Omissione d'atti e risarcimento del danno all'immagine calcolato sull'eco mediatico, le pene accessorie al nuovo licenziamento

gennaio 30, 2016 at 7:53 admin

Abbiamo una notizia: i Decreti attuativi della Riforma Madia andranno in Gazzetta Ufficiale dopo Pasqua non prima di essere passati all'esame del Consiglio di Stato, della Conferenza delle Regioni e delle Commissioni Parlamentari per il necessario parere non vincolante. Senza dubbio però le anticipazioni che più hanno fatto rumore sugli organi di stampa e solleticato gli appetiti dell'opinione pubblica sono state le nuove procedure semplificate dei licenziamenti disciplinari. A colpire non è solamente la fulminea sospensione automatica dal servizio e dallo stipendio entro le 48 ore successive qualora il dipendete venga colto in flagranza d'illecito a falsificare la propria presenza sul posto di lavoro, ma anche l'obbligo che rimane in capo al Dirigente del settore di trasmissione contestuale al Servizio Disciplina ed alla Corte dei Conti che dovrà in via equitativa quantificare il danno all'immagine della PA in ragione dell'eco mediatico riverberato dalla vicenda, entro tre mesi dalla conclusione del procedimento che comunque dovrà avere termine in trenta giorni. Punto qualificante del provvedimento, è l'intimazione per Legge al Dirigente di adempiere i propri doveri di vigilanza pena il licenziamento a sua volta e l'imputazione penale di "omissione d'atti d'ufficio". Praticamente una mina posta sul terreno del quieto vivere dove pascolano da sempre furbi controllori e pigri controllati (fonte)

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