Riforma della dirigenza, maggiori tutele e stipendio garantito giovedì in CdM

novembre 20, 2016 at 11:58 admin

Riforma Madia, sarà un testo rivisto e molto più morbido quello che tra giovedì e venerdì p.v. passerà in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva, rispetto al testo licenziato ad agosto e ciò soprattutto per le modifiche chieste nel corso del dibattito parlamentare. I cedimenti riguardano la maggior tutela riservata ai dirigenti pubblici senza incarico in modo particolare la tenuta complessiva della loro busta paga. Sarà istituito un Fondo a sostegno dei Comuni che dovranno stipendiare i dirigenti non ricollocati ed è stata prevista inoltre, una entrata a regime della riforma della dirigenza più graduale. Non è stata però modificata la durata degli incarichi che restano quadriennali e rinnovabili per il solo biennio successivo. Di rilievo rimane da segnalare l'esclusione dalla responsabilità contabile dei dirigenti che ratificano atti in esecuzione della iniziativa politica-amministrativa, nel caso che questi ultimi procurino dissesto finanziario agli Enti. Insomma, alla fine della storia si è ritornati al punto di partenza, pagherà come sempre "pantalone"...[fonte]

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La Commissione europea soccorre i vecchi Ata co.co.co. rimasti fuori da ogni concorsone

ottobre 9, 2016 at 8:04 admin

Marianne Thyssen, commissaria europea al lavoro, affari sociali, competenze e mobilità lavorativa ha comunicato con una lettera indirizzata al coordinatore Leonardo Del Giudice, di aver raccolto e registrata la denuncia del "comitato lavoratori precari Co.Co.Co. della Scuola (D.M. 66/2001), in violazione della Direttiva comunitaria n.70/1999/Ce sul lavoro a tempo determinato. La Commissaria ha assicurato che a breve la questione dei lavoratori ATA ex cassaintegrati ed in mobilità assunti presso le scuole statali con contratti atipici sarà presa in esame e riceverà una risposta. Si tratta di 890 tra segretari, istruttori ed esecutori originariamente impiegati presso gli uffici amministrativi scolastici a supporto dei colleghi di ruolo e via via nel corso degli anni sempre più integrati nell'organizzazione del lavoro fino ad essere caricati delle medesime responsabilità dei dipendenti di ruolo, mantenendo però un profilo attenuato ed affievolito dei diritti. Si tratta di lavoratori in età matura, tutti oltre i 50 anni, che hanno acquisito e sviluppato professionalità specialistiche e che hanno garantito e continuano a garantire alle scuole della Sicilia, della Calabria, della Campania, della Puglia, del Lazio, delle Marche, della Sardegna e dell'Abbruzzo, la continuità dell'azione amministrativa assumendo i medesimi carichi di lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato, ma che la buona scuola ha mantenuto fuori dai concorsoni e da ogni procedura di stabilizzazione. Ironia della sorte, quella stessa Europa che tanto disagio ha creato con le sue Pronunce ai precari di tutta Italia obbligandoli di fatto alle peregrinazioni degli algoritmi, resta e rimane per questo nutrito gruppo di ATA maturi e fuori mercato, l'ultima speranza per assicurarsi un lavoro regolare ed una pensione congrua [fonte.1] - [fonte.2]

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