Allarme della Corte dei Conti, per la Cisl sono i contratti gli strumenti per rivedere i meccanismi di spesa perversi

febbraio 21, 2016 at 11:57 admin

Per la Cisl, l'allarme lanciato dal Presidente Squittieri della Corte dei Conti sui tagli indiscriminati alla spesa pubblica che rischiano di compromettere i livelli e la qualità dei servizi pubblici, non va sottovalutato. Tagli praticati senza obiettivi strategici mentre di riordino della macchina pubblica condiviso con le parti sociali attraverso lo strumento essenziale dei contratti, consentirebbe di affrontare i temi spinosi come quelli dei meccanismi perversi della spesa pubblica per rendere realmente efficaci i servizi (fonte cisl); (fonte Corte dei Conti)

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Uil-Fpl, sono i dirigenti a coprire i fannulloni. Unadis, questa è demagogia, abbiamo licenziato 200 persone

febbraio 21, 2016 at 10:26 admin

Siamo stufi di ripetere che chi fa il furbo deve essere licenziato insieme ai dirigenti che li coprono però, dichiara il segretario di Uil-Fpl Torluccio che vede dietro questa nuova campagna anti fannulloni, un diversivo all'incapacità del Governo di reperire risorse che permettano un rinnovo decoroso dei Contratti pubblici scaduti da sette anni...(fonte

 

Questa è demagogia, populismo inaccettabile per Barbara Casagrande, segretaria dell'Unadis, tra le organizzazioni più rappresentative della Dirigenza Pubblica. Siamo noi a licenziare, solo l'anno scorso abbiamo fatto licenziare 200 persone dalle Amministrazioni Pubbliche. Piuttosto noi chiediamo al Governo maggiore autonomia per poter premiare le tante persone meritevoli che si prodigano nel settore pubblico. Abbiamo bisogno di strumenti incentivanti e progressioni di carriera. Queste ultime poi, sono state rese in buona sostanza un percorso impossibile dalla Riforma Brunetta aggiungiamo noi del Blog. Ponendo sullo stesso piano le capacità ed abilità professionali acquisite sul campo con la preparazione teorica di un giovane fresco di studi, ogni sforzo a migliorarsi e dare il meglio di sé si esaurisce nell'impossibilità del datore di lavoro di certificarne in concreto i progressivi miglioramenti maturati con l'esperienza e l'abnegazione. Se un cinquantenne bravo allo sportello è costretto a misurarsi con un ventenne sul piano teorico per vedere riconosciuto il proprio ruolo, vedrà inevitabilmente le sue aspirazioni frustrate. Per concludere segnaliamo un retropensiero della stessa dirigente Casagrande secondo la quale, la riforma Madia punterebbe a sostituire la burocrazia Statale con un corpo fiduciario del potere politico di turno. (fonte)

 

 

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Pensioni, l'indifferenza sociale dell'Europa per Cisal ingenera confusione ed incertezze

febbraio 21, 2016 at 9:12 admin

L'indifferenza sociale dell'Europa non stupisce più, al blocco del turn over e dei contratti pubblici l'ultimo rapporto della Commissione Europea ha aggiunto la raccomandazione sulla piena attuazione della riforma previdenziale per cui il peso dell'equilibrio dei conti pubblici viene totalmente scaricato sui lavoratori afferma il segretario Cavallaro. A colpire invece è l'insipienza del nostro governo che non è capace di porre in essere una netta distinzione tra previdenza ed assistenza e mantiene l'intero sistema in confusione adombrando interventi di revisione parziali che tengono i lavoratori e le vedove nell'incertezza più assoluta 

(fonte 1) e (fonte 2)

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Licenziamenti disciplinari, le osservazioni del sindacato al Decreto Madia

febbraio 14, 2016 at 11:57 admin

Decreto attuativo della Riforma Madia, inasprimento in materia di sanzioni disciplinari, abbiamo un testo al quale il sindacato fa le pulci sollevando una serie di osservazioni giuridiche e di merito rilevando ad esempio, l'assenza di una gradualità sanzionatoria tra chi falsifica la presenza sul posto di lavoro e coloro i quali invece si macchiano della colpa di inosservanza dell’orario di lavoro. Entrambe le violazioni dei doveri saranno punite col licenziamento? E proseguendo sul tema: il soggetto che assiste alla timbratura fraudolenta del collega, sarà ritenuto complice e punito con la stessa misura del licenziamento? In caso di sospensione per essere stato colto in flagranza, la normativa vigente prevede la sospensione degli emolumenti, ma il riconoscimento di un assegno per il sostentamento alimentare pari circa al 50% dello stipendio percepito. Il sindacato si domanda se sia legittimo una sospensione di ogni retribuzione anche in una fase preliminare di avvio del procedimento in assenza di garanzie a difesa (Decreto - osservazioni)

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Tagli ai permessi sindacali, 36 milioni di risparmi e nessun morto nel 2015 anzi, la metà si son salvati

febbraio 14, 2016 at 11:07 admin

Ricordate la gran buriana sollevata all'annuncio che sarebbero state dimezzate le ore di permessi ed i distacchi sindacali? Chi aveva parlato di attacco alle libertà democratiche, chi si era spinto fino all'attentato alla Costituzione, qualcuno poi aveva addirittura rifatto i conti e numeri alla mano aveva dimostrato che le cifre erano sovrastimate quelle messe a bilancio per dieci milioni di risparmi. Ebbene, si stima invece che solamente nei primi quattro mesi di applicazione della norma i risparmi siano stati di dodici milioni di euro e siccome la matematica non è una opinione, si calcola che nel 2015 il consuntivo certificherà ben 36 milioni di risparmi dai tagli ai permessi sindacali senza che nessuno sia morto anzi, le deroghe previste hanno salvato circa la metà dei "sindacalisti" dalla ghigliottina. A dimostrazione che come tutti possiamo verificare sui posti di lavoro, di grasso che cola ce n'era ed ancora ce ne sta. Una buona idea l'ha avuta Dettori nel proporre che i risparmi siano impiegati nel potenziamento dei servizi al cittadino. Peccato, a pensarci prima il sindacato si sarebbe risparmiato un attacco alle prerogative "Costituzionali"...(fonte)

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Province, 3 miliardi di tagli e personale dimezzato, scuole, strade e mobilità seriamente compromesse

febbraio 14, 2016 at 10:42 admin

Ancora una analisi dei dati dal Conto annuale della Ragioneria Generale e la Cgil lancia un nuovo allarme: i tre miliardi di tagli alle risorse delle ex Provincie unito al dimezzamento del personale che si compirà entro il 2019, rischiano seriamente di compromettere l'erogazione dei servizi che sono restati in capo alla Provincie: edilizia scolastica, strade provinciali, ambiente, mobilità. La Cgil allora si chiede se non sia il caso di riconsiderare i processi di mobilità in atto e rimodularli a garanzia del proseguimento delle attività istituzionali che le deperite Provincie dovranno ancora svolgere...(fonte)

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Le mani del MEF nelle tasche dei Comunali, prelevati 740 euro in 5 anni

febbraio 7, 2016 at 11:30 admin

Uno studio della Cgil sul rendiconto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, ha appurato che le ispezioni dei funzionari del Ministero dell'Economia e delle Finanze sono andate ad incidere direttamente sull'autonomia negoziale dei Comuni ed hanno finito per mettere letteralmente le mani nelle tasche dei lavoratori dipendenti dalle Amministrazioni Comunali prelevando in media 740 euro dalle buste paga in cinque anni. Tagli sperequativi praticati sul salario accessorio ben oltre le proporzionalità del Decreto Legge Tremonti n. 78/2010 infatti, ad una riduzione complessiva del personale impiegato presso i Comuni pari all'8,5% sono corrisposti tagli ben superiori ai salari nella misura quasi doppia del 15,69%. I numeri messi sotto la lente di ingrandimento dalla Cgil, vengono fuori da uno studio rilevato sui dati delle città Capoluogo di provincia (fonte - fonte città)

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Statali, a conti fatti lo 0,3% è infedele, premiamo allora i meritevoli che i furbetti vanno in prescrizione

febbraio 7, 2016 at 10:44 admin

Giusto punire gli illeciti penali dei dipendenti pubblici, ma a conti fatti su di una platea di 3 milioni sono 7000 i dipendenti che risultano infedeli cioè, lo 0,3% del totale. Una esigua minoranza per il segretario della UIL-PA Nicola Turco. Guarda caso osserva, queste campagne mediatiche contro i presunti fannulloni vengono fuori sempre quando si devono rinnovare i contratti di lavoro...

e quasi a voler riprendere il discorso, anche il segretario della UGL Augusto Ghinelli si dice favorevole a punire i colpevoli, ma aggiunge, abbiamo al Ministro Madia rappresentato anche l'opportunità oltre che di sanzionare anche di premiare la stragrande maggioranza di meritevoli che portano risultati. Dunque il movimento sindacale nel suo complesso si ritrova d'accordo sulle sanzioni da infliggere a quanti si macchiano di illeciti accertati, è pur vero però che spesso i procedimenti penali avviati si concludono nella maggior parte dei casi in un nulla di fatto. Ricordate il clamore suscitato dall'arresto di 36 furbetti del cartellino colti in flagranza di reato già nel 2009 a Portici (NA). Un caso clamoroso di cui vi rendemmo nota a suo tempo con 58 indagati su 70 unità impiegati negli uffici. Ebbene, dopo gli arresti, gli scandali ed il clamore mediatico, il processo a marzo 2016 andrà in prescrizione e si concluderà con un nulla di fatto. Telecamere o meno, tutti ai posti di combattimento come se nulla fosse accaduto, è questione di settimane...

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Superiamo la Brunetta, l'orologio di UIL-PA fermo al 1995

febbraio 6, 2016 at 11:43 admin

Nostalgia, nostalgia canaglia cantavano Albano e Romina, ma per UIL-PA concertazione e privatizzazione del rapporto di pubblico impiego sono la "jihad" del lavoro per la quale battersi oggi e sempre. Fiera di aver raccolto le firme per una Legge di iniziativa popolare ammessa alla discussione alle calende greche destino che accomuna d'altronde tutte le proposte di legge popolari, la Uil-PA anticipa che nelle prossime trattative di negoziazione dei rinnovi contrattuali, chiederà al Governo un impegno formale perché sia superata l'odiata Brunetta che nel frattempo però, è già stata "superata" in peggio dall'ultima "Madia". Addirittura c'ha speso un seminario Uil-PA per affermare che della Brunetta (D.Lgs.150/09, sic!), non le vanno giù la valutazione individuale e le fasce di merito; le trattenute per assenteismo influenzale e la produttività individuale. Chiede infatti il ritorno alla produttività collettiva e più in generale il ripristino delle prerogative sindacali della contrattazione appunto sottratte dalla Legge alla negoziazione, dopo gli eccessi e gli abusi dei veti interditivi. Quasi un revival come se la crisi economica, il fallimento di Lehman brother, la crisi dell'euro e quella del debito europea non fossero mai accadute e nulla avessero insegnato. Tutto come se stessimo in pieno boom economico dei favolosi anni '80 e potessimo svalutare la lira per presentarci competitivi sul mercato e finanziare la spesa pubblica a debito perché è ancora sotto controllo intorno al 60% del PIL e non al 134% con una montagna da spalare di 2.200 Mld di euro. Ci assale il dubbio che a marginalizzare il sindacato non sia stata la rottamazione renziana, quanto piuttosto la depressione dei vertici di una parte importante dell'intero movimento sindacale, che non riesce a sintonizzarsi sui tempi nuovi e le mutate condizioni economiche globali attardata a disegnare schemi ed attuare dinamiche oramai prive degli elementi di riferimento economico-sociali-politici. Anche loro forse troppo giovani per andare in pensione, troppo vecchi per ricercare nuove idee e strade alternative che ridiano un ruolo al sindacato oltre le tavole dei palcoscenici TV...(fonte)

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Sindacati, non siamo noi a frenare è il Governo che non mette soldi sui contratti

gennaio 31, 2016 at 1:14 admin

Dettori, Faverin, Torluccio e Turco smentiscono la Madia e si dicono pronti a firmare la riduzione dei comparti, ma è il Governo che cerca di tergiversare e non mette soldi sui rinnovi dei contratti. Il sindacato ha da tempo un piano per la produttività e l'innovazione nelle PA, obiettivi che si raggiungono col rinnovo dei contratti di lavoro. Il 3 febbraio annunciano, sono pronti alla non stop all'Aran...(fonte)

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