Scuola, sud e vecchi precari bamboccioni

agosto 4, 2015 at 1:27 admin

immigrati coi barconi, emigrati poltroniUn piano straordinario di assunzioni come quello avviato con la "buona scuola", non si ripeterà facilmente nella Pubblica Amministrazione italiana. Basta un clic e c'è la certezza di avere una cattedra di ruolo. Eppure in tantissimi sono quelli che non inoltreranno l'istanza di stabilizzazione perché pretendono di avere la cattedra sotto casa. Sbagliano di grosso spiega la Giannini, difficile trovare argomenti per non essere d'accordo stavolta. La mobilità è inevitabile finché ci saranno tante cattedre al nord e troppi docenti al sud. Li chiama docenti la Giannini. Si fa fatica anche solo ad immaginarli pedagoghi, per la verità. Che cosa avranno da insegnare ai bimbi e come pretendono di preparare i ragazzi ad affrontare le vicissitudini della vita, se di fronte ad una opportunità agognata per anni, rinunciano per restare al calduccio tra gli agi e le comodità della vita di sempre? Possiamo solamente pensare che di bisogno pur tanto reclamato a gran voce in centinaia di manifestazioni, non ce ne sia in realtà. L'italia evidentemente è diventata un paese ambito dagli immigrati che a frotte arrivano coi barconi a costo della vita e disposti ad immensi sacrifici, ma i suoi giovani nati vecchi e diseducati dai genitori, non ne vogliono sapere di muoversi anche solo qualche centinaia di Km per raggiungere un'altra città dove si parla la stessa lingua, si mangia la pasta asciutta a mezzogiorno e si va a Messa la domenica. Una generazione di bamboccioni figli di una borghesia straviziata che non ha mai conosciuto il lavoro, che ha voluto tenersi lontana dalla fatica illudendosi di godersi la vita. Giovani nati vecchi che si riempiono la bocca con parole come globalizzazione e se la menano sui social news, ma che alla prova dei fatti non si rendono disponibili nemmeno a salire su di un treno per andare a vivere qualche tempo fuori casa ed adempiere un dovere, aprirsi alle esperienze e conoscere i coetanei di un'altra regione. Una generazione di meridionali nata vecchia che mostra di non aver compreso il suo tempo e di essere stata allevata in un mondo dei sogni. Precari dalla pancia piena, sappiate che chi vi ha preceduto ha imparato a resistere al freddo per diventare maestri con qualcosa da insegnare.

 

 

R. Leo:

Quelli che conosco e che si trovano in seria difficoltà da queste nuove norme di assunzione sono gente con decine di anni di servizio in giro per la provincia o sfruttati in scuole private, con concorsi e corsi di aggiornamento specializzazioni più che quarantenni che sono stati messi di fronte all'alternativa o di dover abbandonare la famiglia, magari con figli ancora piccoli, o di dover rinunciare al lavoro. A mio parere non possono essere queste le norme che possono fare la "buona scuola". Per i giovani invece credo che sia formativo un po' di esperienze "in giro".

Posted in: scuola

Tags: , , , , , , , , , , , ,

Aggiungi Commento

  Country flag

biuquote
  • Commento
  • Anteprima
Loading