Camusso al Governo, i milioni non bastano tira fuori i miliardi se vuoi parlare di contratti

agosto 13, 2016 at 7:21 admin

Per cominciare a parlare di rinnovo dei contratti pubblici, non bastano i milioni il Governo deve tirare fuori i miliardi dichiara Susanna Camusso. Non ci accontentiamo del caffé anche se siamo disponibili a non far gravare tutto sul primo anno di applicazione ed a concordare un modello premiale innovativo, ma devono essere garantite risorse sia a livello nazionale, sia a livello decentrato. Come a dire che il Governo è avvertito, non potrà trincerarsi sugli ultimi dati della de-crescita comunque inferiori alle previsioni [fonte]

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Pronta la direttiva Madia per l'Aran, 30 euro di aumenti per soli ottocentomila Statali

giugno 8, 2016 at 1:51 admin

Pochi, benedetti e subito, parte a luglio il tavolo negoziale dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego. Saranno di 30 euro gli aumenti di stipendio destinati ai soli redditi bassi. Sta per essere  infatti licenziata la Direttiva Madia all'Aran con l'indicazione di concentrare le poche risorse disponibili (300 ml), solamente sui redditi medio-bassi. Il Governo però lascerà alle parti decidere la soglia massima di reddito che darà diritto a ricevere gli aumenti riservandosi l'emanazione di una successiva direttiva integrativa nel caso che la trattativa ristagni. Si calcola che la platea degli aventi diritto agli incrementi stipendiali si aggiri intorno alle 800mila unità dei tre milioni complessivi di lavoratori alle dipendenze delle P.A. La direttiva conterrà anche indicazioni circa il salario accessorio che vedrà applicate le fasce di merito della Riforma Brunetta con la determinazione di un 25% di lavoratori che sicuramente resterà fuori da ogni ripartizione di risorse premiali. Siccome però questo meccanismo risulta eccessivamente penalizzante per le mansioni di basso profilo, il Governo ha previsto di correggerlo con il T.U. che potrebbe essere approvato già a luglio. La Uil è sul piede di guerra: sciopero generale annunciato per settembre. Più prudente invece la Cgil che per bocca della Camusso chiede di attendere gli sviluppi della situazione prima di esprimere una valutazione definitiva...[fonte]

 

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Madia indignata coi sindacati contrari a concentrare gli aumenti contrattuali sui bassi redditi

maggio 21, 2016 at 11:28 admin

Sono passati dalla tutela dei ceti meno abbienti alle battaglie in difesa degli stipendioni dirigenziali, Marianna Madia è indignata coi sindacati unitariamente schierati contro l'ipotesi di aumenti mirati a sostegno dei redditi più bassi nei prossimi rinnovi contrattuali. L'orientamento d'indirizzo che il Governo impartirà all'Aran dopo il via libera del Mef alla riduzione dei comparti da 11 a 4 sembra però confermato: le poche risorse disponibili al rinnovo dei contratti nel pubblico impiego non saranno distribuite a pioggia su tutti i profili professionali, ma verranno concentrate sui redditi più bassi che hanno maggiormente patito la lunga crisi economica a maggior ragione osserva, perché il costo della vita ha fatto registrare una regressione dal segno negativo dello 0,5%. Non se ne parla proprio ha tuonato Furlan; insiste per un aumento delle risorse da ripartire Camusso della Cgil. Nella discussione è intervenuto il solito Landini show man a tutto campo dai metalmeccanici agli Statali: se così fosse, nemmeno i contratti pubblici saranno rinnovati. La nostra opinione stavolta concorda con quella del Governo, non si comprende perché stipendi dirigenziali già largamente al di sopra della media europea che rammentiamo, oscillano tra i 60.000 ed i 120.000 euro cui si aggiungono le retribuzioni per risultati quasi mai raggiunti eppur certificati su carta pari ad incrementi nell'ordine del 30% vale a significare che uno stipendio da 100.000 euro col visto di colleghi compiacenti diventa da 130.000 euro, debbano aver bisogno d'incrementarsi di qualche migliaia di euro in tempi di deflazione. Ricchezza su ricchezza che inevitabilmente sarebbe sottratta al sostegno di stipendi poveri che si aggirano sotto i 20.000 euro l'anno. Di questo si parla cari Furlan, Camusso, Landini e quanti altri marziani dovessero pronunciarsi sul tema...(fonte)

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Uil-PA, mai accetteremo l'ipotesi di un rinnovo parziale ed un salario accessorio ispirato alla Brunetta

maggio 18, 2016 at 12:28 admin

Non lasceremo mai passare l'ipotesi formulata dalla Madia di un rinnovo parziale dei contratti pubblici, questo è un Governo inadempiente che ignora i principi Costituzionali. Tra destra e sinistra le differenze non si apprezzano più tanto che questo Governo intende trattare sul salario accessorio ispirandosi ai criteri anticostituzionali delle fasce di merito come predeterminate dalla Riforma Brunetta. Noi siamo favorevoli alla ripartizione meritocratica delle risorse disponibili, ma deve essere definita da un accordo quadro discusso col sindacato come sul modello adottato per la riduzione dei comparti. Così il segretario Nicola Turco

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Contratti, doccia fredda sui sindacati, i soldi bastano per aumentare i salari ai soli redditi bassi

maggio 17, 2016 at 11:45 admin

Una indiscrezione fatta filtrare da Palazzo Vidoni, confermerebbe i sospetti che non sia possibile incrementare gli stanziamenti a sostegno dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, resterebbero quindi trecento i milioni a disposizione per rinegoziare i contratti di tre milioni di Statali. Per non polverizzare gli aumenti dei salari, il Governo avrebbe in animo di impartire all'Aran la direttiva di riservare aumenti di stipendio ai redditi più bassi che negli anni della crisi sono stati particolarmente colpiti da perdite nette in busta che vanno dai 600 euro ai 1000 euro degli insegnanti. Pronta la levata di scudi dei sindacati che in un comunicato unitario si sono detti contrari e chiedono riconoscimenti e monetizzazione per tutte le categorie di lavoratori del pubblico impiego senza eccezioni suggerendo al Governo di percorrere la via della defiscalizzazione e dei servizi alla persona per aiutare le famiglie monoreddito e le fasce di lavoratori più poveri...(fonte1; fonte2)

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Fondo crediti inesigibili e finanziaria 2007 congiurano al blocco assunzioni negli EELL, nuova Delibera della Corte dei Conti

maggio 7, 2016 at 3:45 admin

Con la nuova Delibera la n. 16 depositata il 04 maggio 2016, la Corte dei Conti sezione Autonomie chiude definitivamente sulla ipotesi di superamento dei limiti della spesa per il personale avanzata a seguito della riforma contabile e dell'allentamento del patto di stabilità. L'armonizzazione contabile infatti impone l'accantonamento proporzionale in un fondo di compensazione da destinare ai crediti di dubbia esigibilità e la conseguente riduzione della spesa corrente. Siccome il vincolo alla spesa per il personale è misurato in rapporto alla spesa corrente, una volta ridimensionata questa finisce per comprimere ulteriormente i vincoli di spesa per il personale e non c'è possibilità interpretativa alcuna che le somme destinate al fondo crediti inesigibili possano essere sterilizzati perché manca una norma specifica, rileva la Corte dei Conti. Rimanendo comunque in vigore l'obbligo di riduzione progressiva dell'incidenza personale sulla spesa corrente previsto dalla Finanziaria 2007 e tenendo fede all'orientamento espresso dalla Corte Costituzionale con la sentenza 218/2015 che ribadisce l'importanza strategica della riduzione della spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, non resta che prendere atto: molti EELL si troveranno non solamente nella condizione di non poter assumere, ma anche a non poter disporre di risorse sufficienti per rinnovare i contratti già in essere ai Dirigenti a tempo determinato...

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1° maggio 2016 sindacati uniti nella lotta per le pensioni, i contratti e gli investimenti

maggio 2, 2016 at 12:01 admin

La nota positiva di questo 1° maggio 2016 è stata quella di essersi ritrovati a Genova nella lotta concordi con una sola voce sulle pensioni: la riforma Fornero ha ottenuto il solo risultato di far scappare i giovani all'estero e bloccare i vecchi che non ce la fanno più sul lavoro; sul rinnovo dei contratti pubblici in primis ed il rispetto delle pronunce della Corte Costituzionale perché Governo prima e Confindustria poi per i lavoratori del privato, mettano i soldi. La sola busta che c'interessa è quella paga, non quella arancione; ed infine sugli investimenti nelle infrastrutture, nella larga banda, nella innovazione e nella ricerca, il solo modo che c'è per creare lavoro e sviluppo. Siamo un sindacato di proposta, ma sappiamo essere anche un sindacato di protesta se il Governo non la smette con le promesse e non mette mano subito ai problemi del lavoro...(Fonte)

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Sindacati: Def, i compiti assegnati dall'Europa il governo li ha fatti a casa dei lavoratori

aprile 15, 2016 at 12:04 admin

Dal Documento di Economia e Finanzia, si comprende che i compiti assegnati dalla Ue, il Governo li ha fatti a casa dei lavoratori del pubblico impiego: quello che emerge dal Def sono solamente tagli per il passato, il presente ed il futuro. La tanto sbandierata flessibilità concessa dalla Commissione per aver rimesso a posto i conti, s'intuisce che è stata pagata dalle famiglie dei lavoratori col blocco dei rinnovi e coi tagli agli stipendi. Negata finanche la detassazione del salario accessorio che sarebbe stata un incentivo all'incremento della produttività. Il Governo non può accampare più alibi, dopo l'accordo sulla riduzione dei comparti bisogna che cambi verso, la mobilitazione raggiungerà tutti i territori...(fonte)

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Def 2016, niente soldi per i rinnovi dei contratti e tagli di spesa previsti alla sola voce stipendi

aprile 15, 2016 at 12:04 admin

Sono undici i miliardi di spesa tagliati dal 2010 e riguardano la sola voce stipendi dei lavoratori. Gli obiettivi di finanza pubblica sono stati raggiunti esclusivamente con il contenimento della spesa per il personale con il blocco del turn over, il blocco delle progressioni di carriera, dei rinnovi contrattuali e coi tagli alla contrattazione decentrata. Nel complesso si è registrato un calo di 110mila unità lavorative. La spesa per acquisti di beni e servizi invece, pur sbandierata come asse portante del piano di risparmi, nello stesso periodo preso a riferimento, è rimasta sostanzialmente invariata. A reggere quindi l'impatto del riequilibrio di bilancio condotto in vista del pareggio, hanno contribuito i soli dipendenti del pubblico impiego, le altre voci di spesa sostanzialmente non sono state ridotte. Nel Def si annota che nel solo 2015, grazie alla riallocazione degli esuberi delle province, il Tesoro ha realizzato risparmi inattesi rispetto alle previsioni per 3,1 miliardi. Nel 2016, le assunzioni nella scuola faranno risalire di due miliardi le uscite, ma già nel 2017 coi vincoli al turn-over già previsti per legge, la tendenza dovrebbe ritornare al ribasso. Quanto agli stanziamenti aggiuntivi per i rinnovi, bisognerà secondo il Documento di Economia e Finanza, attendere la successiva tornata contrattuale del 2019-2021 che apposterà 600 milioni destinati agli incrementi stipendiali degli Statali tutti. (Def-2016; Def-2016 all.; breve analisi)

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Ugl, ridotti i comparti nei contratti bisognerà individuare le nuove esigenze professionali ed economiche degli Statali

aprile 8, 2016 at 12:18 admin

Dopo una pausa di riflessione, anche la UGL ha firmato l'intesa sulla riduzione dei comparti di contrattazione da 11 a 4 sottolineando come l'accordo raggiunto apporti modifiche di rilievo alla struttura dei nuovi contratti e di conseguenza andranno individuate anche le nuove esigenze professionali ed economiche dei lavoratori (fonte)

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