Faverin: RSU, 25000 eletti pretendono di rappresentare subito i lavoratori ai tavoli della contrattazione

luglio 7, 2015 at 12:56 admin

Faverin, Cisl: mentre Renzi alle ultime consultazioni regionali ha fatto il 40% di presenze, noi abbiamo registrato l'80% di votanti che hanno eletto 25.000 colleghi nelle RSU (non saranno troppi?), che pretendono di avere un ruolo per rappresentare il lavoro pubblico in tutte le sue articolazioni Statali, Regionali, sanitarie, Comunali. La contrattazione pubblica è ferma da sei anni e Renzi non si rende conto che i lavoratori vogliono sentirsi rappresentati dopotutto, il contratto di lavoro non è uno strumento medievale, ma è un'occasione perché 500 diverse professioni pubbliche possano contribuire a cambiare una PA disorganizzata dalla politica e dagli affari, ripartendo dalle competenze e dalla professionalità di ciascuno perché i cittadini abbiano a pagare meno tasse e ad avere restituiti servizi pubblici di qualità appropriata. Non ci fermeremo un solo attimo fincheé non siederemo al tavolo della contrattazione perché quello del diritto al contratto che regola i rapporti tra lavoratore e datore di lavoro è scritto nella Costituzione. Sappiamo che Renzi è un Presidente del Consiglio giovane ed inesperto che vuole cambiare la Costituzione solamente nelle parte che gli interessano, però non è così che la pensa il paese che astenendosi alle ultime elezioni Regionali gli ha mostrato tutto il suo dissenso. Ogni giorno, in ogni posto di lavoro, un collega eletto spiegherà perché non funziona la macchina pubblica ed illustrerà la ricetta locale o centrale per rivendicare un contratto di lavoro che è ancora il mezzo più efficace per migliorare l'organizzazione di una PA lottizzata e scarsamente controllata. L'anticorruzione è solamente una falsa bandiera, se non consente alle persone di controllare a nome dei cittadini...

 

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Statali, dal Tribunale del lavoro presto ci arriveranno 60 euro di vacanza contrattuale

giugno 30, 2015 at 2:34 admin

foto dell'avv. giuslavorista Fiom, AllevaResta in attesa di leggere le motivazioni con le quali la Consulta argomenterà la recente Sentenza sull'incostituzionalità del blocco dei rinnovi contrattuali, per poi presentare un nuovo ricorso al Tribunale del Lavoro il prof. Piergiovanni Alleva avvocato giuslavorista della Fiom, ricorso che ci restituirà mediamente 60 euro mensili per mancato accredito della Vacanza Contrattuale lungo tutto il periodo di interdizione ai rinnovi dei contratti pubblici. In fondo è semplice il ragionamento del prof. Alleva: la Corte Costituzionale afferma, "ha semplicemente riconosciuto il principio emergenziale, l’esigenza straordinaria, legata alla crisi, che ha spinto il governo a sospendere la contrattazione", ma "ribadendo il valore costituzionale della contrattazione sindacale", ha anche affermato che "se è anticostituzionale bloccare la dinamica dei salari, allora lo sarebbe anche non erogare la salvaguardia per il mancato rinnovo". Di conseguenza, se il Tribunale del Lavoro accoglierà le tesi del prof. Alleva, il Governo di miliarducci in Finanziaria ne dovrà mettere almeno 5 per restituirci la maltolta vacanza contrattuale dal 2012 ad oggi...

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A settembre sapremo quanti soldi ci offre il Governo per i nuovi Contratti

giugno 30, 2015 at 12:18 admin

foto di Marianna MadiaNon abbiamo sbloccato i contratti pubblici nel 2015 perché abbiamo dato priorità a chi ha perso il lavoro ed in ogni caso è bene ricordare che un dipendente pubblico su quattro ha ricevuto gli 80 euro quindi, ci siamo mossi perfettamente in regola con la Pronuncia della Corte Costituzionale del 2013 che dichiarava legittimo il blocco degli stipendi purché temporaneo ed accompagnato dalla redistribuzione delle risorse risparmiate, così il ministro della PA Marianna Madia punta nel vivo della Sentenza della Consulta che ha determinato la fine del blocco ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Senza quest'ultima Pronuncia, per quanto si sforzi di smentire il ministro, non ci sarebbero stati incrementi di salario per gli Statali, infatti il ministro NON è in grado di dare nemmeno una stima di massima delle risorse che saranno stanziate nella Legge di stabilità, segnale inequivocabile che il problema era stato del tutto rimosso dall'agenda del Governo e che la Consulta ha reso per fortuna di attualità. Solamente che a settembre sapremo una cifra ci dice il ministro, e l' ARAN potrà convocare le parti per avviare il negoziato non prima della ridefinizione dei comparti che dovranno per Legge essere ridotti a quattro.

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Prima mi votate la Riforma poi vi rinnovo i contratti, dopo i docenti Renzi frega gli impiegati

giugno 26, 2015 at 1:23 admin

Renzi fotte gli StataliEntro l'estate l'approvazione definitiva anche della Riforma Madia per la Pubblica Amministrazione e solo successivamente, saranno determinate le poste di bilancio nella Legge di Stabilità per rinnovare i contratti del pubblico impiego come sancito dalla Corte Costituzionale. Do ut des, lo schema così come ha funzionato per la scuola, sarà replicato per l'intero settore pubblico. Renzi non si è lasciato intimorire dalle ultime Pronunce della Consulta, e nemmeno si è mostrato cedevole alle pressioni dei sindacati che pretendono l'immediata convocazione al tavolo negoziale per rinnovare i contratti pubblici. Approvare la riforma in cantiere significa essenzialmente nei prossimi contratti, che gli incrementi retributivi saranno associati alla produttiva ed in misura crescente alla valutazione della performance piuttosto che alle voci fisse della busta paga uguali per tutti. Inoltre, proverà a recuperare il terreno elettorale perduto sulla questione immigrati, con l'introduzione di misure che metteranno il lavoro pubblico sullo stesso piano disciplinare del lavoro privato: il licenziamento dei fannulloni rende molto in termini di consenso elettorale. Brunetta docet...

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Contratti pubblici: negoziato breve, 12.4 mld il costo e recupero anche di 5 mesi per il 2015

giugno 26, 2015 at 12:18 admin

post-it rinnovi contratti PAProseguiranno più spedite le trattative dei rinnovi contrattuali per il prossimo triennio 2016-18, la Riforma Brunetta ha infatti ridotto a quattro i comparti, dalla dozzina che erano nel 2009 quando il negoziato andò avanti per oltre un anno. E' calcolato in 12,4 miliardi il costo complessivo. Recupereremo anche cinque mesi del 2015 perché le norme che bloccavano i rinnovi decadano automaticamente dal giorno di pubblicazione della sentenza...

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Contratti pubblico impiego, cancellata un'ingiustizia al tavolo negoziale rivendicheremo il maltolto

giugno 25, 2015 at 6:14 admin

furlan sorride a BARBAGALLOLa sentenza della Corte Costituzionale, dopo sei anni ha cancellato una palese ingiustizia, ha dichiarato il segretario della Cisl Annamaria Furlan. Una ingiustizia quella del blocco dei rinnovi contrattuali, che oltre ad impoverire l'intero settore del pubblico impiego, ha arrecato danni alla PA impedendo la riorganizzazione e la modernizzazione che con gli strumenti contrattuali nazionali e decentrati si realizza.

Senza perdere nemmeno un minuto in più dei sei anni già trascorsi, il Governo ci convochi per rinnovare i contratti, altrimenti sarebbe un fatto gravissimo dopo la Sentenza della Consulta, così si è espresso il segretario della Uil Barbagallo, che poi ha rincarato: "al tavolo negoziale non rinunceremo a rivendicare il maltolto, anche se la Corte non ha considerato "illegittimo" il pregresso dei blocchi contrattuali".

(fonte.1 - fonte.2)

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Sopravvenuta illegittimità, per sanarla la Consulta sblocca i contratti del pubblico impiego

giugno 25, 2015 at 2:13 admin

corte costituzionaleBloccare i rinnovi dei contratti nel pubblico impiego è legittimo, ma prolungare sine die il blocco degli incrementi salariali è illegittimo. Sarebbero questi gli esiti della Sentenza secondo quanto trapelato dalla Corte Costituzionale che al momento in cui scriviamo non ha ancora depositato la pronuncia sul ricorso per i mancati rinnovi dei contratti pubblici. Attenta quindi a non aprire voragini nel bilancio dello Stato come si temeva, la Corte ha comunque ristabilito il principio Costituzionale all'equa retribuzione dichiarando la sopravvenuta illegittimità del protrarsi del blocco dei rinnovi contrattuali.

Cgil, Cisl, Uil in un comunicato unitario hanno chiesto l'immediata convocazione del Governo al tavolo negoziale sottolineando come la Sentenza della Consulta abbia posto un limite all'attività legislativa quando sacrifica i diritti in favore delle politiche di bilancio...(fonte.1 - fonte.2)

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Gli Statali hanno salvato l'Italia dal fallimento con 35 miliardi...

giugno 5, 2015 at 11:17 admin

silvana sciarra, giudice costituzionaleCosì come per la Sentenza che ha restituito ai pensionati i tagli all'indicizzazione del costo delle vita, anche la discussione del ricorso contro il blocco dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego vedrà relatore il Giudice Costituzionale Silvana Sciarra. La circostanza lascerebbe ben sperare se non fosse che prima dell'udienza del 23 giugno il giorno 11, si riunisce il Parlamento in seduta comune per nominare due membri della Corte il cui plenum al momento non è completo. Facile immaginare che le forze politiche troveranno una intesa su nomi il cui profilo risponda a criteri di riequilibro dell'orientamento giurisprudenziale intrapreso dalla Corte con le ultime Sentenze. Infatti, si è già avuto sentore di ciò con la memoria difensiva presentata dall'Avvocatura dello Stato sulla quale in occasione della Sentenza pensioni si erano appuntate le critiche del Governo come si è lasciato sfuggire lo stesso ex Commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli nel corso della trasmissione televisiva "di martedì" intervistato da Giovanni Floris. A leggere il resoconto sembrebbe quindi che stavolta l' 

log dell'avvocatura dello statoquesta volta opportunamente sollecitata, non si sia lasciata cogliere impreparata ed abbia lanciato un allarme molto serio circa le conseguenze che provocherebbe una eventuale nuova Sentenza sfavorevole alle aspettative del Governo. Si aprirebbe secondo gli avvocati, una vera voragine nei conti dello Stato da 35 miliardi. I calcoli però sono contestati dai Sindacati unitariamente. L'aggravio strutturale a decorrere dal 2016 scrivono nella memoria gli Avvocati dello Stato, sarebbe pari a 13 miliardi l'anno. Ora, l'osservazione spontanea che ci viene da segnalare è quella che si può desumere dalle cifre computate dalla stessa Avvocatura: l'onere di salvare l'Italia dal fallimento è stato praticamente accollato in massima parte ai dipendenti pubblici se è vero che è costato 35 miliardi, perché l'operazione IMU ad esempio, vale 21 mld l'anno e quella sulle pensioni si calcolano in 300 mld i risparmi, ma sul lungo periodo. Praticamente al petto di ciascun impiegato della PA italiana dovrebbe essere appuntata la spilla di cavaliere della Repubblica: il nostro sacrificio ha salvato la Patria.I lavoratori si attendono giustizia dalla Corte dichiarano unitariamente le OO.SS. Il tempo è trascorso abbondantemente, è ora di tagliare altrove le spese per esempio, qualche miliarduccio si potrebbe risparmiare "sospendendo" l'accoglienza per due anni. Che ne dite? Giustizia vorrebbe sacrifici per tutti, anche per gli immigrati. Abbiamo già dato e la messe è stata abbondante. Sarebbero i primi 4 miliardi da utilizzare per rilanciare l'economia "buona" chiudendo il rubinetto all'economia "buonista", visto e considerato ch'è finita alla sbarra almeno per un pò..!

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Sindacati al Governo: evitate un'altra figuraccia, riaprite la contrattazione prima della nuova sentenza di giugno

maggio 21, 2015 at 1:17 admin

logo tripliceLa Corte Costituzionale già in passato si è pronunciata sul blocco dei rinnovi contrattuali definendo la misura di carattere emergenziale, questi precedenti incoraggiano i sindacati al punto da lanciare un avvertimento al Governo: evitate un'altra figuraccia come è stata quella sulle pensioni e riaprite la contrattazione per i rinnovi del pubblico impiego fermi dal 2010. Il numero dei dipendenti pubblici è in calo costante ed anche la spesa è al di sotto della media europea, i lavoratori stanno patendo un danno notevole dai mancati rinnovi in termini di perdita di potere di acquisto ribadisce la Uil che annuncia presta la definizione di una piattaforma rivendicativa...(fonte 1) - (fonte 2)

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Madia: senza riforme non si firmano contratti

maggio 14, 2015 at 10:08 admin

Non ancora metabolizzata del tutto la grana della rivalutazione pensionistica, che prossimo sta per arrivare il 23 giugno un nuovo pronunciamento della Corte Costituzionale sul blocco dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Un primo diretto è già andato a segno, ora un gancio sinistro potrebbe mettere definitivamente KO i conti del Governo che però si sente sicuro su questo punto: prima approviamo le riforme per la crescita, poi possiamo riparlare di rinnovi contrattuali fa sapere per bocca della Madia che prosegue: la Corte nel 2013 ha chiarito che i rinnovi nel pubblico impiego possono essere disattesi se circoscritti temporalmente per motivi di risanamento della finanza pubblica senza contare che abbiamo già dato gli 80 euro! Non basterà quindi un primo accenno di crescita certificato dall'Istat, bisognerà che questa si irrobustisca e diventi stabile perché si possa parlare di firmare nuovi contratti di lavoro e vedere qualche incremento di salario in busta paga, par di capire. Poi Madia pone l'accento sulla riforma della PA approdata alla Camera con quelle che considera importanti novità sulla dirigenza pubblica:dirigenti non si faranno tutta la carriera in un solo ufficio, chi darà voti uguali a tutti i dipendenti sarà penalizzato. La valutazione sarà determinante per la scalata tra prima e seconda fascia. Le assunzioni avverranno solo per concorso, il numero dei dirigenti esterni negli Enti Locali sarà ridotto al minimo...(fonte)

 

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