Omissione d'atti e risarcimento del danno all'immagine calcolato sull'eco mediatico, le pene accessorie al nuovo licenziamento

gennaio 30, 2016 at 7:53 admin

Abbiamo una notizia: i Decreti attuativi della Riforma Madia andranno in Gazzetta Ufficiale dopo Pasqua non prima di essere passati all'esame del Consiglio di Stato, della Conferenza delle Regioni e delle Commissioni Parlamentari per il necessario parere non vincolante. Senza dubbio però le anticipazioni che più hanno fatto rumore sugli organi di stampa e solleticato gli appetiti dell'opinione pubblica sono state le nuove procedure semplificate dei licenziamenti disciplinari. A colpire non è solamente la fulminea sospensione automatica dal servizio e dallo stipendio entro le 48 ore successive qualora il dipendete venga colto in flagranza d'illecito a falsificare la propria presenza sul posto di lavoro, ma anche l'obbligo che rimane in capo al Dirigente del settore di trasmissione contestuale al Servizio Disciplina ed alla Corte dei Conti che dovrà in via equitativa quantificare il danno all'immagine della PA in ragione dell'eco mediatico riverberato dalla vicenda, entro tre mesi dalla conclusione del procedimento che comunque dovrà avere termine in trenta giorni. Punto qualificante del provvedimento, è l'intimazione per Legge al Dirigente di adempiere i propri doveri di vigilanza pena il licenziamento a sua volta e l'imputazione penale di "omissione d'atti d'ufficio". Praticamente una mina posta sul terreno del quieto vivere dove pascolano da sempre furbi controllori e pigri controllati (fonte)

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48 ore per un licenziamento 6 anni per un contratto, come spacciare una circolare per Decreto

gennaio 22, 2016 at 12:51 admin

Abbiamo atteso più di ventiquattro ore, ma come nella migliore tradizione del Governo Renzi, dei primi 11 Decreti attuativi della Riforma Madia della Pubblica Amministrazione c'è solamente il manifesto di propaganda, del testo ancora non si trova traccia. Una sintesi la possiamo rilevare da qualche giornale sempre molto attento alla Pubblica Amministrazione, quella che vi proponiamo pensiamo che si possa rivelare la più completa e fedele al testo che sarà pubblicato prima o poi in G.U. Oggi evidentemente, interessava distogliere al più presto l'attenzione dell'opinione pubblica dal pasticcio delle Banche e darle in pasto un piatto sempre molto appetito: il licenziamento del fannullone colto in flagranza con la novità della rimozione del dirigente inerte, nel caso resti impunito. Finalmente. Almeno questo, era ora. Una soddisfazione poter leggere da qualche parte che se vuoi guadagnare cinquemila euro al mese ed intascarne trentamila ogni anno di premio, non devi dormire sonni tranquilli, ma adempiere fino in fondo i doveri per i quali ti paghiamo. Almeno sulla carta, poi conteremo quanti dirigenti saranno rimossi e licenziati perché amano il quieto vivere. Non cambierà nulla con questo Decreto, abbiamo già visto Leggi approvate per applicare precedenti norme disattese, è la prima valutazione della Cisl al "licenziamento fast". Per cambiare in profondità la PA  e dare una svolta alla organizzazione degli uffici, bisogna chiamare i lavoratori a partecipare con la negoziazione, in particolar modo con la contrattazione decentrata che favorisce l'implementazione di nuovi modelli, osserva ancora la Cisl. Tanto rumore per nulla aggiunge la Cgil. La nuova regolamentazione di dettaglio poteva tranquillamente essere recepita dalle Pubbliche Amministrazioni con una Circolare vincolante, si è voluto utilizzare lo strumento legislativo unicamente a fini di propaganda mediatica. Preoccupa invece la Cgil, il riordino delle Partecipate mutuato dalla pessima esperienza dell'abolizione delle Provincie che potrebbe mettere a rischio oltre centomila posti di lavoro...

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Una riforma ambiziosa e strategica quella della PA, il rischio è che il sistema non risponda

agosto 15, 2015 at 9:48 admin

foto del prof. GiustinianiQuella della Pubblica Amministrazione è una riforma ambiziosa e complessa, la sola che si pone una visione strategica, punta infatti a modificare il rapporto tra lo Stato ed i cittadini in direzione di una società inclusiva ed efficiente. Nessun'altra riforma è apparsa così innovativa secondo il professore di storia economica Emanuele Felice dell'Università autonoma di Barcellona. La nuova riforma della PA poggia su tre cardini: il primo, va a risolvere i problemi della inamovibilità dei dirigenti che d'ora in avanti verranno valutati e nel caso, potranno essere rimossi. E' finito il tempo della casta burocratica ostile ai cambiamenti; il secondo dei nodi risolti dalla riforma Madia, è quello della riduzione dei tempi della PA attraverso la nuova disciplina del "silenzio/assenso" e lo snellimento delle procedure delle conferenze dei servizi; il terzo punto sul quale poggia la riforma, è quello della trasparenza, il diritto di tutti i cittadini di accedere facilmente attraverso il web ai documenti della pubblica amministrazione. La riforma della PA dunque, è un tassello cruciale per il prof. Felice, sul quale è bene accendere i fari dell'informazione in fase di implementazione perché, come è opinione comune anche di Claudio Velardi esperto di comunicazione, il sistema "non risponde", resiste al cambiamento...

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Renzi, la riforma Pa è all'ultimo miglio, sarà Legge prima della pausa estiva delle Camere

agosto 1, 2015 at 7:01 admin

foto Palazzo VidoniLa Riforma della pubblica amministrazione ha superato anche lo scoglio della Commissione Affari Costituzionali del Senato e si avvia in aula per la terza ed ultima lettura "dopo un anno di lavoro" sottolinea Madia, per l'approvazione definitiva già nella prossima settimana e comunque prima della pausa estiva delle Camere garantisce Renzi. Già a settembre avremo i primi Decreti attuativi che saranno divisi in due distinti pacchetti conferma Madia: il primo conterrà le misure per sburocratizzare ed il secondo, conterrà tutti i provvedimenti mirati a far dimagrire gli apparati pubblici. Solamente in ultima battuta, avremo il Decreto Delegato che riformerà la Dirigenza Pubblica e la conseguente scrittura del T.U. del pubblico impiego. Per quanto riguarda l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti sulla insufficienza delle risorse residuali assegnate alle Provincie per le funzioni essenziali, Madia si è detta convinta che sarà garantita la continuità col passaggio alle Regioni delle competenze che furono delle Provincie ed ha auspicato che le Regioni approvino in fretta le Leggi Regionali di regolamentazione. (fonti 1 e 2)

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Riforma PA ci siamo, il testo è definitivo, gli incarichi dirigenziali tutti a termine

luglio 18, 2015 at 4:05 admin

RiformaPA, sprint finaleLa riforma della Pubblica Amministrazione è passata alla Camera, quella che ritorna al Senato  per la terza ed ultima lettura, è oramai il testo definitivo. Accantonata e rinviata a settembre la riforma Costituzionale del Senato che trova ancora forti resistenze nella minoranza PD, Renzi ha puntato tutte le fiches sulla conclusione del percorso parlamentare della Legge Delega di Riforma della PA prima della pausa estiva. Con l'approvazione alla Camera di ieri, sembra che sia riuscito nell'intento di non frenare la sua marcia riformista obiettivo primario da sventolare in Europa per fugare i dubbi sulla credibilità italiana, di alcune delle potenze del nord-Europa. Tra le novità più rilevanti, la soppressione del Corpo di Polizia Forestale i cui agenti rientreranno nelle fila dei CC ed in quelle dei VVFF. Il nuovo ordinamento porterà modifiche molto importanti anche al ruolo dei Dirigenti pubblici che non avranno più un incarico garantito a vita, ma saranno schiodati dalla poltrona al massimo ogni sei anni. Per i Dirigenti sono previsti infatti solo incarichi quadriennali, rinnovabili per un massimo di successivi due anni poi passeranno ad altre funzioni. Per quelli che resteranno fuori ruolo, se si aggiunge una valutazione della performance negativa, saranno licenziati. E' prevedibile però che di valutazioni insufficienti se ne leggeranno poche, per non scrivere nessuna se gli organismi di valutazione continueranno a rispondere alle logiche corporative sindacali e politiche. 

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A settembre sapremo quanti soldi ci offre il Governo per i nuovi Contratti

giugno 30, 2015 at 12:18 admin

foto di Marianna MadiaNon abbiamo sbloccato i contratti pubblici nel 2015 perché abbiamo dato priorità a chi ha perso il lavoro ed in ogni caso è bene ricordare che un dipendente pubblico su quattro ha ricevuto gli 80 euro quindi, ci siamo mossi perfettamente in regola con la Pronuncia della Corte Costituzionale del 2013 che dichiarava legittimo il blocco degli stipendi purché temporaneo ed accompagnato dalla redistribuzione delle risorse risparmiate, così il ministro della PA Marianna Madia punta nel vivo della Sentenza della Consulta che ha determinato la fine del blocco ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Senza quest'ultima Pronuncia, per quanto si sforzi di smentire il ministro, non ci sarebbero stati incrementi di salario per gli Statali, infatti il ministro NON è in grado di dare nemmeno una stima di massima delle risorse che saranno stanziate nella Legge di stabilità, segnale inequivocabile che il problema era stato del tutto rimosso dall'agenda del Governo e che la Consulta ha reso per fortuna di attualità. Solamente che a settembre sapremo una cifra ci dice il ministro, e l' ARAN potrà convocare le parti per avviare il negoziato non prima della ridefinizione dei comparti che dovranno per Legge essere ridotti a quattro.

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Madia: senza riforme non si firmano contratti

maggio 14, 2015 at 10:08 admin

Non ancora metabolizzata del tutto la grana della rivalutazione pensionistica, che prossimo sta per arrivare il 23 giugno un nuovo pronunciamento della Corte Costituzionale sul blocco dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Un primo diretto è già andato a segno, ora un gancio sinistro potrebbe mettere definitivamente KO i conti del Governo che però si sente sicuro su questo punto: prima approviamo le riforme per la crescita, poi possiamo riparlare di rinnovi contrattuali fa sapere per bocca della Madia che prosegue: la Corte nel 2013 ha chiarito che i rinnovi nel pubblico impiego possono essere disattesi se circoscritti temporalmente per motivi di risanamento della finanza pubblica senza contare che abbiamo già dato gli 80 euro! Non basterà quindi un primo accenno di crescita certificato dall'Istat, bisognerà che questa si irrobustisca e diventi stabile perché si possa parlare di firmare nuovi contratti di lavoro e vedere qualche incremento di salario in busta paga, par di capire. Poi Madia pone l'accento sulla riforma della PA approdata alla Camera con quelle che considera importanti novità sulla dirigenza pubblica:dirigenti non si faranno tutta la carriera in un solo ufficio, chi darà voti uguali a tutti i dipendenti sarà penalizzato. La valutazione sarà determinante per la scalata tra prima e seconda fascia. Le assunzioni avverranno solo per concorso, il numero dei dirigenti esterni negli Enti Locali sarà ridotto al minimo...(fonte)

 

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Responsabilità erariale, i dirigenti temono che la politica li metta nei guai

marzo 28, 2015 at 11:50 admin

Il profilo che la Riforma sta delineando per loro, ha messo in serio allarme i dirigenti pubblici che temono di rimanere schiacciati tra le pressioni della politica nell'attuare i desiderata d'indirizzo programmatico amministrativo e la responsabilità per eventuali danni erariali che la Corte dei Corti possa chiamare loro a rispondere. Comprensibile lo scetticismo di alcune associazioni di categoria che rilevano come sia difficile conciliare le aspirazioni del consenso democratico con i vincoli di finanza pubblica cui i dirigenti sono tenuti a non valicare. D'altronde, anche a livello nazionale lo stesso Governo tecnico è stata un'esperienza amara che ha segnato i punti di discrimine inconciliabili tra la politica che insegue le facili aspettative dell'opinione pubblica e la competenza costretta suo malgrado a dover far quadrare i conti con l'onere di tutelare l'erario dagli assalti della spesa incontrollata per mantenere l'obiettivo di evitare i fallimenti per eccesso di debito. 

Con la nostra riforma invece, i dirigenti potranno rinnegare le deliberazioni della politica prova a rassicurare la Madia. Staremo a vedere nel testo definitivo se quella che verrà partorita dallo "young power" di palazzo Chigi sarà stata una Riforma risolutiva anche su questo tema oppure, l'ennesimo papocchio come in tanti temono...

Fonte

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