Il 5 maggio, l'unione fa la scuola

maggio 4, 2015 at 12:50 admin

Aosta, Bari, Cagliari Catania, Milano, Palermo, Roma, tutti contro Renzi. L'unione fa scuola, sono sette le manifestazione dello sciopero generale che il 5 Maggio vedrà in piazza studenti, genitori e docenti contro la riforma della buona scuola. Un'idea verticistica della organizzazione scolastica che i sindacati rigettano in toto, prevedono una partecipazione massiccia ed unitaria dopo sette anni da quella organizzata contro la precedente riforma Gelmini che però passò e divenne Legge. E' bene ricordarlo. Staremo a vedere se stavolta il partito del NO dopo la fiammata di piazza, vedrà accolte le sue istanze

(fonte)

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La pensione ritarda e Napolitano si dedica al nuovo Statuto dei lavoratori

maggio 4, 2015 at 12:19 admin

Chi pensava a Napolitano come ad un vecchio Presidente in pensione per raggiunti limiti di età, ieri si è dovuto ricredere: lavora ancora per il Governo come nemmeno Mattarella osa fare. La disoccupazione aumenta in barba al Job act e quella giovanile raggiunge il limite di guardia? E’ presto per dare un giudizio e svalutare quella Legge, riferisce Re Giorgio padre di Matteo. A preoccuparlo molto di più invece, è l’arroccamento del sindacato in difesa delle conquiste del secolo scorso improponibili oggi, che sono intervenuti mutamenti tali in economia a livello globale da suggerire la necessità di immaginare nuove forme di protezione per il mondo del lavoro. Ci sono nodi molti più importanti da sciogliere per il sindacato prosegue il neo senatore a vita e tra questi, pone l’accento sulla qualità e le forme della prossima crescita economica che non si tradurranno automaticamente in nuovi posti di lavoro come è stato in passato, per tutta una serie di motivi che si possono riassumere con le esigenze di competizione su scala mondiale e le trasformazioni tecnologiche che ci hanno portato in un lungo periodo di transizione verso nuove professionalità che ancora attraversiamo. E’ di questimutamenti continua Napolitano, che il sindacato dovrebbe prendere atto per poi lavorare alla proposta di un nuovo Statuto dei lavoratori per uscire dalla crisi di rappresentanza nel quale è ridotto dal rifiuto d’impegnarsi nei processi di rinnovamento. Infine, Napolitano richiama in servizio un altro vecchio comunista Pietro Ingrao, per smontare il mito della concertazione che esautora il potere legislativo relegando a notaio degli accordi relegando il Parlamento al ruolo notarile nella registrazione di accordi tripolari tra Governo-sindacati-partiti. Riconosce però al sindacato il ruolo politico che ha saputo ritagliarsi nell’Italia Repubblicana, come rappresentativo di una parte della società, il mondo del lavoro nel terreno che gli è proprio della contrattazione.

 

 

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1° maggio: Pozzallo ponte tra culture e religioni, Bagnoli eloquenza del fallimento

maggio 1, 2015 at 12:31 admin

Tutta improntata alla retorica della solidarietà e dell'accoglienza la Festa del Primo Maggio di quest'anno per Cgil, Cisl e Uil. Centrale l'impegno del servizio pubblico nel salvataggio e nell'assistenza ai migranti nel canale di Sicilia a segnare la differenza con le politiche di uno Stato che di fronte alla complessità della domanda di servizi decide semplicemente di arretrare il perimetro della sua azione scrive Dettori. Il lavoro, elemento essenziale che accomuna il destino di uomini, culture e religioni, sottolinea Furlan.

Ma è lecito illudere un miliardo di africani offrendo loro l'idea che possano trovare su questa lingua di terra protesa nel Mediterraneo tra mille problemi di ordine economico, sociale, di coesione, tutto quanto non riescono a costruire nelle terre d'origine per ragioni essenzialmente tribali, religiose e di arretramento culturale? Perché il movimento sindacale rinuncia ideologicamente ad un'opera di persuasione dei "proletari" africani per sensibilizzarli a trovare un modello di sviluppo locale adeguato osservando che a disposizione della stragrande maggioranza degli Stati africani ci sono immense risorse naturali e minerarie? E' un'osservazione doverosa di cui ci facciamo carico noi qui a ilLavoratore.eu incuranti delle contumelie che sicuramente arriveranno. Non sarebbe più giusto proporre investimenti internazionali mirati in quei luoghi che pure ne avrebbero di risorse da poter mettere a frutto? La Cina ci sta provando a suo modo in Africa, perché l'Europa pensa alla solidarietà solamente in termini di assistenza quando sappiamo di essere in braghe di tela? A maggior ragione bisognerà prendere atto prima o poi che del nostro modello avanzato di civiltà e sviluppo, i popoli extra europei apprezzano esclusivamente i risvolti economici mentre scartano le più profonde implicazioni di costumi e socialità certificando una integrazione difficile quanto non nei fatti impossibile.

Sceglie invece Bagnoli per celebrare il suo 1° Maggio UGL, eleggendo l'ex area industriale di Napoli ad emblema dei fallimenti delle politiche renziane del lavoro in tutta Italia. Blando, ma comunque apprezzabile l'esame di coscienza interna alla Ugl compiuto dal nuovo segretario Capone in riferimento ai recenti scandali che hanno colpito la sua organizzazione, semplicistica la via d'uscita per ricominciare a nostro avviso...Fonti: [cgil] - [cisl] - [ugl]

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Riforma Pa, passo falso del Senato per complicare l'Italia

maggio 1, 2015 at 11:43 admin

Altro che passo avanti per semplificare l'Italia, l'approvazione della Riforma Renzi al Senato è un passo falso per complicare la vita al cittadino concordano Cgil, Cisl e Uil: si tagliano le Camere di Commercio, si inficia il controllo di legalità sugli atti degli Enti Locali con l'abolizione del ruolo dei Segretari Comunali, non si prevede alcun processo di valorizzazione delle competenze per il personale anzi, i posti di lavoro saranno tagliati perché a fronte di 70mila assunzioni, 128.000 cesseranno dal servizio per raggiunti limiti di età. Inoltre sottolineano le OO.SS, si è ideato un rozzo sistema di assoggettamento e controllo politico sulla dirigenza minacciata da licenziamento non già per scarso rendimento, ma per scarso gradimento...[fonte]

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Scuola, squadristi su Marte quelli che scioperano contro un Governo che assume

aprile 28, 2015 at 12:13 admin

Solidarizza con la Giannini il sottosegretario all'istruzione Davide Faraone: i Cobas che hanno impedito al ministro di parlare alla Festa dell'Unità sono degli squadristi che per di più vivono su Marte, a suo giudizio. Solamente chi vive fuori della realtà può pensare di organizzare uno sciopero contro un Governo che mette 4 Mld sull'edilizia scolastica, assume 100.000 nuovi insegnanti, chiude le graduatorie dei precari, dà 500 euro ai docenti per tenersi aggiornati, 200 milioni per il merito, 300 milioni per costruire nuove scuole...Non è legittimo prosegue Faraone, seminare il panico proferendo falsità, saranno le stesse scuola a dirci di quali docenti hanno bisogno e li assumeremo, i posti che mancheranno li metteremo a concorso. Inoltre, l'ultima parola sull'offerta spetterà ai Consigli d'Istituto... (fonte)

 

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Svecchiamento PA, in pensione obbligatoria già a 62 anni e senza penalizzazioni

aprile 23, 2015 at 1:33 admin

E' bene chiarire subito che per andare in pensione prima dei 62 anni  è comunque necessario aver raggiunto i requisiti di 42 anni e 6 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne. Le pubbliche amministrazioni però, accertato il possesso dei requisiti contributivi possono, per favorire il ricambio generazionale, decidere unilateralmente di risolvere il contratto di lavoro prima di aver compiuto i 62 anni di età anagrafica in virtù del fatto che il Decreto Legge di anticipazione della riforma generale della pubblica amministrazione approvato ad agosto, oltre al trattenimento in servizio, ha cancellato anche la decurtazione dell'assegno vitalizio in caso di pensionamento anticipato. Ribadiamo: purché si siano raggiunti i requisiti contributivi. Tanto, fino a tutto il 2017. Dal 2018 dovrebbero ritornare le penalizzazioni per il pensionamento anticipato. A puntualizzarlo è stata la Circolare Ministeriale DFP n. 2/2015

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Il sindacato unito: la buona scuola non ci piace, scioperiamo il 5 maggio

aprile 20, 2015 at 12:36 admin

Dal punto di vista sindacale la buona scuola ha ottenuto di buono solamente la ritrovata unità di Cgil-Cisl-Uil che hanno proclamato uno sciopero per il 5 maggio prossimo di docenti, precari, Ata e dirigenti. Per la verità a "memoria d'uomo" non si ricorda una riforma della scuola senza proteste e quindi, tutto sommato le reazioni del Governo per bocca della Giannini sono state improntate a fiducia: "quando sarà conosciuta bene nei dettagli, finirà per essere accettata perché è una riforma rivoluzionaria". La buona scuola è una riforma fatta da incompetenti ribatte invece Scrima della Cisl, rischia di procurare danni incalcolabili. Pantaleo di Cgil chiede invece l'immediata stabilizzazione dei precari, il rinnovo dei contratti ed una scuola libera dove i soggetti che operano nei territori possano concorrere alla realizzazione dell'autonomia. Di Menna della Uil punta alla difesa della scuola Statale, ad un piano di assunzioni immediate per decreto ed alla cancellazione dei super-poteri assegnati ai dirigenti...(Fonte)

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Sotto elezioni Governo ottimista: rinnovi dei contratti, speriamo nel 2016

aprile 18, 2015 at 11:58 admin

Non ci sono dieci miliardi per dare altri 80 euro, ma le elezioni regionali sono alle porte ed il tesoretto da spartire è misero: appena 1,6 miliardi. Ecco che allora Gutgeld, già consigliere economico di palazzo Chigi ed oggi anche nuovo commissario alla revisione della spesa dopo il DEF che pure parla chiaro, non può darci altro che una speranza di rinnovo dei contratti pubblici nel prossimo 2016. Non costa niente e comunque è un incentivo per mandarci a votare. Sul versante invece della revisione della spesa pubblica, conferma di lavorare su quanto preparato da Cottarelli anche se l'obiettivo del Governo è quello di puntare a cambiamenti strutturali della spesa in parte contenuti nella Riforma della PA approvata l'anno passato. I dettagli precisa Gutgeld, saranno contenuti nella Legge di Stabilità. Una buona idea gli sembra inoltre la proposta di mandare i lavoratori in pensione anticipata con un assegno rimodulato, ma poi ripassa la palla alla UE che difficilmente sottolinea, ci consentirà di sforare il deficit a breve. Il Governo svela Gutgeld, ha inoltre in animo di riorganizzare l'intera rete degli sportelli ai cittadini con l'obiettivo non solamente di risparmiare, bensì di offrire migliori servizi. A tal riguardo anticipa, già a giugno l'Agenzia del Demanio procederà alla riorganizzazioni degli edifici pubblici riducendo gli spazi da 40 a 25 mq per dipendente e creando un unico ufficio presso il quale i cittadini potranno interloquire con tutti gli uffici statali. Ci vorranno 2/3 anni per completare il quadro si affretta a precisare, nel frattempo un'altra promessa per farci sognare il Governo la troverà...(fonte)

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DEF conferma blocco contratti fino al 2018, Cgil promette una mobilitazione che farà storia

aprile 12, 2015 at 1:23 admin

Non è il documento di economia e finanza, quello che un tempo si chiamava documento di programmazione economica, a decidere sull'opportunità di rinnovo dei contratti pubblici, ma le proiezioni tendenziali sull'andamento dei redditi da lavoro dipendente presso le pubbliche amministrazioni in esso contenute, lasciano pochi spazi interpretativi: i contratti degli statali resteranno bloccati fino al 2018. Deduzioni che trovano riscontro nell'ipotesi di spesa formulata nel DEF ed imputata al capitolo delle Indennità di Vacanza Contrattuale per il triennio 2019-2021. Nel 2018 dovrebbe essere superato anche il blocco del turn-over. Comincia quindi ad essere più chiaro dove saranno reperiti i 10 miliardi di tagli che servono al Governo per scongiurare l'applicazione delle clausole di salvaguardia che farebbero lievitare alle stelle l' IVA e le accise sui carburanti. L'anno scorso, la spesa per il personale statale ha fatto registrare uscite per 164 miliardi, nel 2008 era di 175 Mld. Seguendo l'analisi tendenziale a fine 2018 il risparmio dovrebbe attestarsi intorno ai 13 miliardi di euro. Tra i sindacati, la prima a reagire è stata la CGIL che per bocca del segretario Funzione Pubblica Rossana Dettori si dice pronta alla mobilitazione in forme e modi che promettono di restare nella storia del movimento di lotta dei lavoratori (Fonte)

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Riforma si vota, valanga di emendamenti sulla dirigenza pubblica

aprile 7, 2015 at 6:22 admin

La Riforma Renzi va in aula al Senato, in settimana già si inizia a votare. Valanga di emendamenti sulla decadenza dei dirigenti dal ruolo unico in caso di mancata ricollocazione, ma la licenziabilità per i ruoli apicali alle dipendenze dalla Pubblica Amministrazione sembra un punto irrinunciabile alla Madia. Il potere di licenziamento farà capo esclusivo all'Amministrazione, non più alla Commissione istituita ad hoc. Non si potranno più assumere dirigenti per incarico ad personam, la selezione dovrà necessariamente essere aperta ad una rosa di candidati. Da rilevare che sono stati dettati anche limiti alle assunzione di personale precario, un archivio centrale presso l'Aran gestirà la programmazione delle assunzioni sotto il controllo diretto del Ministero. Ritorno alla ribalta anche per la staffetta generazionale ed il part-time degli impiegati anziani...(Fonte)

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