Il 5 maggio, l'unione fa la scuola

maggio 4, 2015 at 12:50 admin

Aosta, Bari, Cagliari Catania, Milano, Palermo, Roma, tutti contro Renzi. L'unione fa scuola, sono sette le manifestazione dello sciopero generale che il 5 Maggio vedrà in piazza studenti, genitori e docenti contro la riforma della buona scuola. Un'idea verticistica della organizzazione scolastica che i sindacati rigettano in toto, prevedono una partecipazione massiccia ed unitaria dopo sette anni da quella organizzata contro la precedente riforma Gelmini che però passò e divenne Legge. E' bene ricordarlo. Staremo a vedere se stavolta il partito del NO dopo la fiammata di piazza, vedrà accolte le sue istanze

(fonte)

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Il sindacato unito: la buona scuola non ci piace, scioperiamo il 5 maggio

aprile 20, 2015 at 12:36 admin

Dal punto di vista sindacale la buona scuola ha ottenuto di buono solamente la ritrovata unità di Cgil-Cisl-Uil che hanno proclamato uno sciopero per il 5 maggio prossimo di docenti, precari, Ata e dirigenti. Per la verità a "memoria d'uomo" non si ricorda una riforma della scuola senza proteste e quindi, tutto sommato le reazioni del Governo per bocca della Giannini sono state improntate a fiducia: "quando sarà conosciuta bene nei dettagli, finirà per essere accettata perché è una riforma rivoluzionaria". La buona scuola è una riforma fatta da incompetenti ribatte invece Scrima della Cisl, rischia di procurare danni incalcolabili. Pantaleo di Cgil chiede invece l'immediata stabilizzazione dei precari, il rinnovo dei contratti ed una scuola libera dove i soggetti che operano nei territori possano concorrere alla realizzazione dell'autonomia. Di Menna della Uil punta alla difesa della scuola Statale, ad un piano di assunzioni immediate per decreto ed alla cancellazione dei super-poteri assegnati ai dirigenti...(Fonte)

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Riforma si vota, valanga di emendamenti sulla dirigenza pubblica

aprile 7, 2015 at 6:22 admin

La Riforma Renzi va in aula al Senato, in settimana già si inizia a votare. Valanga di emendamenti sulla decadenza dei dirigenti dal ruolo unico in caso di mancata ricollocazione, ma la licenziabilità per i ruoli apicali alle dipendenze dalla Pubblica Amministrazione sembra un punto irrinunciabile alla Madia. Il potere di licenziamento farà capo esclusivo all'Amministrazione, non più alla Commissione istituita ad hoc. Non si potranno più assumere dirigenti per incarico ad personam, la selezione dovrà necessariamente essere aperta ad una rosa di candidati. Da rilevare che sono stati dettati anche limiti alle assunzione di personale precario, un archivio centrale presso l'Aran gestirà la programmazione delle assunzioni sotto il controllo diretto del Ministero. Ritorno alla ribalta anche per la staffetta generazionale ed il part-time degli impiegati anziani...(Fonte)

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Responsabilità erariale, i dirigenti temono che la politica li metta nei guai

marzo 28, 2015 at 11:50 admin

Il profilo che la Riforma sta delineando per loro, ha messo in serio allarme i dirigenti pubblici che temono di rimanere schiacciati tra le pressioni della politica nell'attuare i desiderata d'indirizzo programmatico amministrativo e la responsabilità per eventuali danni erariali che la Corte dei Corti possa chiamare loro a rispondere. Comprensibile lo scetticismo di alcune associazioni di categoria che rilevano come sia difficile conciliare le aspirazioni del consenso democratico con i vincoli di finanza pubblica cui i dirigenti sono tenuti a non valicare. D'altronde, anche a livello nazionale lo stesso Governo tecnico è stata un'esperienza amara che ha segnato i punti di discrimine inconciliabili tra la politica che insegue le facili aspettative dell'opinione pubblica e la competenza costretta suo malgrado a dover far quadrare i conti con l'onere di tutelare l'erario dagli assalti della spesa incontrollata per mantenere l'obiettivo di evitare i fallimenti per eccesso di debito. 

Con la nostra riforma invece, i dirigenti potranno rinnegare le deliberazioni della politica prova a rassicurare la Madia. Staremo a vedere nel testo definitivo se quella che verrà partorita dallo "young power" di palazzo Chigi sarà stata una Riforma risolutiva anche su questo tema oppure, l'ennesimo papocchio come in tanti temono...

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Tutta la responsabilità ai dirigenti, per salvare sindaci e presidenti

marzo 28, 2015 at 9:04 admin

La responsabilità erariale sarà tutta in capo ai dirigenti, è quanto prevede un emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali. Il Governo quindi riceverà nella delega anche il compito di dettagliare la fattispecie dei casi di responsabilità contabile che non rientreranno nella sfera della politica. Secondo il relatore Pagliari il rafforzamento della separazione tra politica e gestione sarà un punto qualificante della Riforma PA targata Renzi, che proprio del riordino della dirigenza ha fatto un obbiettivo irrinunciabile. Il testo della Riforma approderà in aula il 2 aprile. Tra le novità di rilievo anche l'istituzione del dirigente alle disabilità con compiti specifici per favorire l'inserimento di lavoratori con handicap.

 

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Renzi: sarà una PA modello i-Phone, Decreto precari se la discussione andrà per le lunghe

ottobre 15, 2012 at 10:00 admin

Il secondo anno di Renzi a palazzo Chigi è cominciato con gli annunci come il primo. L'intervista è davvero lunga e tocca tutti i temi dell'attività di Governo, ma quello che a noi interessa lo potete leggere alle pagine 33 e 34 del settimanale L'Espresso del 12 marzo 2015: nella delega della riforma Madia è prevista anche la riorganizzazione dei corpi di Polizia, saranno quattro in tutto (mica pochi). La prossima PA assumerà a modello l'I-PHONE: un solo codice di accesso e tante applicazioni. Basterà un SMS per pagare le tasse. Eppure questa, pare di ricordare che l'abbiamo già sentita...Approvata la Legge DelegaRenzi promette che smoterà molte cose della pubblica Amministrazione: i ministeri si "parleranno" ed i compiti di ciascuno saranno riparti senza duplicazioni di competenze. Aspirazione leggittima anche questa, sin dai tempi di Luigi Einaudi. Una notizia confortante la riserva però ai precari della scuola: ha promesso a Mattarella di NON abusare dei Decreti Legge riferisce, ma se la discussione del ddl-scuola dovesse impantanarsi in Parlamento, allora si procederà all'assunzione per Decreto. Il tempo che si è dato è quello di sei mesi per concludere le operazioni necessarie alle assunzioni attraverso le vie ordinarie. Auguri...(FONTE)

 

 

PA modello i-Phone, precari assunti per Decreto.pdf (7,15 mb)

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