Anci, guida pratica ai controlli preliminari per deliberare nuove urgenti assunzioni

agosto 6, 2017 at 1:06 admin

Assunzioni, per aiutare gli Enti Locali, soprattutto i piccoli Comuni privi di uffici con le necessarie compentenze, ad orientarsi nel labirinto di norme e vincoli posti a salvaguardia degli equilibri finanziari a seguito dell'allentamento al blocco del turnover introdotto dalla recente manovra correttiva dei conti DL 50/2017 e dalla approvazione del nuovo TU del pubblico impiego, ANCI ha pubblicato un quaderno operativo che elenca e riassume tutti i 15 accertamenti preliminari da porre in essere prima di Deliberare nuove assunzioni di personale a parziale compensazione delle cessazioni ed a copertura della esigenza imprescindibile di sostituzioni generazionali, nella segreta speranza che si possano tradurre in concreto cambiamento di cultura della pratica quotidiana negli uffici italiani. A maggior ragione, nelle realtà i cui risultati oggettivi salgono agli onori delle cronache per inefficienze, indolenze, inefficacia dell'azione amministrativa pur vantando un organico al di sopra delle proprie esigenze reali.

Di seguito, il quadro esemplificativo ai quali gli EELL possono riferirsi

 

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Partecipate, senza tagli a premi e buonuscite, niente affidamenti diretti

luglio 26, 2017 at 1:39 admin

Nel mezzo del cammin dell'attuazione, la riforma Madia si è ritrovata nella selva oscura delle Partecipate dove ha fissato una data certa: il 31 luglio 2017, entro la quale dovranno adeguare gli Statuti societari e cancellare le "buonuscite"; i "gettoni di presenza" ai CdA; i "premi di risultati". Risultati che peraltro nessuno ha mai visto, nascosti come sono nel portafogli dei trombati dalle urne abilmente ricollocati dai partiti nei quadri dirigenti delle aziende pubbliche in compagnia dei collettori di consenso territoriale buoni a tenere in piedi l'intero sistema di scambio interessato tra capitalismo municipale e politica nazionale. Il 31 luglio dicevamo, è la data fatidica anche se, in linea teorica, le Partecipate potrebbero anche decidere di infischiarsene e portarsi in regime di prorogatio. Siccome però i danni e le sconcezze delle aziende pubbliche hanno gravato così tanto sul debito collettivo dello Stato, stavolta disattendere la norma potrebbe segnare la soluzione finale del problema Partecipate con la messa in liquidazione per mancanza di "commesse". Infatti, proseguire l'attività in prorogatio senza adeguare gli Statuti, inibisce l'iscrizione all'elenco delle aziende abilitate agli affidamenti diretti senza i quali la quasi totalità delle Partecipate non ha né mezzi, né cultura d'azienda per stare sul mercato e finirebbero in bancarotta con tutte le conseguenze del caso. Quindi, forse il 31 luglio sarà la volta buona perché almeno si ottenga di dare una sforbiciatina agli eccessi di spreco derivante da rendita di posizione...

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aumenti contrattuali, chi sfora il tetto recupera gli 80 euro una tantum netto in busta

luglio 9, 2017 at 7:28 admin

Fissati in cinque miliardi di euro i paletti degli stanziamenti per rinnovare i contratti di cui 1,4 miliardi a carico dei bilanci di Regioni ed EELL, come abbiamo già ampiamente illustrato, la Direttiva madre lascia comunque ampi margini alle trattative. La ripartizione degli incrementi stipendiali prevederà cinque o sei fasce retributive analogamente a quanto avviene per il riconoscimento del credito d'imposta: coloro i quali guadagnano meno, si vedranno riconosciuti il massimo degli aumenti (85 euro in media), in termini reali e non percentuali. Viceversa, le posizioni apicali che godono di trattamenti economici elevati, avranno minori incrementi di stipendio netto in busta. Per superare lo scoglio degli ottanta euro, l'ipotesi allo studio che riguarda circa duecentomila statali per i quali si calcola che gli aumenti di stipendio finiranno per sterilizzare il credito d'imposta a seguito dello sfondamento del tetto di reddito, fonti accreditate fanno sapere che Governo e parti sociali pensano ad un recupero una tantum direttamente in busta 

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Statali, in 200.000 restano fregati dal bonus degli 80 euro, testo della Direttiva sui rinnovi contrattuali

luglio 9, 2017 at 6:32 admin

A firma del Cons. Pia Marconi, il 6 luglio 2017 il Dipartimento della Funzione Pubblica ha trasmesso all'Aran la "direttiva madre" del ministro Madia che dà il via alle trattative per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego. Apertura dei tavoli di trattativa già in questo luglio con le Amministrazioni centrali. Per la verità, le interpretazioni degli orientamenti espressi nella Direttiva ministeriale sono abbastanza controverse. Si oscilla tra il pessimismo del Fatto quotidiano ed la fiducia del Sole24Ore. Un solo punto appare certo: non vi saranno stanziamenti aggiuntivi. Le cifre disponibili per rinnovare i contratti pubblici sono quelle accantonate nelle finanziarie 2016-17 e 2018 per una spesa totale di circa 5 miliardi di euro. Secondo gli amici del Fatto, 200.000 Statali resteranno beffati dal bonus nel senso che la mancata previsione di ulteriori finanziamenti, sterilizzerà gli aumenti contrattuali di quanti si calcola supereranno con gli stessi, i redditi che danno diritto al credito d'imposta che rammentiamolo, Renzi riuscì a distribuire barattando l'accoglienza dei migranti con la possibilità di maggior deficit in occasione delle europee. Più fiduciosi invece si mostrano gli esperti del Sole24Ore che, allineandosi alle ipotesi del Governo, rimangono fiduciosi del metodo della cosiddetta piramide rovesciata nella ripartizione degli incrementi stipendiali. Con questa modalità, percepiranno maggiori aumenti in misura inversamente proporzionale ai redditi, coloro i quali hanno stipendi più bassi. Un metro che dovrebbe consentire di rimanere negli scaglioni del credito di imposta, la totalità degli attuali percettori [DFP-Direttiva 39110-17] [Sole24Ore] [Fatto quotidiano]

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84.000 posti di lavoro cancellati nella PA italiana, solo la Grecia ha tagliato di più

luglio 1, 2017 at 6:30 admin

Nell'area OCSE, dopo la Grecia, abbiamo tagliato più posti di lavoro di ogni altro paese, per la precisione: 84.000 posti di lavoro sono spariti nella PA italiana nel quadriennio 2013-2016. In termini percentuali, le Amministrazioni Centrali hanno tagliati il 24% dei posti in pianta organica; le Amministrazioni Locali hanno cancellato il 17% dei posti. Secondo la Cgia di Mestre però, l'anticipo pensionistico dell'APE, la quattordicesima ai pensionati, l'allargamento della NO TAX AREA, hanno praticamente vanificato ogni sacrificio di risparmio ed a fronte dei 30 miliardi recuperati con la revisione della spesa, si sono registrate uscite aggiuntive per 31 miliardi [fonte.1] [fonte.2]

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Performance, le linee guida della Madia cercano di scongiurare che nei contratti rispuntino i premi a pioggia

giugno 20, 2017 at 1:52 admin

La Brunetta nel 2009 aveva istituito gli OIV, gli organismi indipendenti della valutazione che di indipendente hanno avuto solamente il titolo nella Legge. In concreto la faccenda si è risolta come sempre all'italiana mettendo i controllori alle dipendenze dei controllati e la valutazione di conseguenza è risultata sempre a pieni voti in tutte le amministrazioni. Naturalmente non si tratta unicamente di una questione semantica, i procedimenti si sono chiusi ogni anno con premi di risultati intascati su carta senza alcuna verifica della caduta concreta in termini di efficienza ed efficacia dei servizi resi ai cittadini. Per i pochi che ancora non sapessero a quanto ammonta il premio di risultato, precisiamo che fu la stessa Brunetta ad elevarlo dal 25% al 30% della retribuzione percepita. Vale a significare che una testa di legno con contratto da dirigente di 100mila euro, grazie agli OIV compiacenti ha continuato a portare a casa 30.000 euro in più di soli premi senza rispondere del suo operato in concreto. Bene. Dalle linee guida emanate dalla FP a seguito del Decreto attuativo della Riforma Madia, si cerca di porre rimedio introducendo innanzitutto una sorta di incompatibilità dei componenti OIV; si tenta poi di coinvolgere gli stessi cittadini nel processo di valutazione dei servizi offerti ed infine, sono state introdotte nuove regole con le quali si spera di scongiurare il pericolo che la stessa contrattazione aggiri le norme e ripristini surrettiziamente premi a pioggia che fanno degli Statali "todos caballeros", come da tradizione [fonte]; [linee guida]

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CdM, definitivamente modificati TU e la Brunetta, per il momento graziati i furbetti del cartellino

maggio 20, 2017 at 10:50 admin

Via libera definitivo del CdM ai Decreti attuativi della Delega Legislativa che apportano modifiche al TU del Pubblico Impiego (Dlgs 165/01), ed alla Riforma Brunetta della PA (D.Lgs 150/09). Resta per i dipendenti pubblici la tutela dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori del 1970, per la quale in caso di licenziamento per ingiusta causa è previsto il reintegro sul posto di lavoro ed un indennizzo non superiore a 24 ratei stipendiali. Le modifiche più significative riguardano il progressivo superamento della “dotazione organica” sostituita dal “Piano triennale dei fabbisogni”; nuove norme che accelerano e rendono concreta l'azione disciplinare; la definizione delle materie escluse dalla contrattazione integrativa; l’attribuzione all’INPS delle competenze in materia di accertamenti sulle assenze per malattia. Il secondo Decreto invece apporta modifiche al sistema di valutazione della performance di particolare rilievo l'eliminazione delle fasce di merito, la valutazione della performance sarà riferita all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative e ai singoli dipendenti o gruppi. Sono stati inoltre  introdotti nuovi meccanismi di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance. Il contratto collettivo nazionale stabilirà la quota delle risorse destinate alla performance organizzativa e quella individuale e i criteri idonei a garantire che alla significativa differenziazione dei giudizi corrisponda un’effettiva diversificazione dei trattamenti economici correlati. Per il momento sono stati graziati i furbetti del cartellino, sui licenziamenti infatti degli assenteisti che timbrano e si allontanano dal posto di lavoro, sono state rinviate ad un prossimo Decreto le cui norme sono ancora all'esame del Parlamento [Fonta FP]; [fonte-stampa.1][fonte-stampa.2]

 

 

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Riforma, alle forche caudine della Conferenza Unificata Madia perde le nomine ASL, il recupero salario accessorio in eccesso ed è costretta ad assumere gli LSU

aprile 8, 2017 at 6:02 admin

Costretta a passare per le forche caudine della Conferenza Unificata Stato-Regioni dalla Sentenza della Corte Costituzionale, la riforma Madia del pubblico impiego ha dovuto lasciare sul campo le nomine dei direttori generali delle ASL che ritornano di competenza delle Regioni; ha dovuto rinunciare al recupero del salario accessorio impropriamente elargito secondo la Corte dei Conti dagli Enti Locali che si vedono spalmato ora il rientro in comode rate per la durata di cinque anni; ha dovuto allargare la platea della stabilizzazione dei precari a 50.000 posti nei quali rientreranno gli LSU, lavoratori socialmente utili. Tutto, per avere il via libera dalle Regioni ai Decreti attuativi della Riforma e della Valutazione della Performance alla quale avrebbe fatto meglio a non rimettere mano. Non paga, il Ministro Marianna Madia celebra via Twitter, l'intesa con le Regioni come il miglior viatico al rinnovo dei Contratti pubblici...[fonte.1] [fonte.2] [fonte.3]

 

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Regioni e Comuni barattano il Sì alla Riforma Madia con lo sblocco delle assunzioni

marzo 18, 2017 at 10:46 admin

In cambio del parere favorevole alla Riforma Madia, il Governo si appresta a sbloccare le assunzioni negli Enti Locali. Decisiva è stata la Pronuncia della Consulta che ha reso vincolante il coinvolgimento delle Regioni nell'implementazione della Riforma della Pubblica Amministrazione. Le Autonomie Locali hanno allora preteso dal Governo la fine del blocco alle assunzioni. Le procedure saranno repentine, potranno infatti attingere entro l'anno alle graduatorie dei concorsi già espletati come previsto dal Decreto Milleproroghe che ha esteso la validità delle graduatorie degli idonei. Le ultime resistenze vengono dal MEF dove Padoan vorrebbe raddoppiare le autorizzazioni alla spesa assunzionale elevando il limite dal 25 al 50% dei risparmi per cessati, ma cogliendo l'occasione propizia, i Comuni stanno esercitando forti pressioni per innalzare le autorizzazioni alla spesa di nuovo personale portandola a coprire il 75% del totale risparmi per cessati, fino all'ardire di spingere ed arrivare alla sostituzione completa nel rapporto di 1 ad 1 tra cessati e nuovi assunti...

[fonte.1] - [fonte.2]

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Contratti, strada ancora lunga, mancano 2 miliardi per arrivare alla firma già scaduti

marzo 18, 2017 at 6:58 admin

Come nella migliore tradizione, tutto congiura perché anche questa tornata contrattuale 2016-2018 giunga alla firma quando il triennio sarà già scaduto. Seguirà inevitabile il corollario di arretrati maturati che si spera comunque di percepire, sia pure in ritardo. Visto i tempi che corrono e con l'Europa che ha ripreso fiato e si è prontamente rimessa sul collo dopo lo scampato pericolo olandese, non si può certamente dare per scontato nulla, figuriamoci il pagamento di somme maturate prima della stipula. A maggior ragione per la metà degli impiegati pubblici che lavorano in sanità, Regioni ed Autonomie Locali le quali devono ancora rastrellare la bellezza di due miliardi dai loro disastrati bilanci con tagli e maggiori entrate per garantire gli incrementi contrattuali concordati...[fonte

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