Tre ruoli ed una fascia, per Sabino Cassese quella della dirigenza è una riforma coraggiosa

settembre 3, 2016 at 12:56 admin

Una riforma coraggiosa quella della Dirigenza pubblica in attuazione della Legge Madia a parere di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Tre ruoli ed una fascia unica di dirigenza che rompe il mito del posto fisso e della carriera automatica e crea un sistema unico dove ciascun dirigente potrà occupare qualsiasi incarico anche apicale a prescindere dall'anzianità. Apprezzabili secondo Cassese le modalità di accesso quasi esclusive del corso-concorso con esame finale ed assunzione triennale con finalità tirocinanti in qualità di funzionario al termine del quale si ottiene la qualifica di dirigente. Resta residuale il canale di accesso per concorso, superato il quale l'assunzione è a tempo determinato con contratto quadriennale che si trasforma a tempo indeterminato solamente a seguito di una valutazione positiva. Fondamentali per Sabino Cassese sono le Commissioni Nazionali perché il loro operato permetterà di mantenere la necessaria indipendenza ed imparzialità delle scelte dalla politica stabilendo i criteri di conferimento degli incarichi, selezionando la rosa di candidati agli incarichi generali e controllando ex post gli incarichi del ruolo unico per gli enti locali. Una riforma quella della dirigenza che per Cassese va nella giusta direzione perché adotta meccanismi di selezione stringenti, requisiti rigorosi e cosa molto importante, criteri competitivi concorrenti e rompe ogni rigidità aprendo il settore allo scambio di competenze [fonte]

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Il comma 2 della Riforma Madia salva i boiardi di Stato fino alla pensione

agosto 29, 2016 at 12:32 admin

Fino a quando non sarà andato in pensione l'ultimo dirigente generale, gli incarichi messi a bando dovranno essere riservati ai dirigenti in servizio di prima fascia nella misura non inferiore al 30% . Questi i contenuti del comma 2 all'art. 6 del Decreto di Riforma passato in via preliminare al CdM. E sarà il Ministro a decidere che quel "non inferiore" al 30% diventi anche 90%. Spetterà all'organo politico infatti decidere se bandire una selezione esclusiva oppure pubblica [fonte]

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Prociuttifici, enoteche, magazzini, pompe di benzina, dal taglio alle Partecipate saltano 100.000 posti

agosto 14, 2016 at 10:20 admin

Prociuttifici, enoteche, pompe di benzina, magazzini, società professionali, la riforma delle Partecipate dagli Enti Locali approvata in via definitiva, rischia di far saltare 100.000 posti di lavoro secondo i calcoli del sindacato. Sono i numeri che verranno dalle alienazioni obbligatorie di società a partecipazione pubblica che operano in settori non strettamente necessari al perseguimento dei fini istituzionali degli Enti a cui fanno capo. Il Decreto attuativo della riforma detta termini e scadenze precise, gli EELL proprietari ad esempio, hanno sei mesi per chiudere od aggregare le società con bilanci in rosso da quattro anni negli ultimi cinque. Altri sei mesi per comunicare gli esuberi per quelle che restano in regola con i criteri operativi fissati dalla Legge. Tutte, indistintamente, sono obbligate alla trasparenza nell'assunzione di personale. Potranno dotarsi autonomamente di un Regolamento proprio, altrimenti per le assunzioni dovranno automaticamente riferirsi alle norme concorsuali del pubblico impiego. Dovranno chiudere anche le società che operano nel campo dei servizi professionali, del commercio all'ingrosso ed al dettaglio e tutte quelle che non raggiungono un fatturato minimo da un milione di euro. Presso il MEF è stata istituita una speciale unità operativa che vigilerà l'applicazione puntuale del piano di ristrutturazione delle Partecipate. Gli interessi economici, ma soprattutto gli interessi delle clientele elettorali coinvolte, fanno prevedere infatti una resistenza da parte di Regioni, Comuni, Provincie a dare seguito alle norme. Per la resistenza passiva cioè, per i ritardi o le omissioni sono state previste sanzioni fino a 500.000 euro, più difficile invece sarà fare fronte alla prevedibile resistenza legale promossa da Sindaci e Presidenti di Regione in opposizione alla chiusura delle loro riserve elettorali...[fonte.1] [fonte.2] [fonte.3]

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Il 25 agosto il Ruolo Unico sarà Legge, i mandarini ministeriali se ne faranno una ragione

agosto 13, 2016 at 6:40 admin

Il Governo appare determinato, il prossimo 25 agosto il CdM approverà il Decreto attuativo della Delega di Riforma della PA sul riordino della dirigenza pubblica che in alcun modo può rischiare di decadere perché al suo compimento sono vincolate la flessibilità dei conti 2016 concordata con la Commissione Europea ed i Fondi strutturali. La sola incertezza riguarda l'introduzione delle norme transitorie in particolare la salvaguardia richiesta dai Dirigenti Generali in carica, ma i mandarini ministeriali che mal digeriscono il Ruolo Unico e segnatamente la previsione dell'incarico a termine, dovranno per forza di cose venire ad una mediazione anche perché, l'approvazione definitiva di questo pezzo di riforma è propedeutica al rinnovo dei contratti pubblici ed al nuovo T.U. del pubblico impiego che sarà promulgato ad inizio del 2017 [fonte.1] [fonte.2]

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Dopo il TG, col Referendum Costituzionale arrivano gli aumenti di stipendio

luglio 31, 2016 at 9:14 admin

Fortuna dei lavoratori vuole che in Italia quasi ogni anno c'è una scadenza elettorale, diversamente i loro problemi non verrebbero mai al pettine. E così se nel 2014 le europee portarono gli 80 euro nelle tasche dei lavoratori a basso reddito, per questo autunno dopo aver sistemato le direzioni dei TG-Rai, Renzi ha deciso di mettere mano ai rinnovi dei contratti del pubblico impiego in vista del Referendum Costituzionale per il quale la bella Mariele Boschi si è spesa senza risparmio ispirata dall'esimio Verdini. Stavolta però non dà cifre, garantisce solamente sul suo onore che metterà più soldi in finanziaria per rinnovare i contratti degli Statali fermi da sette anni: "una ingiustizia". Il problema è la crescita, sarà dura infatti trovare risorse aggiuntive da mettere sopra i trecento milioni già stanziati per rinnovare i contratti pubblici, la congiuntura concordano tutti dal FMI alla Banca d'Italia, al vecchio Padoan, fa prevedere che si aggirerà intorno allo 0,9% dal 1,2% di crescita segnata nel DEF. Tradotto: votate Sì al Referendum Costituzionale! Se i sondaggi mi diranno che avete messo giudizio, sapremo come e dove trovare i soldi. Il lavoro che abbiamo fatto sulla PA prosegue il ganassa, è tutt'altro che banale. Gli aumenti di stipendio vanno inquadrati nell'ottica più generale delle Riforme che in autunno giungeranno a termine con la promulgazione del nuovo T.U. del pubblico impiego. I licenziamenti in tronco dei furbetti del cartellino ad esempio, segnano il discrimine di un cambiamento culturale nella Pubblica Amministrazione italiana, un approccio diverso che i lavoratori pubblici dovranno avere nei rapporti con il loro datore di lavoro. Pronta la replica della Sorrentino (CGIL-FP): gli stipendi degli Statali non sono fermi, sono tornati indietro al 2008. Dunque...Gli aumenti però non saranno per tutti, i dirigenti con contratti faraonici dovranno aspettare le prossime consultazioni. Resteranno col dente avvelenato finché non gli sarà restituito tutto con gli interessi. Quelli della Rai pagati coi soldi del canone in bolletta rassicurano l'intera categoria: meno fai, più guadagni. L'importante è non contrariare la politica. Ritrova la voce anche la Madia e non era scontato col caldo che fa: i soldi li prendiamo dalla Partecipate. Entro fine agosto ne taglieremo a migliaia. Anche questa s'era già sentita, ma la Marianna stavolta la dà per certa: sono previste sanzioni per le Amministrazioni che non le chiuderanno e poteri sostitutivi d'intervento al Ministero della Economia. Per quanto riguarda gli aumenti di stipendio la priorità sarà data al merito. Pure questa però non è nuova. C'aveva provato Brunetta a suddividere i premi per fasce di merito. Orrore. Non s'è visto nulla dall'oramai lontano 2009. Madia risponde che s'è messa d'accordo coi sindacati ed a metà settembre saranno loro a determinare i criteri di spartizione del salvadanaio premiale in comode fasce di merito che non scontentino nessuno degli aventi diritto. Un'altra riforma portata a termine, in fondo anche il sindacato vota e recuperalo dalla propria è segno tangibile dell'Italia che riparte...[fonte-1]; [fonte-2]; [fonte-3].

 

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Turn over, si allenta il blocco, nascono i problemi interpretativi

luglio 26, 2016 at 11:54 admin

Le forti proteste delle Amministrazioni sulle stringenti norme che hanno bloccato a lungo le assunzioni, ebbero un primo risultato lo scorso 2015 con lo sblocco per educatrici e maestre. Poi a febbraio 2016, una prima comunicazione della Funzione Pubblica ha sbloccato le assunzioni di polizia municipale in alcune regioni. Con la nota 37870 di questo 18 luglio 2016, è stato dato il via libera alle assunzioni per quelle Regioni che avevano esaurito la ricollocazione del personale soprannumerario delle ex Province e della Croce Rossa. Il ripristino delle facoltà assunzionali però, ha fatto nascere dubbi interpretativi circa l'applicazione dele disposizioni per il recupero dei resti del biennio antecedente il 2016/2015 e l'eventuale inclusione degli stessi nel programma triennale di fabbisogno [fonte]

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Ossigeno per le clientele, i sindaci potranno assumere Dirigenti fiduciari a piacimento

luglio 26, 2016 at 10:56 admin

Ossigeno per foraggiare le clientele, con un emendamento al Decreto Enti Locali, la Commissione bilancio della Camera, ha dato il via libera per escludere dai limiti di spesa imposti alle assunzioni a TD, la cooptazione fiduciaria di Dirigenti assunti a chiamata dai Sindaci che rammentiamo, può raggiunge percentuali ragguardevoli del 30% negli Enti Locali a differenza di tutte le altre Amministrazioni dove non può superare il 10%. Una decisione che se fosse confermata dall'Aula, dimostrerebbe una chiara volontà della politica di fidelizzare la dirigenza rompendo quell'equilibrio costituzionale che la vorrebbe separata ed autonoma nei suoi atti di gestione dall'indirizzo politico...[fonte]

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800 milioni l'anno svaniscono in premi di risultati auto liquidati dagli stessi dirigenti

luglio 19, 2016 at 11:40 admin

Premi per 800 milioni di euro ogni anno finiscono nelle tasche dei 48.000 dirigenti pubblici italiani i cui risultati mai alcuno riesce in concreto né a quantificare, né a qualificare. Sono trascorsi 23 anni dal Dlgs. 29/1993 primo tentativo di "privatizzazione del rapporto di pubblico impiego"numerose riforme della Pubblica Amministrazione hanno visto la luce, ma nonostante una produzione legislativa copiosa invano abbia cercato di introdurre organismi di valutazione della performance e criteri di merito per evitare la distribuzione indiscriminata di premi, questi continuano ad essere assegnati secondo criteri astratti ed evanescenti e di più, molto spesso i regolamenti sono scritti dagli stessi percettori delle ingenti somme premiali, assumono gli adempimenti di routine come metro di valutazione ad esempio, un dirigente dei Beni culturali non è premiato per la sua bravura nel recupero e valorizzazione di un bene archeologico, ma per il numero di riunioni inconcludenti alle quali partecipa ogni anno. Analogamente un dirigente del lavoro non è premiato per il numero di nuovi contratti che riesce a favorire, ma per il numero di relazione e studi che pubblica o come al MEF dove i dirigenti sono premiati se riescono a trasmettere le Delibere entro cinque giorni. Ora il Governo ha fatto l'ennesimo annuncio e promesso di rendere indipendenti gli Organismi di Valutazione inventati da Brunetta che saranno formati da esperti iscritti in un Albo Nazione dal quale le Amministrazioni potranno scegliere liberamente. Vale a significare che i controllati continueranno a scegliersi i controllori magari promettendo un rinnovo del contratto se non saranno troppo strapazzati. Da Palazzo Vidoni spiegano anche che la pacchia dei premi a pioggia uguali per tutti è finita, saranno stabiliti infatti per Decreto i criteri di assegnazione e si chiameranno "obiettivi della Repubblica", punteranno a soddisfare i bisogni dei cittadini piuttosto che i sistemi organizzativi degli apparati. Quelli che ci seguono con maggiore assiduità, sanno che siamo stati gli unici nel fitto panorama dei Blog di settore dedicati, a mettere l'accento sullo spreco ingente di risorse che la politica per accattivarsi la burocrazia compiacente ha elargito con generosità nel corso degli anni dalle vacche grasse. Miliardi che si sarebbero potuti impiegare ed investire in maniera da ottenere un ritorno in termini concreti di produttività dei dipendenti e benessere dei cittadini. A confermarlo sono anche le conclusioni di un importante studio di Banca d'Italia curato da Roberta Occhilupo e Lucia Rizzica. [stampa]

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Turn over, il blocco sarà allentato solo per i Comuni virtuosi

luglio 10, 2016 at 12:07 admin

L'allentamento del blocco del turn over non sarà generalizzato, ma selettivo. Potranno sforare infatti il tetto del 25% della spesa per la forza lavoro cessata l'anno precedente solamente i Comuni virtuosi cioè, i Comuni in equilibrio col patto di stabilità. La misura è stata prevista per non vanificare gli sforzi dei Comuni in regola. Rientreranno nella misura di alleggerimento anche quei Comuni con specifiche caratteristiche demografiche ancora da definire. Ad anticiparlo è stato Antonio Misiani relatore in Commissione bilancio sul Decreto legge Enti Locali che sarà consegnato all'aula di Montecitorio il 20 luglio per poi passare al Senato per l'approvazione definitiva...[fonte]

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Decurtazioni, mancato rinnovo e revoca dall'incarico, a luglio il Ruolo Unico della Dirigenza Pubblica

giugno 28, 2016 at 4:52 admin

Ruolo unico delle dirigenza, a Luglio il Decreto attuativo della riforma Madia in materia. Alla Funzione Pubblica si accelera sulla bozza che dovrebbe essere di 23 articoli e che al momento ha ancora tanti spazi bianchi. Il timore per Barbara Casagrande segretario generale dell'Unadis, il sindacato dei Dirigenti Statali, è che si possa perdere l'incarico per un arbitrio. Il ruolo unico dei dirigenti si sviluppa su tre livelli: Stato, Regioni ed EELL da cui verranno scelti per incarchi quadriennali rinnovabili una sola volta. Fin qui, nessun problema. Le novità più significative riguarderanno i dirigenti che non riusciranno ad aver un incarico. Dovranno partecipare ad almeno dieci selezioni in tre mesi e si vedranno tagliare lo stipendio tabellare del 10% per ogni anno in cui resteranno in disponibilità fino ad un massimo di sei anni, trascorsi i quali, se permane la vacanza di incarico potranno essere licenziati od optare per la "retrocessione" a funzionario. Significative modifiche riguarderanno anche i dirigenti in attività: in caso di valutazione negativa, se non raggiungeranno gli obiettivi si vedranno lo stipendio di risultato tagliato fino ad un massimo dell'80% inoltre, sarà loro interdetto il rinnovo dell'incarico e nei casi più gravi, potranno anche essere revocati.

[fonte-UNADIS]

[ruolo unico]

[fuori ruolo unico]

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