Riforma PA, vade retro del Consiglio al Stato al burosauro

aprile 25, 2016 at 3:21 admin

Le riforme sono dettate dalla politica e scritte dai burocrati ministeriali. Se una riforma statuisce il principio della trasparenza totale, può accadere che nella scrittura delle regole applicative il burosauro si senta offeso, privato delle sue prerogative, può accedere che avverta la sua stessa ragion d'essere compromessa ed allora nella formulazione di commi e codicilli, con un lessico d'eccezione ed un frasario ermetico prova a rimettere le cose a posto in modo che tutto cambi, perché nulla cambi e resti come prima. E' quello che è accaduto alla Riforma Madia, i cui Decreti attuativi in tema di semplificazione e trasparenza sono stati bocciati dal Consiglio di Stato perché la manina anonima di qualche alto funzionario ministeriale, aveva reintrodotto il silenzio-rifiuto negli accessi agli atti per giunta, senza nemmeno la previsione della motivazione scritta. Di conseguenza, quella che in principio doveva essere una norma di semplificazione e trasparenza, si sarebbe risolta nuovamente in un nulla di fatto complicato ed oneroso. Come vanno le cose in questo paese, a meno che non sia stata la stessa politica a dare il contrordine al burosauro dopo aver annunciato all'opinione pubblica la bufola del cambiamento...(fonte)

 

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