Natale, l'ultimo regalino dell'Europa: centomila prof a spasso con le cattedre che restano vacanti

novembre 27, 2016 at 12:24 admin

La buona scuola è fatta male, è un dato accertato. Siamo giunti a Natale e la domanda non può coprire l'offerta di cattedre vuote. Abbiamo 100.000 professori a spasso e tante, tantissime scuole non possono assumere i professori di ruolo perché il concorsone va per le lunghe e non possono rinnovare i contratti ai precari abilitati perché hanno superato i trentasei mesi di servizio; sono costrette allora a rivolgersi alle supplenze brevi assumendo personale disponibile, ma non qualificato. La fretta ha sicuramente giocato un ruolo in questa ennesima grana che piomba sul mondo della scuola, ma la fretta è stata indotta ancora una volta dall'Europa che con le sue astratte sentenze di principio che non tengono in alcun conto le realtà sociali in molti casi drammatiche dei suoi paesi membri, hanno fatto inceppare un meccanismo collaudato che riusciva a far fronte alle esigenze annuali con il precariato esperto formatosi sul campo. E' solo l'ultimo dei regalini non graditi che l'Europa quest'anno ha insistito di portare riservandone di speciali in particolare ai tanti bimbi disabili rimasti senza aiuti...[fonte]

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Deportazioni, fermi tutti. Il Governo accontenterà i precari con la Legge di Stabilità

settembre 1, 2015 at 9:04 admin

Fermi tutti, stavolta a cavarsela non saranno gli scugnizzi di Corzano del compianto maestro D'Orta, ma i prof deportati, quelli ai quali la "buona scuola" pensava di affidare i bimbi del nord Italia. E già, perché nella scuola italiana l'offerta di cattedre si concentra nelle regioni settentrionali, mentre è il sud che tradizionalmente fa registrare un'inflazione di domanda per docenze. Il posto fisso, miraggio di tutte le economie depresse, nel nostro meridione d'Italia assume però caratteri del tutto peculiari e specifici: oltre ad avere la fortuna di un datore di lavoro al quale non interessano gli utili, pretende di prescindere anche dall'utilità sociale. Che le classi siano già coperte oppure restino scoperte, la pretesa supplementare è quella di uno stipendio pagato nel luogo di nascita del titolare esercente il diritto alla prestazione. Sarebbe come a dire: sono io il depositario del sapere che ti occorre per prepararti al futuro, quindi caro bambino sarai tu a doverti spostare nel posto dove a me conviene, dove il clima è più mite e dove posso più facilmente fare i miei comodi contando su un umus culturale notoriamente meglio disposto alla comprensione delle umane esigenze più che al fiscale adempimento dei doveri. Dovendo a breve affrontare le consultazioni amministrative e verosimilmente quelle politiche, il Governo allora ha pensato bene di correre ai ripari e fronteggiare l'anacronistica protesta sessantottina dei suoi docenti punti nell'onore, gettando nel calderone omnibus della Legge di Stabilità quella che un tempo si chiamava Legge Finanziaria, anche la risoluzione del procurato allarme alla sicurezza degli insegnanti escogitando tutta una serie di misure tampone che agli scrutini daranno come esiti finali la permanenza in soprannumero nei luoghi d'origine per la quasi totalità dei pedagoghi aspiranti alla pensione anticipata...(fonte 1; fonte 2; testimonianze)

 

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