ottobre 3, 2015 at 3:50
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admin
Finalmente, pare proprio che sia pure a fatica, la trattativa sui rinnovi contrattuali si possa considerare avviata. Il ministro Madia infatti, ha dato pieno mandato all'Aran perché trovi un accordo con le parti sociali sull'applicazione della Legge Brunetta (Dlgs.150/2009), per l'accorpamento da 11 a quattro dei comparti di contrattazione del pubblico impiego. E' il primo passo cui si erano detti pronti Cgil, Cisl, Uil già a fine settembre. Un accordo propedeutico a determinare i nuovi livelli retributivi questo, per gli Statali di ogni ordine e grado. Più che dalla volontà degli attori, l'avvio è stato reso possibile dalla Sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il congelamento degli incrementi salariali a tempo indefinito. Un blocco che ha congelato anche l'organizzazione dei servizi sottolinea Faverin della Cisl, per il quale bisogna ripartire con la contrattazione puntando sulle competenze e le professionalità acquisite per ricostruire un sistema di servizi avanzati, veloci e di qualità...(fonte)
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Tags: rinnovi, contratti, Aran, negoziato, Legge, Brunetta, comparti, riduzione, retribuzioni, salari, Sentenza, Consulta, convocazione, Sindacati, Statali
agosto 26, 2015 at 11:05
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admin
In prossimità dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, si registra ancora una gran confusione che non si risolverà soltanto con la determinazione di un congruo stanziamento nella Legge di Stabilità. La riforma Brunetta ha rivisitato infatti i comparti di contrattazione riducendoli a quattro ed è intervenuta anche direttamente sulle materie oggetto negoziale per cui i contratti vigenti si trovano a disciplinare tante situazioni e materie che invece sono diventate di esclusiva competenza legislativa. Ad esempio, su concertazione, esame congiunto, informazione, anche i giudici del lavoro non avendo un quadro normativo chiaro e definitivo hanno emesso sentenze contraddittorie. Sarà quindi uno dei compiti più ardui nei nuovi contratti quello di fare chiarezza interpretativa ed univoca sull'applicazione delle norme. Ne frattempo però una nota positiva di chiarezza riguarda i contratti integrativi che con la Sentenza della Consulta non sono più vincolati agli cifre del 2010 tanto meno dovranno sottrarre dal fondo salario accessorio le quote facenti capo ai cessati.
luglio 25, 2015 at 2:04
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admin
Il Governo è al lavoro per preparare la Legge di Stabilità e fonti accreditate riferiscono che per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego abbia appostato poco più di un miliardo, 1.2 per l'esattezza. Costretto dalla Sentenza della Corte Costituzionale a mettere fine al blocco dei contratti per i dipendenti pubblici dopo sei anni, al Tesoro sarebbero allo studio manovre per reperire risorse che allo stato non vi sono e l'orientamento è quello di mantenere al minimo gli incrementi degli stipendi statali in considerazione degli 80 euro di credito d'imposta già percepiti nonostante che la Ragioneria abbia confermato la cifra di 11 miliardi risparmiati nell'ultimo quinquennio con il protrarsi del blocco ai rinnovi dei contratti. Altri 400 milioni poi, sarebbero stanziati nella prossima finanziaria a titolo di vacanza contrattuale che andrà a coprire i risarcimenti parziali dei mancati rinnovi dalla data di emanazione della Sentenza della Corte Costituzionale fino al 31 dicembre 2015. Il prossimo contratto sarà valido per il triennio 2016-2018 ed a differenza delle precedenti tornate, riguarderà quattro comparti in totale dai 16 che erano prima dell'entrata in vigore della Riforma Brunetta D.Lgs.150/09 (fonti 1 e 2).
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Tags: rinnovi, contratti, CCNL, comparti, Legge, Riforma, PA, Brunetta, credito, imposta, incrementi, salari, retribuzioni
giugno 26, 2015 at 12:18
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admin
Proseguiranno più spedite le trattative dei rinnovi contrattuali per il prossimo triennio 2016-18, la Riforma Brunetta ha infatti ridotto a quattro i comparti, dalla dozzina che erano nel 2009 quando il negoziato andò avanti per oltre un anno. E' calcolato in 12,4 miliardi il costo complessivo. Recupereremo anche cinque mesi del 2015 perché le norme che bloccavano i rinnovi decadano automaticamente dal giorno di pubblicazione della sentenza...