giugno 25, 2015 at 2:13
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admin
Bloccare i rinnovi dei contratti nel pubblico impiego è legittimo, ma prolungare sine die il blocco degli incrementi salariali è illegittimo. Sarebbero questi gli esiti della Sentenza secondo quanto trapelato dalla Corte Costituzionale che al momento in cui scriviamo non ha ancora depositato la pronuncia sul ricorso per i mancati rinnovi dei contratti pubblici. Attenta quindi a non aprire voragini nel bilancio dello Stato come si temeva, la Corte ha comunque ristabilito il principio Costituzionale all'equa retribuzione dichiarando la sopravvenuta illegittimità del protrarsi del blocco dei rinnovi contrattuali.
Cgil, Cisl, Uil in un comunicato unitario hanno chiesto l'immediata convocazione del Governo al tavolo negoziale sottolineando come la Sentenza della Consulta abbia posto un limite all'attività legislativa quando sacrifica i diritti in favore delle politiche di bilancio...(fonte.1 - fonte.2)
giugno 15, 2015 at 11:54
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admin
Notizia confortante per i tanti giovani che ancora non hanno abbandonato l'idea del posto fisso. Col Decreto Legge Enti Locali approvato in CdM giovedì scorso 11 giugno 2015 si ritorna a parlare concretamente di assunzioni a vario titolo nella Pubblica Amministrazione. Segnatamente i Comuni potranno indire concorsi per il personale dei servizi educativi e dell'infanzia, Provincie e Città Metropolitane potranno prorogare i contratti in scadenza a TD anche quelle che avessero sforato il patto di stabilità. Per favorire la ricollocazione del personale soprannumerario delle Provincie, sempre i Comuni potranno assumere anche nel caso avessero violato i termini di pagamento delle fatture inoltre, i dipendenti delle Provincie collocati in comando oppure distaccati presso altre Amministrazioni, saranno assunti in pianta stabile dalle stesse Amministrazioni presso le quali prestano servizio. I Comuni inoltre potranno assumere anche Agenti di Polizia Locali stagionali (fonte)
giugno 5, 2015 at 12:52
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admin
Ascoltata alla Camera sul ddl Madia di riforma della Pubblica Amministrazione, la Cgil ha argomentato molto negativamente le sue valutazione su quella che ha definito una riforma centralista e verticistica, nel solco della precedente riforma Brunetta che anzi se possibile peggiora perché cancella del tutto la contrattazione dal sistema regolatorio del rapporto d'impiego che torna ad essere normato dalla Legge come negli anni '50 uniformando a criteri ministeriali quella che invece è una organizzazione plurale di ambiti e territori differenti senza tener in conto alcuno la qualità e l'efficacia di servizi al cittadino escluso del tutto dal raggio di partecipazione alla valutazione di merito. Un ridisegno che non tenendo in debito conto le peculiarità delle molteplici amministrazioni coinvolte, si rende inapplicabile mentre avrebbe dovuto contenere principi cardini generali regolati in modo armonioso dalla contrattazione...(fonte)
maggio 14, 2015 at 10:08
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Non ancora metabolizzata del tutto la grana della rivalutazione pensionistica, che prossimo sta per arrivare il 23 giugno un nuovo pronunciamento della Corte Costituzionale sul blocco dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Un primo diretto è già andato a segno, ora un gancio sinistro potrebbe mettere definitivamente KO i conti del Governo che però si sente sicuro su questo punto: prima approviamo le riforme per la crescita, poi possiamo riparlare di rinnovi contrattuali fa sapere per bocca della Madia che prosegue: la Corte nel 2013 ha chiarito che i rinnovi nel pubblico impiego possono essere disattesi se circoscritti temporalmente per motivi di risanamento della finanza pubblica senza contare che abbiamo già dato gli 80 euro! Non basterà quindi un primo accenno di crescita certificato dall'Istat, bisognerà che questa si irrobustisca e diventi stabile perché si possa parlare di firmare nuovi contratti di lavoro e vedere qualche incremento di salario in busta paga, par di capire. Poi Madia pone l'accento sulla riforma della PA approdata alla Camera con quelle che considera importanti novità sulla dirigenza pubblica: i dirigenti non si faranno tutta la carriera in un solo ufficio, chi darà voti uguali a tutti i dipendenti sarà penalizzato. La valutazione sarà determinante per la scalata tra prima e seconda fascia. Le assunzioni avverranno solo per concorso, il numero dei dirigenti esterni negli Enti Locali sarà ridotto al minimo...(fonte)
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aprile 7, 2015 at 6:22
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La Riforma Renzi va in aula al Senato, in settimana già si inizia a votare. Valanga di emendamenti sulla decadenza dei dirigenti dal ruolo unico in caso di mancata ricollocazione, ma la licenziabilità per i ruoli apicali alle dipendenze dalla Pubblica Amministrazione sembra un punto irrinunciabile alla Madia. Il potere di licenziamento farà capo esclusivo all'Amministrazione, non più alla Commissione istituita ad hoc. Non si potranno più assumere dirigenti per incarico ad personam, la selezione dovrà necessariamente essere aperta ad una rosa di candidati. Da rilevare che sono stati dettati anche limiti alle assunzione di personale precario, un archivio centrale presso l'Aran gestirà la programmazione delle assunzioni sotto il controllo diretto del Ministero. Ritorno alla ribalta anche per la staffetta generazionale ed il part-time degli impiegati anziani...(Fonte)
aprile 7, 2015 at 12:27
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Provincie e Città Metropolitane, sarà dura lotta avvertono le OO.SS. Dalla bozza di Decreto sottoposta, si evince un approccio ragionieristico di equiparazione delle tabelle stipendiali per il personale in rampa di mobilità: tagli al salario accessorio che va a sostegno della produttività e forma tra il 20 ed il 40% del salario netto; nessuna garanzia per personale precario, esuberi senza alcun progetto di ricollocamento, pensionamenti senza copertura finanziaria. Il sindacato si mobilita ed ha indetta una prima manifestazione unitaria per 11 aprile a Roma, Piazza Santi Apostoli - ore 10. (Bozza del DPCM - caos Provincie - comunicato unitario - Manifestazione 11 aprile)
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marzo 28, 2015 at 9:04
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La responsabilità erariale sarà tutta in capo ai dirigenti, è quanto prevede un emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali. Il Governo quindi riceverà nella delega anche il compito di dettagliare la fattispecie dei casi di responsabilità contabile che non rientreranno nella sfera della politica. Secondo il relatore Pagliari il rafforzamento della separazione tra politica e gestione sarà un punto qualificante della Riforma PA targata Renzi, che proprio del riordino della dirigenza ha fatto un obbiettivo irrinunciabile. Il testo della Riforma approderà in aula il 2 aprile. Tra le novità di rilievo anche l'istituzione del dirigente alle disabilità con compiti specifici per favorire l'inserimento di lavoratori con handicap.
Fonte
marzo 28, 2015 at 5:25
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L'albo dei segretari comunali sarà cancellato, saranno mantenute invece le funzioni svolte da questi Dirigenti che confluiranno nel Ruolo Unico: coordinamento amministrativo, attuazione indirizzo, controllo di legalità, rogiti. Sarà prevista una normativa transitoria per la quale, le funzioni continueranno ad essere esercitate dagli attuali iscritti all'Albo nei prossimi tre anni successivamente, saranno assegnate pescando dal Ruolo Unico od anche a soggetti esterni alla PA purché in possesso dei requisiti culturali e professionali.
Fonte
ottobre 15, 2012 at 10:00
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admin
Il secondo anno di Renzi a palazzo Chigi è cominciato con gli annunci come il primo. L'intervista è davvero lunga e tocca tutti i temi dell'attività di Governo, ma quello che a noi interessa lo potete leggere alle pagine 33 e 34 del settimanale L'Espresso del 12 marzo 2015: nella delega della riforma Madia è prevista anche la riorganizzazione dei corpi di Polizia, saranno quattro in tutto (mica pochi). La prossima PA assumerà a modello l'I-PHONE: un solo codice di accesso e tante applicazioni. Basterà un SMS per pagare le tasse. Eppure questa, pare di ricordare che l'abbiamo già sentita...Approvata la Legge Delega, Renzi promette che smoterà molte cose della pubblica Amministrazione: i ministeri si "parleranno" ed i compiti di ciascuno saranno riparti senza duplicazioni di competenze. Aspirazione leggittima anche questa, sin dai tempi di Luigi Einaudi. Una notizia confortante la riserva però ai precari della scuola: ha promesso a Mattarella di NON abusare dei Decreti Legge riferisce, ma se la discussione del ddl-scuola dovesse impantanarsi in Parlamento, allora si procederà all'assunzione per Decreto. Il tempo che si è dato è quello di sei mesi per concludere le operazioni necessarie alle assunzioni attraverso le vie ordinarie. Auguri...(FONTE)
PA modello i-Phone, precari assunti per Decreto.pdf (7,15 mb)