Sereni alle urne, con la firma per il comparto sanità, si chiude la lunga stagione dei rinnovi contrattuali

febbraio 27, 2018 at 3:51 admin

Con la firma dell'ipotesi di nuovo contratto per il comparto sanità, venerdì 23 febbraio 2018 l'Aran per conto del Governo Gentiloni ha chiuso dopo dieci anni la stagione dei rinnovi contrattuali giusto in tempo per incoraggiare medici, infermieri, portantini e l'intero esercito di 2.400.000 dipendenti pubblici a recarsi sereni alle urne con famiglia a seguito domencia 4 marzo. Era già tutto previsto, ma il sindacato tiene a far credere ai lavoratori che si è battuto e che se si è riusciti a contenere l'orario, i riposi ed i carichi di lavoro, ad incrementare le indennità di disagio e riqualificare i profili professionali, il merito è tutto suo...[cisl]; [uil]; [aran]; [ccnl-sanità-2016-18]

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Enti locali, ad aprile la grana in busta, a luglio le nuove declaratorie. Intanto estese ai postumi le assenze per salvavita

febbraio 27, 2018 at 2:27 admin

E' vecchia di qualche giorno la notizia della sottoscrizione all'aran dell'ipotesi di rinnovo contrattuale per le funzioni locali, ma forse non a tutti è nota la buona novella che vuole già ad aprile l'arrivo della grana in busta. A seguire, nel prossimo mese di luglio c.a. saranno riviste le declaratorie per valorizzare le competenze specialistiche acquisite in nuovi profili professionali attesi con particolare interesse dal personale educativo e dai funzionari avvocati. Tra le novità del nuovo contratto particolamente sentita è stata l'estensione ai postumi di terapie salvavita dei permessi ad assentarsi sottratti al computo del periodo di comporto. Miglioramenti delle condizioni di lavoro concreti, che trovano nella previsione per ciascuna delle categorie, l'aggiunta di un nuovo livello economico successivo a quelli attualmente in vigore: [aran]; [uil-fpl]; [cgil]; [CCNL-EELL-2016-18]

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assenze per malattia, reperibilità invariata, le visite fiscali però possono raddoppiare nello stesso giorno

gennaio 14, 2018 at 1:38 admin

ATTENZIONE. L'Inps, che in attuazione della riforma Madia ha assunto i controlli fiscali sulle malattie anche per i dipendenti pubblici, a partire dal 1° gennaio ha messo in atto una strategia antiassenteismo molto stringente prevedendo una serie di incentivi economici in favore dei medici fiscali che copriranno le zone di residenza meno battute e che incrementeranno la fequenza dei controlli a carico dei lavoratori. Sarà bene quindi, non sentirsi al sicuro ed uscire di casa dopo aver ricevuto la prima visita del medico di controllo perché con ogni probabilità, potrete risentirlo bussare al citofono una seconda volta nella stessa giornata...[fonte]

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CCNQ 2017, distacchi frazionati a giorni e permessi sindacali cumulabili

agosto 19, 2017 at 6:40 admin

Permessi e distacchi sindacali, firmata l'ipotesi del nuovo Contratto Nazionale Quadro. Le nuove regole però, potranno essere applicate solamente dopo che Governo e Corte dei Conti avranno dato il via libera. Permessi e distacchi sindacali, che già erano stati dimezzati dalla Riforma Madia nel 2014 come misura di riduzione della spesa con risparmi calcolati in 12 milioni di euro, subiscono nuove modifiche alle modalità di fruizione per aiutare quei lavoratori che per esigenze professionali, si pensi ai medici, usufruiscono poco dei distacchi e molto di più dei permessi sindacali ad ore. Il CCNQ, che era stato rinnovato l'ultima volta nel 1998, è stato riscritto sulla base dei nuovi comparti contrattuali ridotti da 11 a quattro dalla Legge Brunetta, precede che il 75% dei distacchi potrà essere frazionato nell'arco massimo di tre mesi, in permessi giornalieri. Al contrario i permessi potranno essere cumulati fino a raggiungere una intera giornata di assenza.

[ipotesi-CCNQ-permessi, distacchi sindacali]

 

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Statali, in 200.000 restano fregati dal bonus degli 80 euro, testo della Direttiva sui rinnovi contrattuali

luglio 9, 2017 at 6:32 admin

A firma del Cons. Pia Marconi, il 6 luglio 2017 il Dipartimento della Funzione Pubblica ha trasmesso all'Aran la "direttiva madre" del ministro Madia che dà il via alle trattative per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego. Apertura dei tavoli di trattativa già in questo luglio con le Amministrazioni centrali. Per la verità, le interpretazioni degli orientamenti espressi nella Direttiva ministeriale sono abbastanza controverse. Si oscilla tra il pessimismo del Fatto quotidiano ed la fiducia del Sole24Ore. Un solo punto appare certo: non vi saranno stanziamenti aggiuntivi. Le cifre disponibili per rinnovare i contratti pubblici sono quelle accantonate nelle finanziarie 2016-17 e 2018 per una spesa totale di circa 5 miliardi di euro. Secondo gli amici del Fatto, 200.000 Statali resteranno beffati dal bonus nel senso che la mancata previsione di ulteriori finanziamenti, sterilizzerà gli aumenti contrattuali di quanti si calcola supereranno con gli stessi, i redditi che danno diritto al credito d'imposta che rammentiamolo, Renzi riuscì a distribuire barattando l'accoglienza dei migranti con la possibilità di maggior deficit in occasione delle europee. Più fiduciosi invece si mostrano gli esperti del Sole24Ore che, allineandosi alle ipotesi del Governo, rimangono fiduciosi del metodo della cosiddetta piramide rovesciata nella ripartizione degli incrementi stipendiali. Con questa modalità, percepiranno maggiori aumenti in misura inversamente proporzionale ai redditi, coloro i quali hanno stipendi più bassi. Un metro che dovrebbe consentire di rimanere negli scaglioni del credito di imposta, la totalità degli attuali percettori [DFP-Direttiva 39110-17] [Sole24Ore] [Fatto quotidiano]

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Performance, le linee guida della Madia cercano di scongiurare che nei contratti rispuntino i premi a pioggia

giugno 20, 2017 at 1:52 admin

La Brunetta nel 2009 aveva istituito gli OIV, gli organismi indipendenti della valutazione che di indipendente hanno avuto solamente il titolo nella Legge. In concreto la faccenda si è risolta come sempre all'italiana mettendo i controllori alle dipendenze dei controllati e la valutazione di conseguenza è risultata sempre a pieni voti in tutte le amministrazioni. Naturalmente non si tratta unicamente di una questione semantica, i procedimenti si sono chiusi ogni anno con premi di risultati intascati su carta senza alcuna verifica della caduta concreta in termini di efficienza ed efficacia dei servizi resi ai cittadini. Per i pochi che ancora non sapessero a quanto ammonta il premio di risultato, precisiamo che fu la stessa Brunetta ad elevarlo dal 25% al 30% della retribuzione percepita. Vale a significare che una testa di legno con contratto da dirigente di 100mila euro, grazie agli OIV compiacenti ha continuato a portare a casa 30.000 euro in più di soli premi senza rispondere del suo operato in concreto. Bene. Dalle linee guida emanate dalla FP a seguito del Decreto attuativo della Riforma Madia, si cerca di porre rimedio introducendo innanzitutto una sorta di incompatibilità dei componenti OIV; si tenta poi di coinvolgere gli stessi cittadini nel processo di valutazione dei servizi offerti ed infine, sono state introdotte nuove regole con le quali si spera di scongiurare il pericolo che la stessa contrattazione aggiri le norme e ripristini surrettiziamente premi a pioggia che fanno degli Statali "todos caballeros", come da tradizione [fonte]; [linee guida]

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CdM, definitivamente modificati TU e la Brunetta, per il momento graziati i furbetti del cartellino

maggio 20, 2017 at 10:50 admin

Via libera definitivo del CdM ai Decreti attuativi della Delega Legislativa che apportano modifiche al TU del Pubblico Impiego (Dlgs 165/01), ed alla Riforma Brunetta della PA (D.Lgs 150/09). Resta per i dipendenti pubblici la tutela dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori del 1970, per la quale in caso di licenziamento per ingiusta causa è previsto il reintegro sul posto di lavoro ed un indennizzo non superiore a 24 ratei stipendiali. Le modifiche più significative riguardano il progressivo superamento della “dotazione organica” sostituita dal “Piano triennale dei fabbisogni”; nuove norme che accelerano e rendono concreta l'azione disciplinare; la definizione delle materie escluse dalla contrattazione integrativa; l’attribuzione all’INPS delle competenze in materia di accertamenti sulle assenze per malattia. Il secondo Decreto invece apporta modifiche al sistema di valutazione della performance di particolare rilievo l'eliminazione delle fasce di merito, la valutazione della performance sarà riferita all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative e ai singoli dipendenti o gruppi. Sono stati inoltre  introdotti nuovi meccanismi di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance. Il contratto collettivo nazionale stabilirà la quota delle risorse destinate alla performance organizzativa e quella individuale e i criteri idonei a garantire che alla significativa differenziazione dei giudizi corrisponda un’effettiva diversificazione dei trattamenti economici correlati. Per il momento sono stati graziati i furbetti del cartellino, sui licenziamenti infatti degli assenteisti che timbrano e si allontanano dal posto di lavoro, sono state rinviate ad un prossimo Decreto le cui norme sono ancora all'esame del Parlamento [Fonta FP]; [fonte-stampa.1][fonte-stampa.2]

 

 

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Chiamata diretta, criteri validi per tutte le scuole, tra i contenuti della Intesa Miur/sindacati

gennaio 2, 2017 at 1:34 admin

L'intesa firmata al Miur il 29 dicembre 2016, è da considerarsi corollario dell'accordo sul pubblico impiego firmato dai sindacati il 30 novembre u.s. nel quale il Governo formalmente si era impegnato a riequilibrare il potere negoziale dei contratti in materia di lavoro compresso dalla Riforma Brunetta. In sintesi l'accordo prevede che la mobilità nelle scuole di ogni ordine e grado avverrà in un'unica fase delle otto previste lo scorso anno. Sia alla mobilità provinciale, sia alla mobilità interprovinciale, potranno partecipare tutti i docenti, compreso i neo assunti esprimendo fino ad un massimo di quindici preferenze anche di ambito; cinque per le singole scuole. Alla mobilità volontaria potranno partecipare anche i docenti perdenti posto, con le medesime regole. Il 60% dei posti che resteranno vacanti dopo le procedure di mobilità provinciale, saranno assegnati con nuove immissioni in ruolo; il 30% sarà riservato ai trasferimenti fuori provincia; il restante 10% alla mobilità "professionale". L'accordo ha inoltre stabilito che i criteri per la "chiamata diretta", saranno uguali su tutto il territorio nazionale e definiti con un allegato all'accordo medesimo. Saranno poi i collegi dei docenti a deliberare i requisiti per ciascuna scuola in coerenza con il PTOF. Senza questa Delibera, nessuna scuola potrà procedere a dare incarichi e sarà compito degli USR conferire gli incarchi su posti che dovessero restare vacanti in ragione del punteggio assegnato nelle procedure di mobilità. [accordo 29 dic.2016] [contenuti]

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Un accordo come Dio comanda quello tra Governo e Sindacati, sui rinnovi dei contratti agli Statali

dicembre 3, 2016 at 9:26 admin

Un accordo "come Dio comanda" per vincere il referendum quello siglato il 30 novembre tra il Governo e le Organizzazioni sindacali Unitarie di Cgil, Cisl, Uil sulle linee guida che orienteranno i rinnovi contrattuali di tutti i comparti del pubblico impiego. Riequilibrio delle fonti di diritto nel rapporto di pubblico impiego dalla Legge a tutto vantaggio della negoziazione e di fatto un superamento della riforma Brunetta nelle parti più contestate dal sindacato in tema di valutazione della performance, monetizzazione dell'apporto individuale, premialità condizionata alla produttività piuttosto che alla presenza, ricorso all'atto unilaterale in caso di stallo delle trattative che sarà invece vincolato esclusivamente ai casi di pregiudizio economico che ne potrebbe derivare alla Amministrazione 

 

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EELL, dal patto di stabilità all'equilibrio di bilancio, la mobilità grava sui limiti assunzionali

settembre 18, 2016 at 6:46 admin

La Legge n. 160/2016 ha sbloccato la mobilità dei dipendenti degli Enti Locali nelle Regioni in cui almeno il 90% del personale soprannumerario delle Provincie è stato ricollocato. Il passaggio però dal Patto di Stabilità al criterio del bilancio in equilibrio ha determinato anche la rivisitazione della teoria secondo la quale le procedure di mobilità erano da considerarsi neutre ai fini dell'incidenza sul limite di spesa assunzionale pari al 25% dei cessati. Una serie di norme concomitanti e non coordinate, inducono hanno indotto la Corte dei Conti a rivedere i propri indirizzi interpretativi e considerare il passaggio di un dipendente tra enti dello stesso comparto come una modalità di reclutamento diversa che non è a somma zero perché la stipula del contratto di lavoro nel nuovo Ente di destinazione, incide comunque sul bilancio di quest'ultimo...[fonte]

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