fonte] [rapporto-Eurydice

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Scuola, gli aumenti del nuovo contratto finanziati anche dallo storno dei fondi destinati al merito dalla buonascuola

febbraio 10, 2018 at 3:17 admin

Nessun aumento dei carichi e degli orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti, commenti positivi quelli di Cgil, Cisl e Uil alla firma del nuovo CCNL 2016-2018 del settore istruzione e ricerca. Aumenti di stipendio che vanno da 84 a 111 euro mensili finanziati anche coi fondi destinati al merito dalla buona scuola ed allargati alla piu' vasta platea delle qualifiche iniziali grazie alla previsione di un apposito elemento perequativo, di cui approfondiremo a parte i dettagli ed i termini di validità. Visite, esami diagnostici e ferie solidali sono alcuni degli istituti contrattuali aggiornati dal nuovo contratto. Ai dipendenti con figli minori in gravi condizioni di salute ad esempio, sarà consentito di poter utilizzare le ferie cedute dai colleghi di lavoro. Saranno pagati in media circa 450 euro a titolo di arretrati per le annualità 2016 e 2017. Si è ritenuto inoltre di valorizzare la continuità didattica prevedendo la permanenza triennale dei soli docenti soddisfatti della sede di lavoro, tutti gli altri insegnanti potranno invece continuare a trasferirsi di anno in anno agognando la sede più ambita. Il nuovo CCNL con le tabelle stipendiali aggiornate [fonte.1] - [fonte.2] - [fonte.3] - [fonte.4]

 

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scuola, il Governo ha fretta di rinnovare i contratti, il sindacato frena, vuole vederci chiaro prima del voto

gennaio 14, 2018 at 11:47 admin

Non c'è più tempo da perdere, le elezioni sono alle porte ed il Governo ha fretta di rinnovare i contratti del comparto scuola. Il sindacato frena, vuole vederci chiaro. E' di tutta evidenza lo sforzo di recuperare almeno in parte il consenso perduto dal PD con la riforma della buona scuola, in quel bacino elettorale tradizionale. Quale occasione migliore, utile allo scopo, poteva dunque presentarsi che quella dei rinnovi dei contratti dei docenti fermi dal 2009? Per l'incontro di questo inizio settimana i sindacati hanno chiesto all'Aran di parlare di soldi e di trovare nuove risorse da sommare al fondo di 200 ml già stanziato dalla buona scuola per premiare i docenti meritevoli e di monetizzare i 381 ml della "card" destinati a formazione ed aggiornamento [fonte]

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scuola, il Tribunale di Catania condanna il Miur per sfruttamento del lavoro precario

dicembre 2, 2017 at 2:50 admin

A seguito dei ricorsi promossi da Anief, il Tribunale del lavoro di Catania ha condannato il Miur per discriminazione e sfruttamento del lavoro precario adeguando gli stipendi di supplenti e precari storici con contratti a TD, all'effettiva anzianità di servizio e professionalità acquisita oltre alla estensione dei contratti dal termine del 30 giugno a quello del 31 agosto, circostanza che comporta la corresponsione delle mensilità estive per cifre che con gli arretrati possono arrivare anche ai 35mila euro a seconda degli anni di precariato svolti   [fonte] 

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Statali, Governo e Sindacati fanno propaganda live con le cifre, dai nuovi contratti Anief calcola la miseria di 31,5 euro

ottobre 22, 2017 at 12:26 admin

Spulcia le cifre reali Marcello Pacifico presidente Anief e s'avvede che quella del Governo sostenuto dall'opera interessata dei Sindacati tradizionali firmatari degli accordi del 30 novembre 2016, altro non è che propaganda live in vista delle consultazioni politiche. Le cifre ufficiali sono gonfiate, in realtà ai lavoratori della scuola dai rinnovi arriveranno la miseria di 31,5 euro in busta paga, comprensivi della indennità di vacanza contrattuale. Ecco perché si affannano a sottolineare che gli aumenti seguiranno il principio della piramide rovesciata: la gran maggioranza dei lavoratori riceverà aumenti di stipendio semplicemente ridicoli in ragione dell'aumento del costo della vita negli ultimi dieci anni di blocco dei salari. [fonte]  

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Legge di Stabilità, 95 ml di euro in più riservati ai Presidi, nulla resta per i prof fuori del nuovo contratto

ottobre 8, 2017 at 10:00 admin

I trecento milioni per salvare il credito di imposta degli ottanta euro non si sa ancora bene dove prenderli, in compenso però nella prossima Legge di Stabilità (la finanziaria), ci saranno 95 milioni per aumentare i magri stipendi da 2.800 euro netti ai Presidi. Una urgenza per il Governo, alla quale sta alacremente lavorando la Fedeli. 13.571 euro in più che si sommeranno agli 85 euro di aumenti già nei programmi dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego. La piramide capovolta della Madia, sarà dunque riportata nella sua originaria posizione eretta in via esclusiva per i Dirigenti scolastici. I professori invece dovranno farsi bastare gli 85 euro di incrementi concordati con gli accordi di novembre 2016. Gli aumenti di stipendio aggiuntivi infatti, varranno solamente per i settemila Presidi, equiparati ai Dirigenti delle PA nelle funzioni svolte, ma con magri stipendi da funzionari. Un trattamento economico inadeguato, a loro dire, in ragione delle numerose responsabilità che si assumono quotidianamente, non ultime le reggenze sparse sui territori spesso vasti dei circoli didattici. Sono infatti 1.700 le scuole prive di guida la cui reggenza viene assunta da Presidi che già hanno un incarico di ruolo presso un altro Istituto. [fonte.1] - [fonte.2]

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DM 640-17, Guerlin Butungu avrebbe potuto fare il bidello se non avesse fatto il biricchino questa estate

ottobre 7, 2017 at 12:26 admin

Non c'è paese al mondo disponibile a far penetrare le sue istituzioni più rappresentative lungo corsie preferenziali che non abbiano verificato un grado minimo di acquisizione e maturazione dei modelli culturali della civiltà di riferimento. E' questa la ragione per la quale da sempre sono previsti, tra i requisiti di accesso al pubblico impiego, la cittadinanza e la buona condotta. Se poi consideriamo che tra le istituzioni di un paese, la scuola è certamente la più delicata perché custodisce e trasmette alle nuove generazioni i caratteri e gli strumenti di riconoscimento comuni ad uno stesso gruppo umano, potremo allora comprendere a quale indice di vulnerabilità possono esporre le nuove regolamentazioni di accesso all'impiego in III fascia del personale ATA, quelle decise dall'Italia con il Decreto Miur 640 del 30/08/17. Si obietterà, ma è l'Europa che ce lo chiede e l'Italia recepisce senza batter ciglio quando la Germania, giusto per citare un paese a caso tra quelli che ci danno direttive, disapplica l'ordinamento comunitario nell'eventualità che questo sia in antitesi alla Costituzione e procuri un danno economico alla Repubblica guidata dalla Merkel. Il giovane congolese Guerlin Butungu protagonista insieme ai suoi amici marocchini dell'ultima estate romagnola ad esempio, con in tasca il suo bel permesso di soggiorno umanitario, a norma del Decreto Fedeli, se non avesse fatto il biricchino in riviera una notte di mezza estate, avrebbe potuto presentare la sua bella istanza on line assistito da un CAF umanitario e ritrovarsi capolista bidello della provincia di Rimini con buona pace dei diritti umani acquisiti dai colleghi italiani precari da una vita e con famiglia a carico. Tra bimbi e giovani maestrine del nostro sud, ne avrebbe trovati di buoni motivi per integrarsi. Pensiamo bene prima di affidare a chicchessia il futuro della nostra povera Italia, dal cuore troppo fragile e malandato (nd/Blog) 

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Scuola, imperversa la buonite. Ius soli e promozioni i vaccini obbligatori

agosto 31, 2017 at 2:16 admin

Quello delle promozioni facili è un tema che ben conoscono i lettori che frequentano queste pagine con regolarità. Siamo tra i primi ad aver segnalato le incongruenze di una scuola, quella italiana, che pretende di affidare alla "maturità" dei più piccoli e degli adolescenti, il compito di formarsi ed educarsi in autogestione senza alcun momento di verifica valutativa del profitto. E così, mentre anche gli Stati Uniti d'America dopo averne sperimentato i guasti, accantonano il metodo della didattica promozionale, la buona scuola di Renzi da quest'anno introduce per Decreto il divieto assoluto di respingere i somari alle elementari e l'obbligo di promuovere tutti alle scuole medie inferiori con la sola eccezione dei casi in cui l'intero collegio dei docenti, manifesti il proprio unanime diniego al superamento dell'anno scolastico. I Decreti così formulati, sono funzionali infatti a garantire la cittadinanza italiana agli ottocentomila alunni stranieri che altrimenti rischierebbero nonostante l'approvazione dello ius soli, di non superare alcun ciclo scolastico per le comprensibili difficoltà cui vanno incontro coloro che devono imparare ad esprimersi correttamente in una seconda lingua in maniera fluente. In linea teorica, il via libera alle selezioni verrebbe con la frequenza delle scuole medie superiori se non fosse che anche qui, le bocciature si contano sulle dita della mano di fatto vietate dagli obblighi di dover parificare le statistiche europee in tema di istruzione giovanile. Ecco perché molte università lanciano programmi di alfabetizzazione linguistica che in altre epoche erano una esclusiva riservata agli studenti stranieri cioè, quei soggetti che sceglievano di prepararsi alle professioni in Italia, ma non erano residenti stabili. Quanti anni e quante risorse bisognerà investire nei prossimi decenni per riparare i danni ed i guasti procurati dalla buonite che infesta questi tempi di confusione e disordine generalizzato, è un calcolo che affidiamo ai posteri esperti che avranno scelto nel frattempo, di studiare presso i più selettivi collegi di istruzione privata...[fonte]

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