non reddito, ma investimenti, lavoro ai giovani e taglio di tasse ai dipendenti, Barbagallo appunta il Governo

giugno 10, 2018 at 10:09 admin

Del Governo grilloleghista, Carmelo Barbagallo dice di aver apprezzato il richiamo al nuovo patto sociale, ma avverte i leghisti: tagliare le tasse va bene, purché il taglio sia praticato a lavoratori dipendenti e pensionati sui quali grava un peso fiscale superiore a tutti gli altri paesi UE. Ai cinquestelle rimprovera invece la soluzione del reddito di cittadinanza che va sostituita con l'alternativa degli investimenti per offrire lavoro ai giovani e sui minimi salariali, a Di Maio ricorda che ci sono già i Contratti collettivi nazionali. Non possiamo creare poveri rinunciando agli investimenti per poi decidere di aiutarli spendendo risorse per garantirgli un reddito [fonte.1] - [fonte.2]

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aggiornamento e formazione del pubblico impiego, un grande futuro dietro le spalle

giugno 9, 2018 at 2:13 admin

Inadeguata ed anacronistica la formazione dei dipendenti pubblici. Così la descrivono gli esiti di una indagine su di un campione di dipendenti pubblici intervistati nel corso del Forum PA 2018. I quali in verità ritengono di possedere competenze superiori a quelle impiegate per svolgere le mansioni loro assegnate e soprattutto dichiarano di averle acquisite lungo processi di apprendimento autoformativo. Di diverso avviso si dicono invece imprese e cittadini, costretti ad intergire con il personale delle Pubbliche Amministrazioni denunciano molto spesso carenze gestionali ed organizzative ed evidenti deficit relazionali e di comunicazione. L'aggiornamento professionale è infatti ancora incentrato sugli aspetti normativi e procedurali mentre tutto quanto concerne l'acquisizione delle abilità manageriali, delle conoscenze linguistiche, delle indispensabili capacità relazionali e di comunicazione col pubblico che pure darebbero un impulso notevole alla modernizzazione della PA digitale, sono aspetti relegati in secondo piano che restano del tutto marginali nei piani di offerta formativa riservata ai dipendenti [fonte]

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l'iperfetazione regolatoria manda in crisi gli uffici del personale, molti Comuni si affidano a società esterne

ottobre 21, 2017 at 10:48 admin

Scadenze, nuove norme che moltiplicano gli adempimenti, aggiornamenti e modifiche della legislazione tecnica e di settore che si susseguono ogni anno, unito all'assottigliamento progressivo del personale per cessazioni e malattie aggravato dal blocco del turn-over negli anni della crisi, hanno molto spesso mandato in crisi gli uffici del personale che non riescono a stare dietro alla crescente mole di lavoro. Soprattutto gli Enti Locali ed in numero sempre più numeroso, sono stati costretti a far ricorso all'ausilio di agenzie e società specializzate per far fronte puntualmente alla crescente domanda di servizi ed anche per non incorrere in sanzioni. L'iperfetazione regolatoria e la complessità del quadro tecnico normativo infatti, moltiplicano le eventualità di incorrere in errori ed elusioni dei dispositivi di applicazione delle norme. Sono questi i motivi che hanno spinto molti Enti negli ultimi anni ad affidare la gestione economica del personale a società esterne specializzate che assicurano una gestione professionale di qualità [fonte]

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Pensionati Statali, dal 1° luglio arriva la quattordicesima

giugno 3, 2017 at 3:18 admin

Buone notizie, per 125mila pensionati del pubblico impiego già dal 1° luglio 2017 arriva la quattordicesima. Sono 437 euro in più per coloro che non superano i 1500 euro lordi mensili di pensione. Anche questa a Boeri, presidente dell'Inps, non va giu' per due ordini di motivi: innanzitutto perché a suo dire il numero esiguo degli aventi diritto nel pubblico impiego è la semplice risultante che mediamente gli Statali godono di pensioni generose (chi)? In secondo luogo perché i limiti di reddito sono soggettivi e non familiari e questo potrebbe in teoria, "arricchire" nuclei familiari che già godono di ampie disponibilità (quali)

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Boiardi di Stato, il nuovo stipendio sarà calcolato sul fatturato

ottobre 23, 2016 at 9:02 admin

400 milioni, è la spesa annuale che grava sull'erario per sfamare i 26.500 dirigenti delle società Partecipate dallo Stato e dagli Enti pubblici. In verità i numeri dello stipendificio di questo speciale settore degli apparati pubblici sarebbero di gran lunga superiori: 37.000, ma molti boiardi di Stato hanno la fortuna di ricoprire più incarichi per cui il numero di buste-paga emesse complessivamente a fine mese risulta nettamente superiore al numero dei percettori. Una economia parassitaria che fatte salve alcune realtà produttive essenziali capaci di generare utili, soprattutto negli enti territoriali ha il solo scopo di sottrarre quote significative al mercato per finanziare le clientele della politica locale. Se alla crisi per assurdo si potesse assegnare un merito, questo andrebbe sicuramente ai tentativi di riordino per molti versi velleitari, indotti dalle necessità di bilancio. Ebbene, nell'ambito della riforma delle Partecipate delegata ad agosto 2016, sta per essere emanata una sforbiciata agli stipendi dei cosiddetti "manager" pubblici con una diversificazione dei tetti stipendiali in ragione del fatturato prodotto dalle cosiddette imprese a capitale pubblico, del numero di dipendente amministrati e della massa d'investimenti impiegata. Le fasce quindi dovrebbero incrementarsi a cinque dalla tre originarie e l'ultima, quella nella quale sono comprese le aziende minori, dovrebbe subire un taglio più sostanzioso del tetto stipendiale diminuendo dagli attuali 120.000 euro a poco più di 95.000. Sono in molti quelli che sperano che non sia solo una burla referendaria...[fonte]

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Comuni, sempre meno dipendenti, ma sempre più donne

aprile 25, 2016 at 12:53 admin

 Secondo il rapporto dell'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale, nei Comuni italiani dal 2007 al 2014 per effetto del blocco del turn over il personale calato di ben 62.000 unità. Quando la misura sarà giunta al termine conclusivo, sarà raggiunto l'obiettivo fissato di riduzione del numero complessivo programmato di dipendenti negli EELL per un totale di 80.000 unità. Il risvolto negativo di questa "revisione della spesa" è presto noto: solamente 11% dei dipendenti comunali ha un'età inferiore ai 40 anni. Con tutto quanto consegue da questo dato numerico in termini però di efficienza ed ammodernamento della macchina amministrativa dello Stato. In compenso, si registra sempre una maggiore presenza femminile nelle Amministrazioni Locali pari al 53% di donne sul totale dei dipendenti confermando la tendenza generale che vede l'impiego pubblico come scelta preferita dalle lavoratrici evidentemente meglio garantite nei diritti e nella conciliazioni dei tempi ed in ultimo anche nella tipologia di offerta lavorativa, di quanto non avviene nel settore privato. Lavorare per babbo Stato è ancora meglio che lavorare per il padrone...(fonte)

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Le mani del MEF nelle tasche dei Comunali, prelevati 740 euro in 5 anni

febbraio 7, 2016 at 11:30 admin

Uno studio della Cgil sul rendiconto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, ha appurato che le ispezioni dei funzionari del Ministero dell'Economia e delle Finanze sono andate ad incidere direttamente sull'autonomia negoziale dei Comuni ed hanno finito per mettere letteralmente le mani nelle tasche dei lavoratori dipendenti dalle Amministrazioni Comunali prelevando in media 740 euro dalle buste paga in cinque anni. Tagli sperequativi praticati sul salario accessorio ben oltre le proporzionalità del Decreto Legge Tremonti n. 78/2010 infatti, ad una riduzione complessiva del personale impiegato presso i Comuni pari all'8,5% sono corrisposti tagli ben superiori ai salari nella misura quasi doppia del 15,69%. I numeri messi sotto la lente di ingrandimento dalla Cgil, vengono fuori da uno studio rilevato sui dati delle città Capoluogo di provincia (fonte - fonte città)

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Partecipate, dal TU ristrutturazione annuale ed obbligo di dismissione con bilancio in perdita

gennaio 31, 2016 at 11:18 admin

Le novità della riforma non riguardano esclusivamente la PA propriamente intesa, ma si estendono anche al variegato mondo delle società Partecipate dallo Stato e dagli Enti locali. La nuova regolamentazione va ad incidere direttamente sulle norme costitutive, sugli assetti operativi e sui risvolti che questi determinano nella gestione del personale eventualmente in esubero. Cominciamo con ordine: il TU introduce la novità di una relazione tecnica di piano operativo annuale al 31 dicembre da trasmettere alla Corte dei Conti ed all'organismo nazionale di vigilanza, con l'obbligo qualora ricorrano i presupposti, di fusione o soppressione della società in perdita per quattro anni su cinque oppure che omette di presentare il bilancio in un triennio. La soppressione può avvenire per liquidazione della società o vendita del pacchetto azionario detenuto dalle Pubbliche Amministrazioni. Per quanto riguarda la gestione che qui più interessa i frequentatori abituali del Lavoratore, il personale delle società a partecipazione pubblica che verrà a trovarsi in esubero, andrà in un elenco classificato in profili professionali, gestito dalla FP nazionale e dal quale dovranno attingere tutte le altre società pubbliche operanti sul mercato dei servizi e degli affidamenti diretti. Queste ultime, nel caso perderanno le gare dei servizi messi a bando, vedranno il personale in esubero riassunto per Legge dalle nuove società private subentranti...(fonte)

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Dettori, sono per licenziare in tronco quando si accerta un reato, ma il job act non c'entra con la PA

dicembre 8, 2015 at 3:53 admin

Io sono per il licenziamento in tronco, quando è accertato un reato. Ma il job act nulla a che fare col pubblico impiego, a parlare è il segretario cgil della funzione pubblica, Rossana Dettori che prosegue: ho letto parola per parola la sentenza della Cassazione n.24157/15 e da nessuna parte dice che si devono applicare le norme del "job act" alla pubblica amministrazione. Al pubblico impiego si applica lo Statuto dei lavoratori che prevede il licenziamento per giusta causa, la riforma Fornero ha solamente ridimensionato la fattispecie, ma i contratti già prevedono il licenziamento in caso di assenze ripetute, ritardi, maltrattamento degli utenti, furti, accettazione di regali. Nel 2014 sono stati infatti licenziati più di 100 dipendenti pubblici. Se però non sussistono i motivi, il lavoratore ha diritto al reintegro e se la Madia vuole confermare il principio nei Decreti attuativi della sua riforma, a noi va bene...(fonte)

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Uil-PA: il governo offende gli Statali, solo 600 milioni per rinnovare i contratti

agosto 26, 2015 at 4:28 admin

Quella del Governo è una provocazione dice Nicola Turco segretario generale di Uil-PA. Una offesa prevedere solamente seicento milioni di stanziamento nella Legge di Stabilità per rinnovare dopo cinque anni i contratti dei lavoratori pubblici. Analogamente a quanto è accaduto con la restituzione del maltolto ai pensionati, si intende aggirare la Sentenza della Consulta, ma noi faremo una forte opposizione promette Turco, sono cinque anni che i dipendenti pubblici non vedono un euro e gli effetti del congelamento si riverbereranno sui trattamenti previdenziali. Secondo i calcoli della stessa Avvocatura dello Stato se in cinque anni il Governo ha realizzato economie per 35 mld comprimendo i salari, allora deve mettere nel piatto per i prossimi rinnovi almeno 7 mld chiosa Turco...

 

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