Provincie, esuberi e tagli al salario: manifestazione 11 aprile

aprile 7, 2015 at 12:27 admin

Provincie e Città Metropolitane, sarà dura lotta avvertono le OO.SS. Dalla bozza di Decreto sottoposta, si evince un approccio ragionieristico di equiparazione delle tabelle stipendiali per il personale in rampa di mobilità: tagli al salario accessorio che va a sostegno della produttività e forma tra il 20 ed il 40% del salario netto; nessuna garanzia per personale precario, esuberi senza alcun progetto di ricollocamento, pensionamenti senza copertura finanziaria. Il sindacato si mobilita ed ha indetta una prima manifestazione unitaria per 11 aprile a Roma, Piazza Santi Apostoli - ore 10.  (Bozza del DPCM - caos Provincie - comunicato unitario - Manifestazione 11 aprile)

 

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Finalmente una giusta della Giannini: i genitori la smettano di contestare i prof.

aprile 4, 2015 at 2:14 admin

C'era una volta la cattiva scuola, una scuola dove al maestro era riconosciuto il ruolo di pedagogo, figura che assumeva una funzione riconoscibile anche nei rapporti sociali con la famiglia dell'allievo che idealmente lo eleggeva a suo responsabile nel percorso di crescita formativa dei figli. Oggi invece c'è la buona scuola, la scuola democratica dell'autonomia dove al professore non si vuole più riconoscere l'esercizio fondamentale del ruolo di esperto nel processo di crescita culturale e maturazione civile dei giovani, per cui molto spesso i problemi e le lacune degli alunni sono imputate non già alle comprensibili carenze di attenzione ed impegno dei ragazzi in ragione della fase critica dei mutamenti che ciascuno a suo modo attraversa nel trapasso infanzia-adolescenza-giovinezza, ma all'incapacità quando non addirittura all'accusa di ignoranza del professore medesimo. Quasi come se un docente arrivasse in classe scelto per caso tra gli stessi alunni piuttosto che selezionato da innumerevoli prove di esami e valutazioni al fine di raggiungere l'obiettivo professionale prescelto per vocazione. Quindi oggi nella buona scuola siamo arrivati al paradosso che se il figlio non apprende non è perché non studia, ma perché il professore non sa insegnare. Logico corollario di un simile approccio culturale, è il disconoscimento del ruolo di educatore proprio del docente da parte della famiglia e dell'allievo che non l'assume a riferimento, ma vi si rapporta da pari a pari. Per la prima volta, diamo merito alla Giannini, un Ministro dell'Istruzione si è fatto carico di censurare pubblicamente nel Forum organizzato da Repubblica.it questo preoccupante fenomeno i cui aspetti degenerativi rischiano di avere ripercussioni negative irrimediabili sul complesso sviluppo evolutivo dei fanciulli.

Per il resto che cos'altro ha detto la Giannini: la buona scuola sarà Legge a metà maggio, che i poteri decisionali dei Presidi si sono sicuramente rafforzati, ma non saranno esercitati a vita perché dopo un congruo numero di anni ritorneranno all'insegnamento, che l'Università e la Ricerca usciranno dalla Funzione Pubblica per aver un regime contrattuale proprio che valorizzi la specificità e le necessità del settore (FONTE). 

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Responsabilità erariale, i dirigenti temono che la politica li metta nei guai

marzo 28, 2015 at 11:50 admin

Il profilo che la Riforma sta delineando per loro, ha messo in serio allarme i dirigenti pubblici che temono di rimanere schiacciati tra le pressioni della politica nell'attuare i desiderata d'indirizzo programmatico amministrativo e la responsabilità per eventuali danni erariali che la Corte dei Corti possa chiamare loro a rispondere. Comprensibile lo scetticismo di alcune associazioni di categoria che rilevano come sia difficile conciliare le aspirazioni del consenso democratico con i vincoli di finanza pubblica cui i dirigenti sono tenuti a non valicare. D'altronde, anche a livello nazionale lo stesso Governo tecnico è stata un'esperienza amara che ha segnato i punti di discrimine inconciliabili tra la politica che insegue le facili aspettative dell'opinione pubblica e la competenza costretta suo malgrado a dover far quadrare i conti con l'onere di tutelare l'erario dagli assalti della spesa incontrollata per mantenere l'obiettivo di evitare i fallimenti per eccesso di debito. 

Con la nostra riforma invece, i dirigenti potranno rinnegare le deliberazioni della politica prova a rassicurare la Madia. Staremo a vedere nel testo definitivo se quella che verrà partorita dallo "young power" di palazzo Chigi sarà stata una Riforma risolutiva anche su questo tema oppure, l'ennesimo papocchio come in tanti temono...

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Tutta la responsabilità ai dirigenti, per salvare sindaci e presidenti

marzo 28, 2015 at 9:04 admin

La responsabilità erariale sarà tutta in capo ai dirigenti, è quanto prevede un emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali. Il Governo quindi riceverà nella delega anche il compito di dettagliare la fattispecie dei casi di responsabilità contabile che non rientreranno nella sfera della politica. Secondo il relatore Pagliari il rafforzamento della separazione tra politica e gestione sarà un punto qualificante della Riforma PA targata Renzi, che proprio del riordino della dirigenza ha fatto un obbiettivo irrinunciabile. Il testo della Riforma approderà in aula il 2 aprile. Tra le novità di rilievo anche l'istituzione del dirigente alle disabilità con compiti specifici per favorire l'inserimento di lavoratori con handicap.

 

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L'informatica che verrà, tavola aperta a docenti e studenti

marzo 28, 2015 at 7:11 admin

 

L'intelligenza artificiale che sostituirà i nostri PC nel prossimo futuro supera l'immaginazione della fantascienza più ardita. A Napoli, il 10 aprile alle ore 16:30 si ritroveranno sperimentatori e teorici alla tavola aperta a docenti e studenti presso l'istituto di Studi Filosofici per una settimana di studi con l'opportunità di porre domande sulle prospettive per l'avvenire e sui primi prototipi.

 Fonte

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Segretari Comunali, albo cancellato, restano le funzioni

marzo 28, 2015 at 5:25 admin

L'albo dei segretari comunali sarà cancellato, saranno mantenute invece le funzioni svolte da questi Dirigenti che confluiranno nel Ruolo Unico: coordinamento amministrativo, attuazione indirizzo, controllo di legalità, rogiti. Sarà prevista una normativa transitoria per la quale, le funzioni continueranno ad essere esercitate dagli attuali iscritti all'Albo nei prossimi tre anni successivamente, saranno assegnate pescando dal Ruolo Unico od anche a soggetti esterni alla PA purché in possesso dei requisiti culturali e professionali.

Fonte

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Torluccio, Uil-Fpl: il piazzista fiorentino e la venere di botticelli stanno demolendo la PA

marzo 22, 2015 at 12:38 admin

Il Torluccio fuorioso: il piazzista fiorentino e la Venere di Botticelli stanno demolendo la Pubblica Amministrazione. Ora ci tocca sentire anche il sottosegretario Zanetti affermare che il Job act va applicato anche al pubblico impiego altrimenti sarebbe una ingiustizia. Bene, applichiamo tutte le regole del settore privato allora visto che abbiamo i contratti bloccati per legge, paghiamo tasse sulle assenze per malattia, ci sequestrano la liquidazione per 24 mesi, siamo stanchi di porgere l'altra guancia, risponderemo punto per punto (FONTE)

 

 

Uil-Fpl, Torluccio, piazzista fiorentino e la venere di botticelli stanno demolendo la PA.pdf (97,33 kb)

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Cisl, Furlan: la coalizione sociale nasce dalla confusione della politica

marzo 21, 2015 at 11:50 admin

 

Annamaria Furlan segretario della Cisl, sottolinea come la proposta di Landini per una colazione sociale è frutto della stagione molto confusa che attraversa la politica, autoreferenziale e che tende a ridurre il perimetro del gioco democratico al rapporto diretto con gli elettori peraltro in numero costantemente decrescente. Il sindacato però deve puntare a recuperare la rappresentanza dei lavoratori intercettando la tutela di tutte le tipologie di lavoro con gli strumenti della contrattazione cercando di interpretare i cambiamenti del paese e la complessità della modernità. Il sindacato non può diventare l'incubatore di un movimento politico, ruolo politico del sindacato deve esprimersi nella mediazione tra gli interessi di cui è portatore e gli interessi generali...(FONTE)

 

 

Furlan, idea di coalizione sociale è frutto della confusione politica.pdf (3,35 mb)

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Dettori-Camusso, fronte comune anti Landini

marzo 21, 2015 at 8:52 admin

Le segreterie della Funzione Pubblica e della Confederazione Generale CGIL hanno fatto fronte comune contro l'idea lanciata dal leader dei metalmeccanici Landini di una coalizione sociale che trascini nell'agone politico le forze del lavoro. Il sindacato che si fa partito di sicuro non contribuisce a riunificare il mondo del lavoro ha dichiarato Rossana Dettori, anche se va riconosciuto che da troppo tempo c'è un vuoto nel dialogo sociale perché la politica non ascolta le istanze del lavoro. Il sindacato però non può rinunciare al proprio ruolo negoziale. Fare politica e fare sindacato NON sono la stessa cosa chiarisce Susanna Camusso, il sindacato fa politica sui luoghi di lavoro con gli strumenti della contrattazione che gli sono propri mentre darsi un programma politico generale perdere l'indispensabile autonomia ed andare oltre la rappresentanza dei lavoratori che resterebbe indifesi ed in questo momento particolare non possiamo permetterlo...(FONTE.1) - (FONTE.2)

 

 

 

Dettori, un sindacato che si fa partito non riunifica il mondo del lavoro.pdf (67,12 kb)

 camusso, politica e sindacato NON sono la stessa cosa.pdf (2,17 mb)

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Insegnare ed educare, sarebbe già una buona scuola

marzo 21, 2015 at 4:52 admin

Che cosa è una "buona scuola"? Non solamente edifici in ordine, lavagne interattive, assunzioni di precari. A ben riflettere, se la scuola è ciò che sarà il paese dopo un paio di decenni. oggi osserviamo che abbiamo troppi parlamentari semianalfabeti ad esempio, spesso incapaci di esprimersi nella lingua della stessa nazione che rappresentano; che l'illegalità e la corruzione sono comportamenti entrati nel costume comune; che all'università arriva un gran numero di studenti che non sa scrivere senza errori, che non sa riassumere correttamente un testo. Segnali che per avere una "buona scuola", bisogna innanzitutto avere una idea di società e di cittadini che si vogliono formare, un progetto pedagogico che punti a valori culturali e morali. Perché la "buona scuola" tra qualche decennio ci restituisca un paese migliore, bisogna allora che non rincorra ossessivamente ogni modernità, ma si dedichi a formare le coscienze senza rinunciare alle materie quali la letteratura, le scienze, la matematica, la storia fondamentali per un corretto sviluppo evolutivo. Perché tra venti anni si possano ragigungere i traguardi e le mete di una società avanzata, bisogna che la "buona scuola", non rinunci rassegnata alla sua funzione educativa per eccessiva indulgenza e ritrovi quel sano senso del rigore e della disciplina elementi essenziali per l'ordine di domani. Purtroppo, sappiamo che nulla di tutto ciò accadrà perché in fondo, quella idea alta e forte di paese l'abbiamo smarrita per sempre...(FONTE)

 

 

La scuola è ciò che sarà il paese tra un paio di decenni.pdf (2,97 mb)

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