EELL, nuovi contratti, fascicolo personale delle competenze ed estensione dei permessi retribuiti all'aggiornamento

febbraio 4, 2018 at 6:34 admin

 EELL, in sede di rinnovi contrattuali, le OOSS hanno concordato di integrare e meglio dettagliare alcuni aspetti peculiari del comparto che sono stati già sottoscritti in ordine alle Funzioni Centrali. In particolare hanno chiesto all'Aran di estendere la casistica per l’utilizzo delle ferie solidali; quella dei permessi retribuiti di otto giorni per concorsi ed esami anche alle attività di formazione ed aggiornamento; di istituire il fascicolo personale contenente anche il percorso formativo e la certificazione delle competenze, definire contrattualmente le ipotesi di assenza conseguenti alle calamità naturali; del reinserimento della causa di servizio per la Polizia Locale nell’ambito della disciplina degli infortuni; di estendere i permessi per il genitore padre recentemente previsti con la legge di bilancio; di ampliare la casistica per la tutela dei dipendenti in particolari condizioni psicofisiche. Irrununciabile per UIL-FPL, sono inoltre la definizione degli ambiti della Sezione Contrattuale per la Polizie Locale e le prospettive professionali  per i settori dell’educazione, insegnamento, servizi sociale e formazione [fonte]

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Cgil, Cisl, Uil, indignano la sufficienza ed i ritardi nelle trattative per i rinnovi di Sanità ed EELL

gennaio 28, 2018 at 10:11 admin

..e se per le Forze Armate lo sfozo del Governo è stato imponente e tempestivo, non altrettanto lo è per il comparto Sanità-Enti Locali protestano le OOSS. Le modalità ed i ritardi nelle trattative per i rinnovi dei contratti con le quali Governo ed Aran per suo conto, stanno procedendo, indignano e non poco un comparto che conta circa un milione di lavoratori. Dopo otto lunghi anni di attesa, il Mef guidato Padoan ed il Governo, sembrano non prestare la necessaria attenzione ed il doveroso interesse verso una categoria di lavoratori tra i più poveri del pubblico impiego. Da sempre snobbata e relegata ai margini perché non direttamente a servizio delle cordate ministeriali custodi della cassa. Eppure sono numerosi e votano anch'essi...[fonte]

 

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scuola, il Governo ha fretta di rinnovare i contratti, il sindacato frena, vuole vederci chiaro prima del voto

gennaio 14, 2018 at 11:47 admin

Non c'è più tempo da perdere, le elezioni sono alle porte ed il Governo ha fretta di rinnovare i contratti del comparto scuola. Il sindacato frena, vuole vederci chiaro. E' di tutta evidenza lo sforzo di recuperare almeno in parte il consenso perduto dal PD con la riforma della buona scuola, in quel bacino elettorale tradizionale. Quale occasione migliore, utile allo scopo, poteva dunque presentarsi che quella dei rinnovi dei contratti dei docenti fermi dal 2009? Per l'incontro di questo inizio settimana i sindacati hanno chiesto all'Aran di parlare di soldi e di trovare nuove risorse da sommare al fondo di 200 ml già stanziato dalla buona scuola per premiare i docenti meritevoli e di monetizzare i 381 ml della "card" destinati a formazione ed aggiornamento [fonte]

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Statali, contratti, la fretta di arrivare a pagare prima delle elezioni, ha fatto sbagliare i calcoli al Governo

dicembre 10, 2017 at 5:14 admin

La fretta si sa, è cattiva consigliera. Così è accaduto che, per chiudere entro l'anno il contratto delle funzioni centrali che farà da modello tipo agli altri comparti in modo da pagare arretrati ed aumenti prima dell'apertura delle urne elettorali, nelle previsioni della Legge di Stabilità, il Governo ha sbagliato la base di calcolo per determinare la cifra degli aumenti agli stipendi. E' stata infatti presa in esame l'intera platea dei dipendenti pubblici e gli 85 euro si sono tradotti in termini proporzionali nel 3,48% di incrementi stipendiali. Dal momento però che gli stipendi non sono perfettamente allineati nei quattro comparti cui è suddiviso il pubblico impiego, applicando al settore scuola ad esempio, il 3,48% gli incrementi medi non supererebbero i 70 euro lordi mensili, come si era già segnalato anche su queste pagine. Per consentire quindi all'intera platea del pubblico impiego di raggiungere 85 euro di aumenti in media, bisogna trovare ulteriori risorse pari a circa 100 milioni che andrebbero a sommarsi ai 200 milioni necessari per non azzerare il credito di imposta degli 80 euro di Renzi, con l'innalzamento della soglia massima di reddito a 27.000 euro annuali. Allo studio ci sarebbe anche un aumento forfettario per risolvere il problema di non azzerare il bonus del credito d'imposta. 85 euro che si ridurrebbero progressivamente per chi superasse la soglia dei 27.000 euro complessivi di reddito con gli incrementi contrattuali. Soluzione però che il sindacato è orientato a respingere...[fonte]

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Statali, performance, nuova busta paga a pioggia differenziata, la proposta del Governo sui rinnovi

dicembre 10, 2017 at 11:36 admin

Rinnovo dei contratti pubblici, il Governo riprova a differenziare le buste paga dopo il tentativo ambizioso di Brunetta rimasto inattuato. A differenza della Riforma varata nel 2009, le fasce di retribuzione non saranno fisse normate per Legge, ma potranno oscillare. Per la produttività, nelle previsioni della Madia, saranno accantonate le quote prevalenti dei fondi decentrati, oggi invece destinati in massima parte alla retribuzione di turni, disagio, progressioni pregresse ecc. ecc. Inoltre, la valutazione della performance non sarà individuale, ma verranno presi in esame i risultati raggiunti dall'intera unità operativa. Insomma, nelle intenzioni si ritornerà al vecchio amore per il collettivo dove uno lavora e gli altri tengono compagnia. La sola differenza con la consuetudine fossilizzata negli uffici pubblici, sarà che dalla valutazione delle migliaia, si passerà alla valutazione delle centinaia. Una produttività a pioggia differenziata dunque, che cadrà su collettivi meno numerosi. Altre novità di rilievo proposte dal Governo ai sindacati nell'incontro del 5 dicembre u.s. i permessi ad ore per visite mediche e la cessione delle ferie ai colleghi che assistono figli minori [fonte]

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un po' più del previsto, sono 580 gli euro arretrati dei contratti che arrivano con lo stipendio di gennaio

dicembre 2, 2017 at 4:03 admin

Un pò più del previsto. sono infatti 580 gli euro di arretrati che arriveranno con lo stipendio di gennaio. Per la precisione saranno 8,9 euro per le tredici mensilità 2016 ai quali si sommeranno 35,7 euro per l'anno 2017. In ogni caso molto meno di quanto si sarebbe percepito se i rapporti di lavoro avessero seguito una corretta dinamica contrattuale e comunque, assai meno dei risarcimenti eventuali di quanti decidessero di ricorrere in Tribunale. Gli arretrati infatti andrebbero calcolati a partire dal 2010 anno del blocco per Legge dei rinnovi [fonte]

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scuola, il Tribunale di Catania condanna il Miur per sfruttamento del lavoro precario

dicembre 2, 2017 at 2:50 admin

A seguito dei ricorsi promossi da Anief, il Tribunale del lavoro di Catania ha condannato il Miur per discriminazione e sfruttamento del lavoro precario adeguando gli stipendi di supplenti e precari storici con contratti a TD, all'effettiva anzianità di servizio e professionalità acquisita oltre alla estensione dei contratti dal termine del 30 giugno a quello del 31 agosto, circostanza che comporta la corresponsione delle mensilità estive per cifre che con gli arretrati possono arrivare anche ai 35mila euro a seconda degli anni di precariato svolti   [fonte] 

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Rinnovi, Aran vuole tempi stretti sulla trattativa EELL, il sindacato frena e promette una piattaforma unitaria

novembre 25, 2017 at 4:16 admin

Regioni ed EELL, Aran chiede tempi stretti per concludere la trattativa dei rinnovi contrattuali puntando su di un unico tavolo negoziale sul quale far confluire le parti comuni delle intese gia' raggiunte negli altri comparti del pubblico impiego evitando le lungaggini estenuanti dei tavoli tecnici specifici, ma le OOSS frenano e promettono una piattaforma rivendicativa unitaria da presentare a breve nel prossimo incontro. Cgil, Cisl e Uil chiedono che la rapidità non comprometta la qualità delle soluzioni in un settore particolarmente provato dalla crisi del blocco contrattuale basti pensare al personale delle Province, delle Città Metropolitane e delle Camere di Commercio. Polizia Locale, nidi, scuole della infanzia ed assistenza sociale necessitano di tavoli tecnici di approfondimenti specifici delle condizioni da valorizzare prima di giungere ad un accordo definitivo, nonostante il poco tempo residuo a disposizione. Salario accessorio, rivisitazione dei profili professionali, contrattazione decentrata, posizioni organizzative, sistema delle indennità sono gli obiettivi di una semplificazione per via contrattuale che si rende necessaria per disboscare la foresta normativa degli ultimi otto anni di blocco [fonte.1]-[fonte.2]

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Statali, sono 500 gli euro di arretrati in arrivo già a gennaio coi rinnovi dei contratti

novembre 11, 2017 at 4:46 admin

Miracoli elettorali. Dunque a gennaio 2018 dopo la tredicesima coi nuovi contratti arriveranno anche 500 euro di arretrati una tantum, che andranno a sommarsi agli 85 euro lordi di aumenti ed agli 80 euro del credito di imposta. Che cosa chiedi di più lavoratore del pubblico impiego? Negli ultimi otto anni il Governo ha messo da parte un bel gruzzolo di debiti a buon mercato tutto per te. Ora si aspetta che tu vada a votare e voti per il meglio. Vota e fai votare la tua famiglia. Non fare scherzi. Secondo le previsioni, tutto cambierà perché nulla cambi...[fonte]

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innalzate le soglie di reddito, il bonus degli 80 euro è salvo, almeno per il 2018

novembre 11, 2017 at 4:24 admin

Battere il ferro finché è caldo. Elezioni politiche alle porte, si conferma una fortuna per gli Statali. E' molto probabile che il prossimo Governo deciderà di investire diversamente i dieci miliardi di euro del credito di imposta comunemente detto bonus degli 80 euro. Sta di fatto però che nel 2018 molti riusciranno a conservarlo nonostante gli aumenti di stipendio che verranno dai rinnovi contrattuali. La Legge di Stabilità ha previsto che le soglie massime che danno diritto al bonus degli 80 euro, siano innalzate di 600 euro. In questo modo si calcola che la gran parte degli aventi diritto con gli aumenti medi di 85 euro lordi non supereranno i 24.600 euro di reddito da lavoro dipendente e conserveranno almeno per il prossimo anno, il diritto a non vedere azzerato in busta paga il bonus dal nuovo contratto [fonte]

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