gennaio 2, 2017 at 1:34
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L'intesa firmata al Miur il 29 dicembre 2016, è da considerarsi corollario dell'accordo sul pubblico impiego firmato dai sindacati il 30 novembre u.s. nel quale il Governo formalmente si era impegnato a riequilibrare il potere negoziale dei contratti in materia di lavoro compresso dalla Riforma Brunetta. In sintesi l'accordo prevede che la mobilità nelle scuole di ogni ordine e grado avverrà in un'unica fase delle otto previste lo scorso anno. Sia alla mobilità provinciale, sia alla mobilità interprovinciale, potranno partecipare tutti i docenti, compreso i neo assunti esprimendo fino ad un massimo di quindici preferenze anche di ambito; cinque per le singole scuole. Alla mobilità volontaria potranno partecipare anche i docenti perdenti posto, con le medesime regole. Il 60% dei posti che resteranno vacanti dopo le procedure di mobilità provinciale, saranno assegnati con nuove immissioni in ruolo; il 30% sarà riservato ai trasferimenti fuori provincia; il restante 10% alla mobilità "professionale". L'accordo ha inoltre stabilito che i criteri per la "chiamata diretta", saranno uguali su tutto il territorio nazionale e definiti con un allegato all'accordo medesimo. Saranno poi i collegi dei docenti a deliberare i requisiti per ciascuna scuola in coerenza con il PTOF. Senza questa Delibera, nessuna scuola potrà procedere a dare incarichi e sarà compito degli USR conferire gli incarchi su posti che dovessero restare vacanti in ragione del punteggio assegnato nelle procedure di mobilità. [accordo 29 dic.2016] [contenuti]
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Posted in: norme | scuola
Tags: mobilità, accordo, ministro, Fedeli, sindacati, cgil, cisl, uil, snals, confsal, trasferimenti, procedure, punteggio, incarichi, chiamata, diretta, Delibera, collegio, docenti, PTOF, Miur, intesa