Scuola, gli aumenti del nuovo contratto finanziati anche dallo storno dei fondi destinati al merito dalla buonascuola

febbraio 10, 2018 at 3:17 admin

Nessun aumento dei carichi e degli orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti, commenti positivi quelli di Cgil, Cisl e Uil alla firma del nuovo CCNL 2016-2018 del settore istruzione e ricerca. Aumenti di stipendio che vanno da 84 a 111 euro mensili finanziati anche coi fondi destinati al merito dalla buona scuola ed allargati alla piu' vasta platea delle qualifiche iniziali grazie alla previsione di un apposito elemento perequativo, di cui approfondiremo a parte i dettagli ed i termini di validità. Visite, esami diagnostici e ferie solidali sono alcuni degli istituti contrattuali aggiornati dal nuovo contratto. Ai dipendenti con figli minori in gravi condizioni di salute ad esempio, sarà consentito di poter utilizzare le ferie cedute dai colleghi di lavoro. Saranno pagati in media circa 450 euro a titolo di arretrati per le annualità 2016 e 2017. Si è ritenuto inoltre di valorizzare la continuità didattica prevedendo la permanenza triennale dei soli docenti soddisfatti della sede di lavoro, tutti gli altri insegnanti potranno invece continuare a trasferirsi di anno in anno agognando la sede più ambita. Il nuovo CCNL con le tabelle stipendiali aggiornate [fonte.1] - [fonte.2] - [fonte.3] - [fonte.4]

 

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DPCM mobilità, Cgil dà mandato agli avvocati per le penalizzanti tabelle di corrispondenza dei livelli economici

settembre 20, 2015 at 10:40 admin

Sul Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che reca le tabelle di corrispondenza dei livelli economici tra i diversi comparti di contrattazione, la Cgil ha dato mandato ai propri legali perché istruiscano l'apertura di un contenzioso. Le tabelle di equiparazione dei livelli economici a giudizio della Cgil, seguono il solo criterio al ribasso della retribuzioni e sono gravemente discriminatorie quando prevedono il riassorbimento dell'assegno ad personam per gli aumenti di salario successivamente conseguiti a qualsiasi titolo: la misura così concepita nasconde un blocco contrattuale economico pluriennale. Con tutta evidenza, le tabelle del Governo ignorano le garanzie contrattuali esistenti si legge nell'analisi della Cgil, sia per quanto riguarda gli ordinamenti professionali, sia per le carriere. Ad esempio, nella tabella 9 tutti i docenti della scuola primaria e dell’infanzia sono inquadrati in Area II, anche se laureati. Questo non è accettabile, considerato che il profilo docente è un profilo unico e da oltre 15 anni per accedere all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia è obbligatorio il possesso della Laurea. Questa discriminazione tra laureati della scuola secondaria e laureati della scuola del primo ciclo non ha più ragione di esistere neanche sotto il profilo legislativo (fonte)

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