Statali, rinnovi in deflazione: aumenti indicizzati ai redditi, alle funzioni ed alle categorie d'appartenenza

ottobre 25, 2015 at 3:09 admin

Eran 300, erano pochi, maledetti ed in ritardo e tali resteranno i milioni stanziati nella Legge di Stabilità, ma la torta sarà divisa tra i soli Statali. Quindi gli aumenti medi mensili in busta paga per questi ultimi, da 8 dovrebbero salire a 14 euro. I dipendenti di Regioni ed EELL rimangono invece nell'incertezza più assoluta, le risorse destinate ai rinnovi dei CCNL saranno definite in un prossimo Decreto ad hoc precisa la Madia. Le novità più significative dei prossimi rinnovi contrattuali riguarderanno tutti i comparti della pubblica amministrazione nello specifico: le modalità di ripartizione degli incrementi salariali non saranno indicizzati all'inflazione ed uguali per tutti come di consuetudine, ma saranno differenziati in ragione dei redditi percepiti, delle funzioni espletate e delle categorie economiche di appartenenza. Questo perché attraversiamo una contingenza inflazionistica prossima allo zero; i comparti di contrattazione per i quali la Madia si è detta sicura di trovare comunque un accordo coi sindacati, saranno ridotti come prescrive la Riforma Brunetta, ma non seguendo i criteri dei livelli di Governo bensì accorpando i settori secondo le specificità professionali, prevedibilmente nasceranno il comparto-scuola ed il comparto-sanità...(fonte)

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Rinnovi, ultimo avviso dei Sindacati al Governo: confronto immediato o sarà conflitto

ottobre 3, 2015 at 2:56 admin

Cgil, Cisl e Uil avvertono il Governo: si avvii immediatamente il confronto per i rinnovi dei contratti pubblici o si aprirà la stagione della mobilitazione e dei conflitti sociali. Dopo sei anni di blocco degli stipendi, i sindacati chiedono di essere convocati subito dal governo perché ancora non si conosce l'ammontare degli stanziamenti che saranno predisposti nella Legge di Stabilità. Le retribuzioni dei dipendenti pubblici dovranno essere adeguatamente aumentate per consentire il recupero del potere di acquisto avvertono, i rinnovi nel pubblico impiego dovranno essere l'occasione per liberare e valorizzare la contrattazione nazionale e decentrata dai vincoli normativi (fonte)

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Legge Stabilità, scatti retributivi progressivi e nuovo blocco turn-over per bilanciare la maggiore spesa

settembre 13, 2015 at 6:20 admin

Siamo alla battute finali nella definizione della prossima Legge di Stabilità e sta prendendo corpo tra i consiglieri di Palazzo Chigi secondo alcune indiscrezioni, una ipotesi che vedrebbe in programma un nuovo blocco triennale del turn over per bilanciare la maggiore spesa di 1,6 Mld indifferibile dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. La misura si ritiene idonea perché oltre a favorire il mantenimento della spesa sotto controllo, permetterebbe anche alla riforma Madia il tempo necessario a dispiegare i suoi effetti sulla riorganizzazione degli uffici e la mobilità del personale tra Amministrazioni Centrali e periferiche con il definitivo abbandono delle "dotazioni organiche" in favore del "fabbisogno". Sempre nell'ottica delle esigenze di bilancio, gli aumenti retributivi nei nuovi contratti secondo questa indiscrezione, sarebbero scalettati in crescendo nel corso dell'intero triennio di validità (fonte)

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Statali, poco più di 1 miliardo per i rinnovi contrattuali, han già preso gli 80 euro dice il Governo

luglio 25, 2015 at 2:04 admin

rinnovi contrattiIl Governo è al lavoro per preparare la Legge di Stabilità e fonti accreditate riferiscono che per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego abbia appostato poco più di un miliardo, 1.2 per l'esattezza. Costretto dalla Sentenza della Corte Costituzionale a mettere fine al blocco dei contratti per i dipendenti pubblici dopo sei anni, al Tesoro sarebbero allo studio manovre per reperire risorse che allo stato non vi sono e l'orientamento è quello di mantenere al minimo gli incrementi degli stipendi statali in considerazione degli 80 euro di credito d'imposta già percepiti nonostante che la Ragioneria abbia confermato la cifra di 11 miliardi risparmiati nell'ultimo quinquennio con il protrarsi del blocco ai rinnovi dei contratti. Altri 400 milioni poi, sarebbero stanziati nella prossima finanziaria a titolo di vacanza contrattuale che andrà a coprire i risarcimenti parziali dei mancati rinnovi dalla data di emanazione della Sentenza della Corte Costituzionale fino al 31 dicembre 2015. Il prossimo contratto sarà valido per il triennio 2016-2018 ed a differenza delle precedenti tornate, riguarderà quattro comparti in totale dai 16 che erano prima dell'entrata in vigore della Riforma Brunetta D.Lgs.150/09 (fonti 1 e 2).

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Prima mi votate la Riforma poi vi rinnovo i contratti, dopo i docenti Renzi frega gli impiegati

giugno 26, 2015 at 1:23 admin

Renzi fotte gli StataliEntro l'estate l'approvazione definitiva anche della Riforma Madia per la Pubblica Amministrazione e solo successivamente, saranno determinate le poste di bilancio nella Legge di Stabilità per rinnovare i contratti del pubblico impiego come sancito dalla Corte Costituzionale. Do ut des, lo schema così come ha funzionato per la scuola, sarà replicato per l'intero settore pubblico. Renzi non si è lasciato intimorire dalle ultime Pronunce della Consulta, e nemmeno si è mostrato cedevole alle pressioni dei sindacati che pretendono l'immediata convocazione al tavolo negoziale per rinnovare i contratti pubblici. Approvare la riforma in cantiere significa essenzialmente nei prossimi contratti, che gli incrementi retributivi saranno associati alla produttiva ed in misura crescente alla valutazione della performance piuttosto che alle voci fisse della busta paga uguali per tutti. Inoltre, proverà a recuperare il terreno elettorale perduto sulla questione immigrati, con l'introduzione di misure che metteranno il lavoro pubblico sullo stesso piano disciplinare del lavoro privato: il licenziamento dei fannulloni rende molto in termini di consenso elettorale. Brunetta docet...

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DEF conferma blocco contratti fino al 2018, Cgil promette una mobilitazione che farà storia

aprile 12, 2015 at 1:23 admin

Non è il documento di economia e finanza, quello che un tempo si chiamava documento di programmazione economica, a decidere sull'opportunità di rinnovo dei contratti pubblici, ma le proiezioni tendenziali sull'andamento dei redditi da lavoro dipendente presso le pubbliche amministrazioni in esso contenute, lasciano pochi spazi interpretativi: i contratti degli statali resteranno bloccati fino al 2018. Deduzioni che trovano riscontro nell'ipotesi di spesa formulata nel DEF ed imputata al capitolo delle Indennità di Vacanza Contrattuale per il triennio 2019-2021. Nel 2018 dovrebbe essere superato anche il blocco del turn-over. Comincia quindi ad essere più chiaro dove saranno reperiti i 10 miliardi di tagli che servono al Governo per scongiurare l'applicazione delle clausole di salvaguardia che farebbero lievitare alle stelle l' IVA e le accise sui carburanti. L'anno scorso, la spesa per il personale statale ha fatto registrare uscite per 164 miliardi, nel 2008 era di 175 Mld. Seguendo l'analisi tendenziale a fine 2018 il risparmio dovrebbe attestarsi intorno ai 13 miliardi di euro. Tra i sindacati, la prima a reagire è stata la CGIL che per bocca del segretario Funzione Pubblica Rossana Dettori si dice pronta alla mobilitazione in forme e modi che promettono di restare nella storia del movimento di lotta dei lavoratori (Fonte)

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