Mentre i sindacati annunciano scioperi, una class-action del Codacons chiede il risarcimento danni per mancati rinnovi contrattuali

novembre 29, 2015 at 11:35 admin

Nuovo contratto di lavoro per il pubblico impiego entro l'anno, oppure sarà sciopero si annuncia dal palco della manifestazione di piazza Venezia in Roma ieri, 28 novembre. Noi però non facciamo chiacchiere e proclami come il sindacato, abbiamo già pronta una class-action contro lo Stato che punta al risarcimento dei danni che una legge illegittima ha procurato ai lavoratori del pubblico impiego recita il comunicato del Codacons. Forti della sentenza della Consulta, l'azione collettiva promossa dai consumatori mira non a riscuotere gli arretrati dei contratti espressamente escluso dalla stessa sentenza della Corte Costituzionale, bensì ad ottenere per i cittadini-lavoratori del pubblico impiego, un equo indennizzo come previsto dalle norme. Per i sindacati, non risponde però al vero che mancano le risorse per rinnovare i contratti pubblici, basta attingere ai risparmi ottenuti col taglio di trecentomila posti di lavoro ed ai miliardi ricavati dal congelamento delle retribuzioni che va avanti dal 2010. I lavoratori in pratica, si sono già pagati di tasca propria i rinnovi che il Governo non vuole adeguatamente finanziare (fonti: 1 - 2 - 3)

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Umilianti e vergognose le risorse per rinnovare i contratti, la Corte Costituzionale ha dato indicazioni precise: chiediamo 150 euro di aumenti

novembre 28, 2015 at 10:50 admin

 Camusso: la si smetta di umiliare i lavoratori pubblici e di non riconoscere il loro lavoro. E' il loro impegno quotidiano che garantisce la qualità di vita dei cittadini. Il governo, che parla di modernizzazione e innovazione, poi si rifiuta di rinnovare i contratti, continua a bloccare il turn-over ed allora come si può pensare di innovare se si continuano a tenere fuori dagli uffici, dalle scuole e dalle università i giovani? Anche per questo motivo bisogna cambiare la legge Fornero, una legge sbagliata e ingiusta. Serve, un sistema più equo, che permetta a chi non ce la fa più di lasciare il lavoro e ai giovani di inserirsi. Noi troviamo insultanti le cifre previste nella legge di stabilità per rinnovare i contratti. Se il governo non troverà risorse sufficienti per rinnovi dignitosi dei contratti, andremo avanti con altri appuntamenti come questo di oggi..

Barbagallo: bisogna mettere mano alla Legge di stabilità, la Corte Costituzionale ha dato indicazioni precise: noi chiediamo un aumento di 150 euro. La produttività, non può significare sfruttamento dei lavoratori. Il prossimo appuntamento in piazza, non sarà di sabato...

 Furlan: il governo offre 5 euro, si vergogni. Offrire 5 euro per i rinnovi è poco dignitoso sia per i lavoratori e sia per lo Stato datore di lavoro. I dipendenti pubblici ci hanno rimesso troppi euro, dopo sei anni di blocco il Governo deve trovare le risorse per rinnovare i contratti in modo dignitoso. Spero che basti questa manifestazione, altrimenti la nostra lotta non si fermerà...

fonte:  rassegna.it

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Sicurezza sul lavoro, indagine della Uil per capire perché nel privato c'è più attenzione che nel pubblico

novembre 22, 2015 at 10:48 admin

Sicurezza sul lavoro e benessere organizzativo, la Uil si è fatta promotrice su tutto il territorio nazionale di una approfondita indagine conoscitiva di rilevamento dello stato  di  salute  della Pubblica Amministrazione. L'indagine nasce dalla preoccupazione che ci sia un generalizzato abbassamento dei livelli di sicurezza, sia per i lavoratori pubblici, sia per i lavoratori privati che operano presso le pubbliche amministrazioni. Negligenza e disinteresse si riscontrano da parte dei soggetti adibiti alla salvaguardia dei lavoratori, l'analisi dei dati raccolti si pone ad obiettivo di capire perché nel privato su questi temi esista invece una maggiore attenzione. I risultati dell'indagine consentiranno di mettere in luce i pericoli  derivanti  dalla  crescente  restrizione  del  perimetro  pubblico  e  dal progressivo orientamento verso la privatizzazione dei servizi...(fonte)

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Il 28 novembre in piazza Venezia, comizi contro la mancia degli aumenti

novembre 15, 2015 at 11:09 admin

Il Pubblico impiego il 28 novembre in piazza Venezia a Roma, rifiuterà la mancia stanziata con la Legge di Stabilità per rinnovare i contratti di lavoro fermi da sei anni e punterà il dito contro il Governo perché investa risorse in quella che in fondo è la "prima azienda" del paese. Cgil, Cisl, Uil promettono di non fermare la protesta finché non si otterranno risposte perché non è con la legificazione che si ottengono i cambiamenti necessari nei servizi bensì con la contrattazione ed il superamento dei vincoli a quella decentrata...

 

(fonte)

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EELL, pareggio di bilancio temperato in Stabilità per ricollocare gli esuberi delle Provincie

ottobre 25, 2015 at 4:45 admin

100 milioni di euro sono previsti nella Legge di Stabilità per finanziare gli stipendi dei lavoratori in esubero delle Provincie le cui Regioni di competenza territoriale non hanno ancora applicato la Legge Del Rio e ridefinito le funzioni da assegnare ai Comuni. In questa condizione si ritrovano in otto delle 15 Regioni a Statuto ordinario ed il Governo minaccia il Commissariamento. Inoltre, è previsto una sorta di deroga nella Legge di Stabilità, il pareggio di bilancio temperato, pur di trovare una ricollocazione agli esuberi delle Amministrazioni Provinciali, si autorizza il turn-over all' 80% dei risparmi di spesa per cessazione negli EELL mentre per le Amministrazioni Statali scende al 25% con nuove assunzioni circoscritte ai profili professionali di cui si necessita, le piante organiche non saranno più rideterminate...(fonte)

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Statali, rinnovi in deflazione: aumenti indicizzati ai redditi, alle funzioni ed alle categorie d'appartenenza

ottobre 25, 2015 at 3:09 admin

Eran 300, erano pochi, maledetti ed in ritardo e tali resteranno i milioni stanziati nella Legge di Stabilità, ma la torta sarà divisa tra i soli Statali. Quindi gli aumenti medi mensili in busta paga per questi ultimi, da 8 dovrebbero salire a 14 euro. I dipendenti di Regioni ed EELL rimangono invece nell'incertezza più assoluta, le risorse destinate ai rinnovi dei CCNL saranno definite in un prossimo Decreto ad hoc precisa la Madia. Le novità più significative dei prossimi rinnovi contrattuali riguarderanno tutti i comparti della pubblica amministrazione nello specifico: le modalità di ripartizione degli incrementi salariali non saranno indicizzati all'inflazione ed uguali per tutti come di consuetudine, ma saranno differenziati in ragione dei redditi percepiti, delle funzioni espletate e delle categorie economiche di appartenenza. Questo perché attraversiamo una contingenza inflazionistica prossima allo zero; i comparti di contrattazione per i quali la Madia si è detta sicura di trovare comunque un accordo coi sindacati, saranno ridotti come prescrive la Riforma Brunetta, ma non seguendo i criteri dei livelli di Governo bensì accorpando i settori secondo le specificità professionali, prevedibilmente nasceranno il comparto-scuola ed il comparto-sanità...(fonte)

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Senza di noi è illusorio pensare di riformare la PA e Madia chiede aiuto al sindacato

agosto 6, 2015 at 12:48 admin

Riforma Madia, questa sconosciutaRiforma della Pubblica Amministrazione, il Governo stima che ci vorranno 4-5 anni dall' emanazione dei Decreti attuativi perché dispieghi tutti i suoi effetti. Avrà un impatto sul PIL che si calcola nell'ordine dello 0,4%. Intanto la prima reazione di Cisl, Cgil e Uil è stata di pessimismo: il Governo si illude di poter riformare la PA con nuove norme senza coinvolgere i lavoratori, investire nella formazione e nella riorganizzazione dei servizi. Capita l'antifona, il Ministro Madia chiede aiuto proprio al sindacato perché collabori a premiare il merito ed a selezionare i migliori. Il Governo si è dato 12 mesi per emanare i tredici Decreti attuativi cui si aggiungerà un DPCM ed alcune direttive. La prima norma che entra in vigore da subito è quella del silenzio-assenso per esprimere pareri, nulla osta trascorsi trenta giorni le procedure proseguiranno il loro corso se le Amministrazioni interessate non hanno ancora fatto conoscere le loro decisioni. Per quanto riguarda la Dirigenza pubblica, di rilevante c'è la loro "precarizzazione", potrannno essere licenziati se non ricevono più incarichi scaduti i quattro anni dalla loro nomina con una valutazione negativa. L'eventuale proroga dovrà essere motivata e non potrà durare più di due anni successivi. Pe r favorirne la mobilità, è stato creato il ruolo unico della dirigenza statale, regionale e locale. Un'altra misura che coinvolge più specificamente il personale è quello degli uffici unici dello Stato che sarà nei limiti del possibile rappresentato in una unica struttura territoriale per tutte le sue articolazioni quindi gli utenti potranno trovare in un unico luogo Entrate, Ufficio regionale scolastico, Soprintendenza, Prefettura ecc.ecc. Seguono poi lo scioglimento della Forestale che confluirà nei CC non senza proteste per la militarizzazione di un Corpo di sicurezza civile, la razionalizzazione delle Partecipate che già a settembre potrebbero trovare in un Decreto il nuovo status di semplificazione perché il Governo ha necessità di trovare dieci miliardi nella Legge di Stabilità; il PIN unico con zone wi-fi free in prossimità di siti turistici... 

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Enti locali, via libera dalla Corte dei Conti alle assunzioni senza vincoli

agosto 1, 2015 at 8:50 admin

Logo della Corte dei COnti sezione AutonomieCon la Delibera n. 26 del 20 luglio 2015, la Corte dei Conti sezione delle autonomie, ha chiarito che non vi sono vincoli alle assunzioni per gli Enti Locali e che i risparmi per cessazioni del triennio 2011-2013 disponibili nel 2014, possono essere interamente impiegati per nuove assunzioni perché sono fuori dei vincoli dettati dall'art. 1 comma 424 della Legge 190/14 finalizzato al reimpiego del personale in esubero dei disciolti Enti Provincie. Viceversa, tutti i risparmi accantonati per cessazioni degli anni 2014-2015, nel biennio 2015-2016 sono vincolati alla citata Legge 190/14 e devono essere interamente destinati al riassorbimento del personale provinciale in esubero. Finalmente una buona notizia che potrà restituire un filo di speranza a qualche giovane tra i milioni di disoccupati che particolarmente vocato, ha deciso di spendere le sue energie nell'affannosa attesa di un impiego pubblico. Per tanti altri però, resta l'invito di questa animazioneBlog a guardarsi intorno senza sprecare il tempo migliore, prendere il coraggio a due mani e mettere a frutto i talenti e le competenze acquisite da ciascuno nei lunghi percorsi formativi per fare impresa. E' fondamentalmente di questo che ha bisogno il nostro paese soprattutto nelle regioni meridionali dove si continua imperterriti ad indirizzare i ragazzi al posto sicuro, al lavoro che viene dall'impiego molto spesso fittizio delle tasse. Deve essere un tempo finito quello della pubblica Amministrazione come strumento di ammortizzatore sociale in mano ai partiti, un tempo che ha sciupato le intelligenze di intere generazioni di meridionali oggi, nel mondo globalizzato, bisogna acquisire la necessaria consapevolezza che non è possibile per lo Stato drenare risorse per assistere perché le poche ancora disponibili, devono essere indirizzate alla produzione competitiva. 

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Renzi, la riforma Pa è all'ultimo miglio, sarà Legge prima della pausa estiva delle Camere

agosto 1, 2015 at 7:01 admin

foto Palazzo VidoniLa Riforma della pubblica amministrazione ha superato anche lo scoglio della Commissione Affari Costituzionali del Senato e si avvia in aula per la terza ed ultima lettura "dopo un anno di lavoro" sottolinea Madia, per l'approvazione definitiva già nella prossima settimana e comunque prima della pausa estiva delle Camere garantisce Renzi. Già a settembre avremo i primi Decreti attuativi che saranno divisi in due distinti pacchetti conferma Madia: il primo conterrà le misure per sburocratizzare ed il secondo, conterrà tutti i provvedimenti mirati a far dimagrire gli apparati pubblici. Solamente in ultima battuta, avremo il Decreto Delegato che riformerà la Dirigenza Pubblica e la conseguente scrittura del T.U. del pubblico impiego. Per quanto riguarda l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti sulla insufficienza delle risorse residuali assegnate alle Provincie per le funzioni essenziali, Madia si è detta convinta che sarà garantita la continuità col passaggio alle Regioni delle competenze che furono delle Provincie ed ha auspicato che le Regioni approvino in fretta le Leggi Regionali di regolamentazione. (fonti 1 e 2)

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Contratti pubblici: negoziato breve, 12.4 mld il costo e recupero anche di 5 mesi per il 2015

giugno 26, 2015 at 12:18 admin

post-it rinnovi contratti PAProseguiranno più spedite le trattative dei rinnovi contrattuali per il prossimo triennio 2016-18, la Riforma Brunetta ha infatti ridotto a quattro i comparti, dalla dozzina che erano nel 2009 quando il negoziato andò avanti per oltre un anno. E' calcolato in 12,4 miliardi il costo complessivo. Recupereremo anche cinque mesi del 2015 perché le norme che bloccavano i rinnovi decadano automaticamente dal giorno di pubblicazione della sentenza...

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