Porno, calcio e scommesse, 2 milioni all'anno buttati via dai cellulari di servizio assegnati a Dirigenti e Politici

agosto 20, 2017 at 9:29 admin

La Commissione Parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle PA ha richiesto a Telecom Italia i tabulati di traffico di tutte le SIM intestate agli uffici pubblici ed assegnate a dirigenti, funzionari e personale politico. Quello che ne è venuto fuori è un quadro desolante di sciatteria, sperpero e spregio del senso civico e dello spirito di servizio. I rapporti di traffico dati, chiamate ed SMS infatti, confermano il grado di declino della nostra Repubblica difficilmente smentibile dagli interessati a meno di non voler chiudere gli occhi e le orecchie assaliti dal senso di colpa che ci rende un pò tutti complici. Dai cellulari di servizio, dirigenti, funzionari e personale delle segreterie politiche è risultato che sottoscrivono abbonamenti a "sexyLand"; "porno Erasmus; "video hard casalinghi". Tra i romantici e sognatori si distinguono quelli che sperano in un futuro migliore per il nostro paese e si abbonano, sempre a spese dello Stato, a "dillo alle stelle". In un paese con sessanta milioni di commissari tecnici di certo non potevano mancare i tifosi di calcio che a spese di pantalone si lasciano scappare il ditino sulla tastiera per abbonarsi a "serie A Tim". E siccome si è voluto fare degli italiani un popolo di cuochi e camerieri, vanno alla grande anche gli abbonamenti a "pronto in tavola". D'altronde, dopo la tasca, è la "panza" la preoccupazione maggiore da soddisfare per i nostri compatrioti contemporanei. Possibile che tra gli impiegati dello Stato che godono di servizi esclusivi come il cellulare gratis mancassero delle persone serie e responsabili? Non era possibile evidentemente, infatti si è scoperto che dal cellulare amministrativo partono ordini di acquisti in internet banking; lunghe chiamate ai call center Sky; acquisti di biglietti ticketstone per concerti e spettacoli. Per finire, il buon cuore dei milioni di fedeli incoraggiati alla solidarietà da Papa Francesco, risponde con migliaia di SMS in contribuzioni volontarie di beneficenza a carico dell'erario medesimo. Tutta questa grande fantasia artistica e bontà d'animo, costa allo Stato e dunque precisiamo, alle tasche di tutti noi poveracci che la SIM carichiamo stornando il dovuto dal nostro stipendio, 2 milioni di euro all'anno!! A confermarlo non senza pudore, Paolo Coppola deputato Presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli sprechi informatici...

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Cottarelli: sperperi per 20 mld, le Regioni andavano abolite non le Provincie

giugno 15, 2015 at 10:18 admin

revisione della spesaLe Provincie rappresentano l'1% della spesa pubblica, le vere spendaccione sono le Regioni con in testa quelle a Statuto Speciale. Conti alla mano, si sarebbero dovute abolire le Regioni e non le Provincie, lo scrive l'ex commissario alla "spending rewie", Carlo Cottarelli. Pur molto qualificato e competente, è stato frettolosamente rottamato da Renzi perché scelto dal Governo Letta. Le Provincie in fondo sono gli Enti territoriali che hanno un radicamento antico nel nostro paese nel quale le popolazioni si riconoscono per affinità ed omogeneità socio-culturale a differenza delle Regioni che sono una costruzione artificiale calata dai Costituenti per esigenze di bilanciamento dei poteri legislativi centrali. Al netto della spesa sanitaria le Regioni, scrive Cottarelli nella sua "lista della spesa", sperperano 20 miliardi l'anno in stipendi e vitalizi da nababbi, auto blu, sedi di rappresentanza all'estero ed addirittura in ogni Provincia. Per comprendere le dimensioni di questa enorme massa di risorse che potrebbe essere impiegata per lo sviluppo e le infrastrutture dei territori periferici, una sola cifra su tutte: il Molise spende una media di 177.000 euro in stipendi per ogni 1000 abitanti, la Lombardia dieci volte meno, 19.800 euro. Il Molise conta 330.000 abitanti, più che una Regione al massimo dovrebbe essere una Provincia...(fonte)

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